Calcio
IL MATTINO - Monga: "I pescatori ci raccontano di un mare pulito come negli anni '50 e '60, ripresa il 31 maggio? Mi auguro che il calcio non decida di muoversi come una realtà a sè stante che vive sulla luna"
09.04.2020 13:33 di Redazione

Federico Monga, direttore de Il Mattino, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Molti pescatori ci hanno raccontato che sono ritornati i pesci nei nostri mari come non si vedeva da tanto tempo. Ci hanno raccontato di un mare pulito come era negli anni '50 e '60. Si sta cercando di carpire il buono da questo momento cattivo. Questa emergenza, per chi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, ci serve per farci rendere conto dei nostri errori. Uno degli errori che abbiamo commesso riguarda proprio l’inquinamento dei mari. Non dobbiamo tornare indietro. Uno degli insegnamenti che ci sta dando il virus riguarda proprio l’inquinamento dell’ambiente. Da quello che si capisce sentendo i tecnici io penso che una riapertura parziale in Italia potrebbe esserci a breve. Ci siamo quasi, siamo quasi arrivati. Sarebbe giusta una riapertura per aziende e aree, a seconda delle necessità e in base alle aree di lavoro in questione. Ovviamente tutto questo potrà essere fatto nel rispetto delle regole di distanziamento e di tutela. Ripresa del calcio il 31 maggio? Me lo auguro. Mi auguro solo che il calcio non decida di muoversi come una realtà a sè stante che vive sulla luna. Ci sono in ballo partite molto più grandi del calcio”.

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IL MATTINO - Monga: "I pescatori ci raccontano di un mare pulito come negli anni '50 e '60, ripresa il 31 maggio? Mi auguro che il calcio non decida di muoversi come una realtà a sè stante che vive sulla luna"

di Napoli Magazine

09/04/2024 - 13:33

Federico Monga, direttore de Il Mattino, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Molti pescatori ci hanno raccontato che sono ritornati i pesci nei nostri mari come non si vedeva da tanto tempo. Ci hanno raccontato di un mare pulito come era negli anni '50 e '60. Si sta cercando di carpire il buono da questo momento cattivo. Questa emergenza, per chi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, ci serve per farci rendere conto dei nostri errori. Uno degli errori che abbiamo commesso riguarda proprio l’inquinamento dei mari. Non dobbiamo tornare indietro. Uno degli insegnamenti che ci sta dando il virus riguarda proprio l’inquinamento dell’ambiente. Da quello che si capisce sentendo i tecnici io penso che una riapertura parziale in Italia potrebbe esserci a breve. Ci siamo quasi, siamo quasi arrivati. Sarebbe giusta una riapertura per aziende e aree, a seconda delle necessità e in base alle aree di lavoro in questione. Ovviamente tutto questo potrà essere fatto nel rispetto delle regole di distanziamento e di tutela. Ripresa del calcio il 31 maggio? Me lo auguro. Mi auguro solo che il calcio non decida di muoversi come una realtà a sè stante che vive sulla luna. Ci sono in ballo partite molto più grandi del calcio”.