Social Network
L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, poteva andare peggio: poteva piovere"
12.01.2020 17:00 di Redazione

NAPOLI - Lazio-Napoli, gol di Immobile negli ultimi minuti di gioco, grazie ad Ospina con il contributo di Di Lorenzo ed è subito: “Potrebbe esser peggio. (...) Potrebbe piovere!” [Inizia a diluviare terribilmente forte]. La citazione cinematografica rende bene l’idea di una squadra a cui nemmeno più la Dea Bendata lancia un’occhiata, così di sfuggita, spostando un pochino la benda. C’era il sole nel giorno di Lazio-Napoli, anticipo delle 18. C’era il sole e la speranza tacita e timida nel cuore. Che poi, s’è detto, ripetuto e ribadito: si può perdere, all’Olimpico ce lo si aspettava una sconfitta, nonostante non accadesse da anni, contro una Lazio che ci crede come ci credeva un tempo il Napoli. Ci poteva stare, come oramai per ogni sconfitta orami si conclude con enorme, rinnovata e immutata amarezza. Ma di nuovo, non è il cosa ma il come: non è il cosa di Ciro Immobile che ha fatto (segnato), ma è il come di chi gliel’ha lasciato fare(con una non si sa cosa di Ospina). E così arriva la sconfitta, pure immeritata a voler essere onesti e obiettivi. E ad aver anche solo visto la partita, diciamo. Perciò, se non bastasse la delusione della sconfitta, si aggiunge anche la beffa del come essa è arrivata. La stagione è questa qui e fa quasi (ma quasi) sorridere ripensare a chi, un tempo oramai lontano, col Napoli a gareggiare per la vetta, sentiva definire la stagione di allora “fallimentare”. Secondo posto quasi assicurato, blasone conquistato, vittorie a man bassa, emozioni come se piovesse... “stagione fallimentare”. A riprova che solo dopo che si è preso qualcosa (la gioia della vittoria, per esempio) poi la si apprezza davvero. Ma oggi quel tempo è lontano: oggi il Napoli fai conti con un posto tanto in basso in classifica, con vittorie oramai chimere e punti facili da contare. Le emozioni, almeno quelle, le daranno le gare di Champions, finché dura è chiaro. Eppure, disperarsi non è da questo popolo, che almeno può prenderla ‘a pacienza, perché tanto più nera della mezzanotte, non può venire. E se pure dovesse andare peggio, se pure dovesse davvero piovere, bhe, Napoli è la città del sole e quello a sorgere bello splendente si impegna sempre. Persino dietro le nuvole, persino quando nessuno ci spera e le previsioni dicevano il contrario. Perciò, per adesso non si può far altro che star lì a guardare, sperare, pregare pure, nel caso. Aspettando che il Sole, oltre che su Napoli, sorga di nuovo, anche sul Napoli.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
ULTIMISSIME SOCIAL NETWORK
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, poteva andare peggio: poteva piovere"

di Napoli Magazine

12/01/2024 - 17:00

NAPOLI - Lazio-Napoli, gol di Immobile negli ultimi minuti di gioco, grazie ad Ospina con il contributo di Di Lorenzo ed è subito: “Potrebbe esser peggio. (...) Potrebbe piovere!” [Inizia a diluviare terribilmente forte]. La citazione cinematografica rende bene l’idea di una squadra a cui nemmeno più la Dea Bendata lancia un’occhiata, così di sfuggita, spostando un pochino la benda. C’era il sole nel giorno di Lazio-Napoli, anticipo delle 18. C’era il sole e la speranza tacita e timida nel cuore. Che poi, s’è detto, ripetuto e ribadito: si può perdere, all’Olimpico ce lo si aspettava una sconfitta, nonostante non accadesse da anni, contro una Lazio che ci crede come ci credeva un tempo il Napoli. Ci poteva stare, come oramai per ogni sconfitta orami si conclude con enorme, rinnovata e immutata amarezza. Ma di nuovo, non è il cosa ma il come: non è il cosa di Ciro Immobile che ha fatto (segnato), ma è il come di chi gliel’ha lasciato fare(con una non si sa cosa di Ospina). E così arriva la sconfitta, pure immeritata a voler essere onesti e obiettivi. E ad aver anche solo visto la partita, diciamo. Perciò, se non bastasse la delusione della sconfitta, si aggiunge anche la beffa del come essa è arrivata. La stagione è questa qui e fa quasi (ma quasi) sorridere ripensare a chi, un tempo oramai lontano, col Napoli a gareggiare per la vetta, sentiva definire la stagione di allora “fallimentare”. Secondo posto quasi assicurato, blasone conquistato, vittorie a man bassa, emozioni come se piovesse... “stagione fallimentare”. A riprova che solo dopo che si è preso qualcosa (la gioia della vittoria, per esempio) poi la si apprezza davvero. Ma oggi quel tempo è lontano: oggi il Napoli fai conti con un posto tanto in basso in classifica, con vittorie oramai chimere e punti facili da contare. Le emozioni, almeno quelle, le daranno le gare di Champions, finché dura è chiaro. Eppure, disperarsi non è da questo popolo, che almeno può prenderla ‘a pacienza, perché tanto più nera della mezzanotte, non può venire. E se pure dovesse andare peggio, se pure dovesse davvero piovere, bhe, Napoli è la città del sole e quello a sorgere bello splendente si impegna sempre. Persino dietro le nuvole, persino quando nessuno ci spera e le previsioni dicevano il contrario. Perciò, per adesso non si può far altro che star lì a guardare, sperare, pregare pure, nel caso. Aspettando che il Sole, oltre che su Napoli, sorga di nuovo, anche sul Napoli.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com