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OMS - Ranieri-Guerra sulla fase 2: "Al momento il rischio è ancora molto alto"
08.04.2020 22:11 di Redazione

La Fase 2 può partire senza aver effettuato un numero maggiore di test? E' una delle domande poste quest'oggi in conferenza stampa al Professor Ranieri-Guerra, direttore generale aggiunto dell'Oms e componente del comitato tecnico-scientifico a supporto del Ministro dell Salute che oggi ha accompagnato il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nella lettura del bollettino. Questa la sua risposta: "Per la riapertura i passi preliminari da compiere sono parecchi. Avendo visti anche i dati di oggi non siamo in diminuzione netta, ma siamo in rallentamento della velocità di trasmissione, siamo di fronte a un plateau. Questo plateau si abbassa progressivamente e in maniera assai lenta e questo vuol dire che c'è un serbatoio di asintomatici che continua a portare avanti la trasmissione del virus. Quindi aprire o pensare di aprire in queste condizioni, senza una conoscenza precisa di quale possa essere l'evoluzione del virus, è difficile. Si può predisporre una valutazione del rischio per classe di lavoro, per tipologia geografica e per classe di età, sempre con un occhio alla riduzione marcata di questa curva che al momento non è avvenuta e alle fasce più deboli. Io non credo che il Governo italiano voglia procedere a una riapertura senza tenere conto di questa rischiosità che al momento è ancora molto alta".

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OMS - Ranieri-Guerra sulla fase 2: "Al momento il rischio è ancora molto alto"

di Napoli Magazine

08/04/2024 - 22:11

La Fase 2 può partire senza aver effettuato un numero maggiore di test? E' una delle domande poste quest'oggi in conferenza stampa al Professor Ranieri-Guerra, direttore generale aggiunto dell'Oms e componente del comitato tecnico-scientifico a supporto del Ministro dell Salute che oggi ha accompagnato il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nella lettura del bollettino. Questa la sua risposta: "Per la riapertura i passi preliminari da compiere sono parecchi. Avendo visti anche i dati di oggi non siamo in diminuzione netta, ma siamo in rallentamento della velocità di trasmissione, siamo di fronte a un plateau. Questo plateau si abbassa progressivamente e in maniera assai lenta e questo vuol dire che c'è un serbatoio di asintomatici che continua a portare avanti la trasmissione del virus. Quindi aprire o pensare di aprire in queste condizioni, senza una conoscenza precisa di quale possa essere l'evoluzione del virus, è difficile. Si può predisporre una valutazione del rischio per classe di lavoro, per tipologia geografica e per classe di età, sempre con un occhio alla riduzione marcata di questa curva che al momento non è avvenuta e alle fasce più deboli. Io non credo che il Governo italiano voglia procedere a una riapertura senza tenere conto di questa rischiosità che al momento è ancora molto alta".