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NEWS - 10 anni di CLEANAP: sostenibilità ambientale e innovazione sociale, made in Napoli
10.06.2021 11:31 di Redazione

L’associazione di promozione sociale Cleanap compie i suoi primi 10 anni. In un arco di tempo relativamente breve, il gruppo di ragazze e ragazzi, guidati da passione per la sostenibilità ambientale, è stato tra i protagonista di azioni locali importanti per la città di Napoli, dall’educazione ambientale alla mobilità sostenibile, dalla rete con paesi del mediterraneo alle mobilitazioni civiche, realizzando una delle iniziative più innovative per la nostra città.  E il bello deve ancora venire.

 

“Sono passati 10 anni dal primo incontro a piazza Bellini, “Piazza Pulita”: era una giornata primaverile e assolata, avevamo una nuova giunta comunale e ci preparavamo a referendum abrogativi importanti per chi ha a cuore le sorti del nostro pianeta (cosiddetti acqua pubblica e contro il nucleare). Dopo una settimana di tam tam mediatico sui social media e sulle testate locali, riusciamo a portare in piazza decine di persone, sconosciute, per collaborare insieme e riprendere possesso dei luoghi. Erano i social media socialmente utili della rivoluzione del Maghreb, declinati per reagire alla nostra battaglia locale: l’emergenza rifiuti”.



Da un blitz con ramazza e paletta per ripulire Napoli in modo simbolico, è nato un progetto appassionante di partecipazione e di innovazione sociale. Dal 2013 Cleanap è un’associazione di promozione sociale, che continua a lavorare in ambito cittadino (ma non solo) sui temi della sostenibilità e il coinvolgimento civico. “Abbiamo raggiunto traguardi importanti e riconoscimenti, abbiamo innescato un effetto a catena: oggi ci sono tantissime associazioni e gruppi che ancora oggi fanno dei “clean up” la loro attività principale. Noi ci siamo spinti oltre: abbiamo sentito l’esigenza di mettere al servizio della nostra città le nostre capacità e la visione progettuale e ci piace continuare a farlo”.

 

Attualmente Cleanap è tra i 60 finalisti del bando Quartieri dell'Innovazione sul territorio della seconda Municipalità con un progetto di delivery etico ed inclusivo; stanno inoltre lavorando a un progetto di mapping collaborativo delle fontanelle di acqua pubblica con l’iniziativa ACQUAMAT in cui ciascuno può contribuire alla costruzione della mappa collettiva, in modo indipendentemente, rispettando il distanziamento sociale, ma continuando a lavorare collettivamente per l’arricchimento della mappa delle fontanelle funzionanti di Napoli (e non solo!).


Hanno, inoltre, dato il via a degli appuntamenti online di educazione ambientale “50 sfumature di…munnezza” per indagare, le tante sfumature del tema dei rifiuti con cui facciamo i conti ogni giorni, imparare a riconoscerli, evitarli e vivere provando a minimizzarne l’impatto.

Oggi, dopo 10 anni di attività, l’associazione continua a parlare di innovazione sociale e sostenibilità ambientale con il coinvolgimento della comunità locale perché convinta che la svolta culturale, passaggio obbligato per una svolta reale in termini di cura della città, richieda innanzitutto consapevolezza.

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NEWS - 10 anni di CLEANAP: sostenibilità ambientale e innovazione sociale, made in Napoli

di Napoli Magazine

10/06/2024 - 11:31

L’associazione di promozione sociale Cleanap compie i suoi primi 10 anni. In un arco di tempo relativamente breve, il gruppo di ragazze e ragazzi, guidati da passione per la sostenibilità ambientale, è stato tra i protagonista di azioni locali importanti per la città di Napoli, dall’educazione ambientale alla mobilità sostenibile, dalla rete con paesi del mediterraneo alle mobilitazioni civiche, realizzando una delle iniziative più innovative per la nostra città.  E il bello deve ancora venire.

 

“Sono passati 10 anni dal primo incontro a piazza Bellini, “Piazza Pulita”: era una giornata primaverile e assolata, avevamo una nuova giunta comunale e ci preparavamo a referendum abrogativi importanti per chi ha a cuore le sorti del nostro pianeta (cosiddetti acqua pubblica e contro il nucleare). Dopo una settimana di tam tam mediatico sui social media e sulle testate locali, riusciamo a portare in piazza decine di persone, sconosciute, per collaborare insieme e riprendere possesso dei luoghi. Erano i social media socialmente utili della rivoluzione del Maghreb, declinati per reagire alla nostra battaglia locale: l’emergenza rifiuti”.



Da un blitz con ramazza e paletta per ripulire Napoli in modo simbolico, è nato un progetto appassionante di partecipazione e di innovazione sociale. Dal 2013 Cleanap è un’associazione di promozione sociale, che continua a lavorare in ambito cittadino (ma non solo) sui temi della sostenibilità e il coinvolgimento civico. “Abbiamo raggiunto traguardi importanti e riconoscimenti, abbiamo innescato un effetto a catena: oggi ci sono tantissime associazioni e gruppi che ancora oggi fanno dei “clean up” la loro attività principale. Noi ci siamo spinti oltre: abbiamo sentito l’esigenza di mettere al servizio della nostra città le nostre capacità e la visione progettuale e ci piace continuare a farlo”.

 

Attualmente Cleanap è tra i 60 finalisti del bando Quartieri dell'Innovazione sul territorio della seconda Municipalità con un progetto di delivery etico ed inclusivo; stanno inoltre lavorando a un progetto di mapping collaborativo delle fontanelle di acqua pubblica con l’iniziativa ACQUAMAT in cui ciascuno può contribuire alla costruzione della mappa collettiva, in modo indipendentemente, rispettando il distanziamento sociale, ma continuando a lavorare collettivamente per l’arricchimento della mappa delle fontanelle funzionanti di Napoli (e non solo!).


Hanno, inoltre, dato il via a degli appuntamenti online di educazione ambientale “50 sfumature di…munnezza” per indagare, le tante sfumature del tema dei rifiuti con cui facciamo i conti ogni giorni, imparare a riconoscerli, evitarli e vivere provando a minimizzarne l’impatto.

Oggi, dopo 10 anni di attività, l’associazione continua a parlare di innovazione sociale e sostenibilità ambientale con il coinvolgimento della comunità locale perché convinta che la svolta culturale, passaggio obbligato per una svolta reale in termini di cura della città, richieda innanzitutto consapevolezza.