Calcio
CDS - Roma, il mercato di Tiago Pinto è stato fallimentare: i dettagli
15.05.2024 15:51 di Redazione

Da quando i Friedkin sono proprietari della Roma, Tiago Pinto ha speso oltre 110 milioni di euro, prima del suo addio, senza migliorare più di tanto l'organico. Il Corriere dello Sport oggi in edicola dedica un articolo agli acquisti flop dell'ormai ex general manager giallorosso. Centodieci milioni, per la precisione, per i costi dei cartellini, senza quindi considerare gli stipendi o le commissioni, utilizzati per acquistare tredici giocatori che, per usare un eufemismo, non hanno lasciato (o non stanno lasciando) grandi tracce nella capitale.

Nel gennaio 2020 il primo acquisto targato Tiago Pinto fu Reynolds, 7 milioni di euro, giovane di belle speranze ma non mantenute. Quasi 20 milioni è stato il prezzo di Shomurodov, un altro che non ha lasciato il segno. Oltre 15 invece il costo di Vina. Già solo con questi tre si superano i 42 milioni di spesa. Gli stessi soldi spesi per un giocatore solo, Abraham, che da titolare nel primo anno adesso fa la panchina alla Roma, chiaramente a causa del lungo infortunio che lo ha colpito undici mesi fa (anche se la scorsa stagione ha segnato solo 9 reti deludendo e non poco le aspettative).

Soldi buttati - scrive il quotidiano - per questi calciatori ma anche per altri. Alla lista vengono aggiunti i 13,1 milioni per Rui Patricio, i 7,4 milioni per Celik, e altri 6 milioni totali per i prestiti di Sergio Oliveira, Maitland-Niles, Camara, Llorente (in una stagione e mezzo, ora ha l’obbligo di riscatto a 5 milioni), Renato Sanches e Huijsen. Calciatori di passaggio. Fuori dalla lista degli sprechi ma per onestà da menzionare sono i 7 milioni di prestito per Lukaku, più i 2,5 di Paredes: elementi che in questa stagione hanno invece avuto un rendimento piuttosto positivo. In stand by Baldanzi, il cui costo è di 15 milioni. E allora sono 110,9 i milioni spesi per questi giocatori. Qualcuno sprecato, qualcuno meno.

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CDS - Roma, il mercato di Tiago Pinto è stato fallimentare: i dettagli

di Napoli Magazine

15/05/2024 - 15:51

Da quando i Friedkin sono proprietari della Roma, Tiago Pinto ha speso oltre 110 milioni di euro, prima del suo addio, senza migliorare più di tanto l'organico. Il Corriere dello Sport oggi in edicola dedica un articolo agli acquisti flop dell'ormai ex general manager giallorosso. Centodieci milioni, per la precisione, per i costi dei cartellini, senza quindi considerare gli stipendi o le commissioni, utilizzati per acquistare tredici giocatori che, per usare un eufemismo, non hanno lasciato (o non stanno lasciando) grandi tracce nella capitale.

Nel gennaio 2020 il primo acquisto targato Tiago Pinto fu Reynolds, 7 milioni di euro, giovane di belle speranze ma non mantenute. Quasi 20 milioni è stato il prezzo di Shomurodov, un altro che non ha lasciato il segno. Oltre 15 invece il costo di Vina. Già solo con questi tre si superano i 42 milioni di spesa. Gli stessi soldi spesi per un giocatore solo, Abraham, che da titolare nel primo anno adesso fa la panchina alla Roma, chiaramente a causa del lungo infortunio che lo ha colpito undici mesi fa (anche se la scorsa stagione ha segnato solo 9 reti deludendo e non poco le aspettative).

Soldi buttati - scrive il quotidiano - per questi calciatori ma anche per altri. Alla lista vengono aggiunti i 13,1 milioni per Rui Patricio, i 7,4 milioni per Celik, e altri 6 milioni totali per i prestiti di Sergio Oliveira, Maitland-Niles, Camara, Llorente (in una stagione e mezzo, ora ha l’obbligo di riscatto a 5 milioni), Renato Sanches e Huijsen. Calciatori di passaggio. Fuori dalla lista degli sprechi ma per onestà da menzionare sono i 7 milioni di prestito per Lukaku, più i 2,5 di Paredes: elementi che in questa stagione hanno invece avuto un rendimento piuttosto positivo. In stand by Baldanzi, il cui costo è di 15 milioni. E allora sono 110,9 i milioni spesi per questi giocatori. Qualcuno sprecato, qualcuno meno.