Il Punto
AIC - Calcagno: "Quella dell’Assemblea di Lega è una provocazione, è fondamentale creare un sistema di solidarietà"
07.04.2020 14:05 di Redazione

NAPOLI - Umberto Calcagno, vice presidente Aic, parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Quella dell’Assemblea di Lega è una provocazione, neanche una proposta perché non è vincolante nei confronti dei nostri associati. Non c’è bisogno di una delibera per capire che i presidenti non vogliono pagare. E’ arrivato in un momento in cui c’erano già trattative in corso tra alcuni club e i calciatori. Anche il Napoli? Non mi risulta avesse iniziato una trattativa ma magari non sono tempestivamente informato. I calciatori di alto livello stanno dando una testimonianza importante e molti lo fanno anche in silenzio. Noi vogliamo creare anche un fondo di solidarietà all’interno del sistema. Ce lo hanno suggerito i grandi calciatori che hanno dato subito la disponibilità a fare qualcosa. Noi vogliamo tutelare i ragazzi che sono meno bravi e magari un po’ meno fortunati. Mi riferisco anche al calcio femminile. Dobbiamo salvaguardare i redditi minimi e solo oggi la Federcalcio ci ha dato disponibilità. Penso anche ai calciatori di calcio a cinque e dei dilettanti. Non riusciamo a capire per quale motivo ci sia stata una provocazione. E’ stata una scorrettezza. Non una cosa leale sopratutto in questo momento. Noi finora avevamo parlato soltanto della sospensione degli emolumenti e non del taglio e ora abbiamo capito il motivo: non volevano azioni da parte dei giocatori. Ripeto, non è neanche una proposta e noi questo non lo accettiamo. Non credo faremo un comunicato, non vogliamo litigare sui giornali e mi auguro prevalga il buonsenso. Mi aspetto ci saranno altri accordi dopo quello della Juventus. Dialogo con la Lega? Negli incontri in call avevamo solo parlato di sospensione e di allenamenti. Ora non so se possa essere utile riprenderlo”.

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di Napoli Magazine

07/04/2024 - 14:05

NAPOLI - Umberto Calcagno, vice presidente Aic, parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Quella dell’Assemblea di Lega è una provocazione, neanche una proposta perché non è vincolante nei confronti dei nostri associati. Non c’è bisogno di una delibera per capire che i presidenti non vogliono pagare. E’ arrivato in un momento in cui c’erano già trattative in corso tra alcuni club e i calciatori. Anche il Napoli? Non mi risulta avesse iniziato una trattativa ma magari non sono tempestivamente informato. I calciatori di alto livello stanno dando una testimonianza importante e molti lo fanno anche in silenzio. Noi vogliamo creare anche un fondo di solidarietà all’interno del sistema. Ce lo hanno suggerito i grandi calciatori che hanno dato subito la disponibilità a fare qualcosa. Noi vogliamo tutelare i ragazzi che sono meno bravi e magari un po’ meno fortunati. Mi riferisco anche al calcio femminile. Dobbiamo salvaguardare i redditi minimi e solo oggi la Federcalcio ci ha dato disponibilità. Penso anche ai calciatori di calcio a cinque e dei dilettanti. Non riusciamo a capire per quale motivo ci sia stata una provocazione. E’ stata una scorrettezza. Non una cosa leale sopratutto in questo momento. Noi finora avevamo parlato soltanto della sospensione degli emolumenti e non del taglio e ora abbiamo capito il motivo: non volevano azioni da parte dei giocatori. Ripeto, non è neanche una proposta e noi questo non lo accettiamo. Non credo faremo un comunicato, non vogliamo litigare sui giornali e mi auguro prevalga il buonsenso. Mi aspetto ci saranno altri accordi dopo quello della Juventus. Dialogo con la Lega? Negli incontri in call avevamo solo parlato di sospensione e di allenamenti. Ora non so se possa essere utile riprenderlo”.