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KALIDOU - Koulibaly: "Il mercato è fatto di tante chiacchiere, darò il 100% per vincere col Napoli, amo visitare le zone popolari di Napoli, Higuain? Era e resta un fuoriclasse, ma forse ha fatto qualche scelta sbagliata, qui era un dio"
18.04.2019 12:07 di Redazione

NAPOLI - Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Io tra i migliori centrali al mondo? Un errore, sono cresciuto rispetto a cinque anni fa ma non ho ancora vinto nulla. Si diventa grandi quando nella bacheca ci sono i trofei, spero di raggiungere questo obiettivo qui a Napoli. Quest’anno sarebbe bellissimo e proveremo l’impresa. Altrimenti sarà per la prossima stagione. Sono un giocatore del Napoli e darò il cento per cento per vincere qualcosa con questa maglia. Il mercato è fatto di tante chiacchiere. Preferisco i fatti, che poi ci aiutano a vincere. E a diventare grandi insieme. Prima doppietta in Serie A? Da un anno non facevo gol. Vorrei poter dire: la doppietta più importante servirà contro l’Arsenal, ma lasciamo stare le parole. Per passare il turno ci vogliono cattiveria, concentrazione e testa. Sappiamo come si fa e ci crediamo fortemente, la città tutta deve starci dietro. Abbiamo bisogno anche del grande pubblico. Ancelotti? È un uomo sereno, ci sta trasmettendo la mentalità giusta. Allenatore aperto e abituato a questo tipo di partite, ha vinto tanto, ma alla fine siamo noi ad andare in campo e se sbagliamo atteggiamento è solo colpa nostra. Razzismo? Ripenso spesso ai fatti di Milano, ma quell’episodio ha aiutato la mia crescita anche come uomo. Dentro sento sempre la forza per combattere il razzismo, ma ho capito che reagire in campo è controproducente. La città di Napoli? Molto aperta, qui sono in famiglia. I miei migliori amici? I ragazzi ai semafori con i quali spesso mi fermo anche a parlare. Mi piace visitare soprattutto le zone popolari: abito a Posillipo ma l’aria che si respira ai Quartieri Spagnoli è unica, vera e inimitabile. Scudetto perso quasi alla fine nello scorso campionato? Fu una settimana difficile, successe di tutto. Ma bisogna essere onesti, la Juventus era più forte e lo scudetto non lo abbiamo perso in albergo ma sbagliando alcune partite. La mia vita è sempre stata una sfida, da ragazzino ero al Metz e mi rispedirono a casa: non ero abbastanza bravo per il calcio professionistico. Quindi mi misi a studiare, quando il club mi richiamò mi dispiacque: mi stavo appassionando allo studio, avevo documenti pronti per l’università. Volevo rifiutare, poi però la sfida... ed eccomi qui. Higuain? Era e resta un fuoriclasse, ma forse ha fatto qualche scelta sbagliata. Qui era un dio".

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KALIDOU - Koulibaly: "Il mercato è fatto di tante chiacchiere, darò il 100% per vincere col Napoli, amo visitare le zone popolari di Napoli, Higuain? Era e resta un fuoriclasse, ma forse ha fatto qualche scelta sbagliata, qui era un dio"

di Napoli Magazine

18/04/2024 - 12:07

NAPOLI - Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Io tra i migliori centrali al mondo? Un errore, sono cresciuto rispetto a cinque anni fa ma non ho ancora vinto nulla. Si diventa grandi quando nella bacheca ci sono i trofei, spero di raggiungere questo obiettivo qui a Napoli. Quest’anno sarebbe bellissimo e proveremo l’impresa. Altrimenti sarà per la prossima stagione. Sono un giocatore del Napoli e darò il cento per cento per vincere qualcosa con questa maglia. Il mercato è fatto di tante chiacchiere. Preferisco i fatti, che poi ci aiutano a vincere. E a diventare grandi insieme. Prima doppietta in Serie A? Da un anno non facevo gol. Vorrei poter dire: la doppietta più importante servirà contro l’Arsenal, ma lasciamo stare le parole. Per passare il turno ci vogliono cattiveria, concentrazione e testa. Sappiamo come si fa e ci crediamo fortemente, la città tutta deve starci dietro. Abbiamo bisogno anche del grande pubblico. Ancelotti? È un uomo sereno, ci sta trasmettendo la mentalità giusta. Allenatore aperto e abituato a questo tipo di partite, ha vinto tanto, ma alla fine siamo noi ad andare in campo e se sbagliamo atteggiamento è solo colpa nostra. Razzismo? Ripenso spesso ai fatti di Milano, ma quell’episodio ha aiutato la mia crescita anche come uomo. Dentro sento sempre la forza per combattere il razzismo, ma ho capito che reagire in campo è controproducente. La città di Napoli? Molto aperta, qui sono in famiglia. I miei migliori amici? I ragazzi ai semafori con i quali spesso mi fermo anche a parlare. Mi piace visitare soprattutto le zone popolari: abito a Posillipo ma l’aria che si respira ai Quartieri Spagnoli è unica, vera e inimitabile. Scudetto perso quasi alla fine nello scorso campionato? Fu una settimana difficile, successe di tutto. Ma bisogna essere onesti, la Juventus era più forte e lo scudetto non lo abbiamo perso in albergo ma sbagliando alcune partite. La mia vita è sempre stata una sfida, da ragazzino ero al Metz e mi rispedirono a casa: non ero abbastanza bravo per il calcio professionistico. Quindi mi misi a studiare, quando il club mi richiamò mi dispiacque: mi stavo appassionando allo studio, avevo documenti pronti per l’università. Volevo rifiutare, poi però la sfida... ed eccomi qui. Higuain? Era e resta un fuoriclasse, ma forse ha fatto qualche scelta sbagliata. Qui era un dio".