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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli, ora la procedura di raffreddamento"
28.11.2019 11:34 di Redazione

NAPOLI - Tutto è ammesso in una serata come quella di Anfield, tranne qualsiasi riferimento alla solita retorica più corriva, del genere trionfalismi e affini. Si sa: in generale i puristi del pallone non ammettono sperticati elogi, nemmeno dinanzi all’autostima riconquistata da questo Napoli in quel di Liverpool. Stima di cuori uniti, più che di numeri. Perché questi ancora non sorridono. Il Napoli ha completato, nel solo primo tempo, appena 110 passaggi (su 152 tentati). Il Liverpool, invece, 321 su 359 (con possesso palla al 70% e gli azzurri relegati al misero 30%). Tuttavia il calcio è semplice, bisogna evitare di complicarlo. Insomma, quanto serviva nell’immediato, era mantenere viva la possibilità di ritornare comunque in auge e questa é arrivata, guarda caso proprio nel giorno dei delitti (il presunto ammutinamento) e delle pene (le multe). Bastava poco per ridare al Napoli il proprio senso del gioco del calcio. Lo ha ben dimostrato l’Anfield: se messi a dovere in campo, tutto si può fare. Con la chicca Di Lorenzo su Robertson, bravo Ancelotti, e con la ritrovata fiducia in se stessi, gli azzurri hanno ribadito di sentirsi forti e tutt’altro che dei “marchettari”. Ben al di là di come finirà la commedia Napoli, questa era ed è una squadra con attributi. Ora il presidente De Laurentiis decida che fare della vicenda sanzionatoria: la migliore scelta sarebbe la ricerca di una procedura di raffreddamento, delle ammende e dei rapporti interni, fragili o cattivi che essi siano. In fondo il calcio é semplice - sia dentro che fuori del campo -, bisognerebbe evitare di complicarlo. Vero o no, caro, carissimo Napoli?

 

 

Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli, ora la procedura di raffreddamento"

di Napoli Magazine

28/11/2024 - 11:34

NAPOLI - Tutto è ammesso in una serata come quella di Anfield, tranne qualsiasi riferimento alla solita retorica più corriva, del genere trionfalismi e affini. Si sa: in generale i puristi del pallone non ammettono sperticati elogi, nemmeno dinanzi all’autostima riconquistata da questo Napoli in quel di Liverpool. Stima di cuori uniti, più che di numeri. Perché questi ancora non sorridono. Il Napoli ha completato, nel solo primo tempo, appena 110 passaggi (su 152 tentati). Il Liverpool, invece, 321 su 359 (con possesso palla al 70% e gli azzurri relegati al misero 30%). Tuttavia il calcio è semplice, bisogna evitare di complicarlo. Insomma, quanto serviva nell’immediato, era mantenere viva la possibilità di ritornare comunque in auge e questa é arrivata, guarda caso proprio nel giorno dei delitti (il presunto ammutinamento) e delle pene (le multe). Bastava poco per ridare al Napoli il proprio senso del gioco del calcio. Lo ha ben dimostrato l’Anfield: se messi a dovere in campo, tutto si può fare. Con la chicca Di Lorenzo su Robertson, bravo Ancelotti, e con la ritrovata fiducia in se stessi, gli azzurri hanno ribadito di sentirsi forti e tutt’altro che dei “marchettari”. Ben al di là di come finirà la commedia Napoli, questa era ed è una squadra con attributi. Ora il presidente De Laurentiis decida che fare della vicenda sanzionatoria: la migliore scelta sarebbe la ricerca di una procedura di raffreddamento, delle ammende e dei rapporti interni, fragili o cattivi che essi siano. In fondo il calcio é semplice - sia dentro che fuori del campo -, bisognerebbe evitare di complicarlo. Vero o no, caro, carissimo Napoli?

 

 

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