L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, avanti il prossimo, sopracciglio alto e 3 punti, le parole inequivocabili di Ancelotti, il mercato ed ADL, vi svelo tutto"
19.08.2018 23:48 di Redazione

NAPOLI - Il Napoli parte col piede giusto, e lo fa in un clima di totale dissenso. La risposta che tutti, o quasi, volevano è arrivata dal campo, secca e decisa. Poco importa se i meccanismi di Ancelotti siano entrati in funzione dopo il torpore che aveva portato al momentaneo vantaggio laziale, firmato da Immobile, complice un'evidente svista della linea difensiva azzurra. Il Napoli c'è e si è visto, anche se Inzaghi stenta a riconoscere i meriti dell'avversario. Il team azzurro è ripartito dallo stesso punto in cui aveva concluso la passata stagione, quella del record di punti totalizzati. In molti mi hanno chiesto un voto al mercato degli azzurri: ad occhio sembra essere stato sufficiente, ma questo giochino lascia il tempo che trova, perchè il giudizio va dato complessivamente. In tanti hanno sognato nomi roboanti per tutta l'estate, nomi che ho personalmente verificato e smentito al momento opportuno in base a verifiche dirette, vedi ad esempio Cairo su Belotti o la suggestione Cavani, senza alimentare false speranze. Al di là dell'aspetto legato al singolo nome, ero curioso di coinvolgere sull'argomento Carlo Ancelotti. E l'ho fatto, in conferenza stampa, alla vigilia del match contro la Lazio, a Castel Volturno. Ho letto e assorbito, quotidianamente, le critiche feroci dei tifosi nei confronti della proprietà, e di riflesso anche verso la stampa. Per questo motivo ho chiesto al tecnico se ci fossero state da parte sua delle "pretese" sul mercato nei confronti di ADL, proprio come anni fa aveva avuto nei riguardi di Berlusconi relativamente all'acquisto di Nesta al Milan. La risposta è stata chiara, inequivocabile: "L'unica pretesa che ho avuto nei confronti del club e' stata quella di non vendere i giocatori, pretesa esaudita con grossi sacrifici da parte della società: sono soddisfatto della rosa a disposizione". Dopo queste parole di Ancelotti, io ho "scagionato" ADL per il mercato appena concluso. Ancelotti non è uno sprovveduto, sa bene a cosa va incontro, e crede fermamente nei ragazzi a disposizione. In molti, tra l'altro, avevano dato per spacciato sia lui che il Napoli all'esordio in campionato contro la Lazio e così non è stato. Serve equilibrio nelle disamine, ma soprattutto pazienza nel saper attendere il corso degli eventi, senza lasciarsi trasportare troppo dall'enfasi del momento. E' pur vero che la fase difensiva non è ancora inquadrata, fermo restando che quei 4 (in attesa di Ghoulam) si conoscono a memoria, ma bisogna anche sottolineare il buon dinamismo di Hamsik nel nuovo ruolo di regista, che finalmente non l'ha visto in conflitto con Zielinski. Un Allan Mondiale. L'attacco funziona, Milik incluso, perchè i movimenti sono quelli noti. Se poi ci aggiungi un colpo da cineteca griffato Insigne, il gioco è fatto. Pertanto in questa fase iniziale mi sento di dare fiducia all'allenatore che, da "leader calmo" quale è, si è esposto in prima persona, lasciando serena la proprietà e i giocatori. Una novità assoluta, se vogliamo, dato che anche Sarri, poco dopo essere arrivato dall'Empoli, aveva spinto per l'arrivo di Saponara. In molti confidavano in un Ancelotti in stile Benitez, capace di portare a termine 3-4 colpi roboanti con la semplice forza di alzare il telefono, ma così non è stato. Solo il tempo ci dirà se avrà avuto ragione. L'allenatore, invece, ha scelto la strada della fiducia. Crede nei singoli uomini a disposizione, e li farà giocare tutti, o quasi. Intanto il calendario, presenta sabato prossimo il Milan al San Paolo. Avanti il prossimo, sopracciglio alto, e 3 punti. Va benissimo così.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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19/08/2024 - 23:48

