Fabian Schär in copertina. Dallo scorso 1 novembre, quando il centrale del Basilea ha annunciato la sua decisione di non rinnovare il contratto in scadenza, i rumors sul suo futuro si sono chiaramente infittiti. E lo stesso difensore della Nazionale svizzera non ha rifuggito le occasioni per mettersi in vetrina.

Dagli ammiccamenti alla Juve, datati 20 novembre: “È molto gratificante sapere che una squadra del calibro della Juventus abbia potuto pensare a me. Quello italiano è un campionato importante, con il quale ogni giocatore vorrebbe misurarsi, a volte mi è capitato di parlarne con Stephan Lichtsteiner. In Italia a gennaio? Non escludo niente, nel calcio come nella vita tutto è possibile”; all'auspicio Real di due giorni fa: “In quale squadra andrei di corsa? Se l'autobus del Real Madrid mi aspettasse dopo la partita di Champions contro di noi, salirei al volo!”.

Schär è uomo mercato da oltre un anno, il suo nome aveva fatto spesso capolino nelle cronache anche la scorsa stagione, prima dell'infortunio al tendine rotuleo dal quale comunque si ristabilì in primavera, non mettendo a rischio la sua partecipazione al Mondiale. Ma adesso, in prossimità della sessione di gennaio, sta arrivando il momento della scelta. Il primo bivio riguarda la tempistica: via subito, soluzione naturalmente preferita dalla società elvetica, o a giugno a parametro zero? Fabian è riconoscente al sodalizio che gli ha permesso di imporsi sulla scena internazionale, ma andranno trovati i giusti incastri e la volontà del diretto interessato sarà decisiva.

Parecchie le squadre in lizza: come vi abbiamo raccontato, in Italia adesso ha acceso i fari la Juve, dopo che l'Inter si era mossa in anticipo ai tempi di Mazzarri. Marotta e Paratici pensano di regalare un nuovo centrale ad Allegri: il reparto arretrato è stato sin qui il più bersagliato dalla iella, a partire dalla perdurante assenza di Barzagli, e proprio l'ecatombe di infortuni ha accelerato il passaggio al modulo a quattro, in dipendenza del quale alcuni elementi potrebbero essere dirottati sulle fasce grazie alla loro versatilità. In Premier League l'Arsenal farebbe carte false per assicurarsi le prestazioni di Schär, anche se l’indiscrezione relativa ai 10 milioni di euro cash per il cartellino (cifra spropositata per chi dal 1 febbraio può già firmare per un altro club) finora non ha trovato grossi riscontri. Mentre in Bundesliga il Borussia Dortmund lo accoglierebbe a braccia aperte.

Ripercorrendo in sintesi le tappe principali del suo percorso, Fabian nasce il 20 dicembre del 1991 a Wil, comune del Cantone di San Gallo, ove cresce sia come uomo che come calciatore. Si forma nella squadra locale, completando la trafila delle giovanili, ma contemporaneamente studia e poi inizia a lavorare part-time in banca, presso una filiale della Credit Suisse. Ben presto però il ragazzo decide di dedicarsi al 100% allo sport prediletto: con il FC Wil esordisce tra i grandi il 29 novembre del 2009 e nell’arco di un triennio colleziona 52 apparizioni e 9 gol.

Il 4 luglio del 2012 il Basilea ne ufficializza l’acquisto dopo avergli fatto siglare un triennale e, agli ordini di Murat Yakin, il nostro protagonista settimanale esplode, confermandosi anche in questa prima parte dell’annata con Paulo Sousa al timone. Da leader indiscusso della Linea Maginot, a dispetto della giovane età, conquista due Super League e altrettante Coppe di Svizzera, accumula esperienze sia in Champions che in Europa League sfoderando prestazioni sempre sopra la media, che gli valgono il velocissimo transito dall’Under 21 alla Nazionale maggiore, dopo la partecipazione alle Olimpiadi di Londra del 2012. Al momento conta 94 presenze e 15 reti con la maglia del Basilea, 9 gettoni impreziositi da ben 4 segnature con quella della Svizzera. I numeri non mentono: il vizio del gol rappresenta la ciliegina sulla torta di un repertorio di prim’ordine.

Supportato da un fisico prestante, 186 cm di altezza per 85 chili, Schär primeggia nel gioco aereo, si disimpegna abitualmente da centrale di destra nella difesa a quattro ma può adattarsi anche nel sistema a tre. Elegante nei movimenti e puntuale nelle chiusure, lo specialista rossocrociato non è facilmente superabile nell’uno contro uno, eccelle nell'anticipo ed è anche discretamente rapido malgrado la mole imponente. Insomma, lo scenario è chiaro: Fabian Schär in saldo - o a costo zero - sarebbe un colpo vero, a maggior ragione se si pensa alla penuria di interpreti del ruolo a livello internazionale, che ultimamente ha generato qualche iper valutazione di troppo.