NAPOLI - Il Napoli parte col piede giusto, e lo fa in un clima di totale dissenso. La risposta che tutti, o quasi, volevano è arrivata dal campo, secca e decisa. Poco importa se i meccanismi di Ancelotti siano entrati in funzione dopo il torpore che aveva portato al momentaneo vantaggio laziale, firmato da Immobile, complice un'evidente svista della linea difensiva azzurra. Il Napoli c'è e si è visto, anche se Inzaghi stenta a riconoscere i meriti dell'avversario. Il team azzurro è ripartito dallo stesso punto in cui aveva concluso la passata stagione, quella del record di punti totalizzati. In molti mi hanno chiesto un voto al mercato degli azzurri: ad occhio sembra essere stato sufficiente, ma questo giochino lascia il tempo che trova, perchè il giudizio va dato complessivamente. In tanti hanno sognato nomi roboanti per tutta l'estate, nomi che ho personalmente verificato e smentito al momento opportuno in base a verifiche dirette, vedi ad esempio Cairo su Belotti o la suggestione Cavani, senza alimentare false speranze. Al di là dell'aspetto legato al singolo nome, ero curioso di coinvolgere sull'argomento Carlo Ancelotti. E l'ho fatto, in conferenza stampa, alla vigilia del match contro la Lazio, a Castel Volturno. Ho letto e assorbito, quotidianamente, le critiche feroci dei tifosi nei confronti della proprietà, e di riflesso anche verso la stampa. Per questo motivo ho chiesto al tecnico se ci fossero state da parte sua delle "pretese" sul mercato nei confronti di ADL, proprio come anni fa aveva avuto nei riguardi di Berlusconi relativamente all'acquisto di Nesta al Milan. La risposta è stata chiara, inequivocabile: "L'unica pretesa che ho avuto nei confronti del club e' stata quella di non vendere i giocatori, pretesa esaudita con grossi sacrifici da parte della società: sono soddisfatto della rosa a disposizione". Dopo queste parole di Ancelotti, io ho "scagionato" ADL per il mercato appena concluso. Ancelotti non è uno sprovveduto, sa bene a cosa va incontro, e crede fermamente nei ragazzi a disposizione. In molti, tra l'altro, avevano dato per spacciato sia lui che il Napoli all'esordio in campionato contro la Lazio e così non è stato. Serve equilibrio nelle disamine, ma soprattutto pazienza nel saper attendere il corso degli eventi, senza lasciarsi trasportare troppo dall'enfasi del momento. E' pur vero che la fase difensiva non è ancora inquadrata, fermo restando che quei 4 (in attesa di Ghoulam) si conoscono a memoria, ma bisogna anche sottolineare il buon dinamismo di Hamsik nel nuovo ruolo di regista, che finalmente non l'ha visto in conflitto con Zielinski. Un Allan Mondiale. L'attacco funziona, Milik incluso, perchè i movimenti sono quelli noti. Se poi ci aggiungi un colpo da cineteca griffato Insigne, il gioco è fatto. Pertanto in questa fase iniziale mi sento di dare fiducia all'allenatore che, da "leader calmo" quale è, si è esposto in prima persona, lasciando serena la proprietà e i giocatori. Una novità assoluta, se vogliamo, dato che anche Sarri, poco dopo essere arrivato dall'Empoli, aveva spinto per l'arrivo di Saponara. In molti confidavano in un Ancelotti in stile Benitez, capace di portare a termine 3-4 colpi roboanti con la semplice forza di alzare il telefono, ma così non è stato. Solo il tempo ci dirà se avrà avuto ragione. L'allenatore, invece, ha scelto la strada della fiducia. Crede nei singoli uomini a disposizione, e li farà giocare tutti, o quasi. Intanto il calendario, presenta sabato prossimo il Milan al San Paolo. Avanti il prossimo, sopracciglio alto, e 3 punti. Va benissimo così.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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