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COVID - Bassetti: "Le scuole devono riprendere anche in zona rossa, la DAD non è scuola"
18.04.2021 11:45 di Redazione

Il direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti scrive su Facebook: "Le scuole devono riprendere anche in zona rossa, perché i contagi avvenuti nella scuola sono assolutamente pochissimi e soprattutto la chiusura della scuola non ha influenzato l’andamento dell’epidemia. Credo che, anche alla luce della mia esperienza di Professore Universitario, sia giusto per i ragazzi tornare ad avere una socialità, hanno perso due anni della loro vita dal punto di vista scolastico. La DAD non è scuola, mi spiace dirlo ma nel nostro paese non siamo attrezzati, organizzati e culturalmente evoluti per avere la DAD, questo ce lo dobbiamo dire con onestà. Per arrivare alla DAD ci vuole un percorso che altri paesi hanno fatto ben prima di noi e quindi hanno sofferto meno di noi. Ci siamo trovati da un giorno all’altro ad avere aperto un interruttore per arrivare a fare in DAD quello che si faceva in classe. Non erano pronti i professori, non erano pronti gli studenti, ma soprattutto non erano pronte le strutture dal punto di vista tecnologico. Ma sono convinto che ancora non siamo pronti, quindi il ritorno a scuola è il ritorno ad una normalità di una grande scuola, come è quella italiana, che però ha bisogno del contatto. Noi siamo un popolo che ha bisogno del contatto, ovviamente in sicurezza, e dobbiamo tornare a fare scuola come lo abbiamo sempre fatto perché è un’ottima scuola".

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COVID - Bassetti: "Le scuole devono riprendere anche in zona rossa, la DAD non è scuola"

di Napoli Magazine

18/04/2024 - 11:45

Il direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti scrive su Facebook: "Le scuole devono riprendere anche in zona rossa, perché i contagi avvenuti nella scuola sono assolutamente pochissimi e soprattutto la chiusura della scuola non ha influenzato l’andamento dell’epidemia. Credo che, anche alla luce della mia esperienza di Professore Universitario, sia giusto per i ragazzi tornare ad avere una socialità, hanno perso due anni della loro vita dal punto di vista scolastico. La DAD non è scuola, mi spiace dirlo ma nel nostro paese non siamo attrezzati, organizzati e culturalmente evoluti per avere la DAD, questo ce lo dobbiamo dire con onestà. Per arrivare alla DAD ci vuole un percorso che altri paesi hanno fatto ben prima di noi e quindi hanno sofferto meno di noi. Ci siamo trovati da un giorno all’altro ad avere aperto un interruttore per arrivare a fare in DAD quello che si faceva in classe. Non erano pronti i professori, non erano pronti gli studenti, ma soprattutto non erano pronte le strutture dal punto di vista tecnologico. Ma sono convinto che ancora non siamo pronti, quindi il ritorno a scuola è il ritorno ad una normalità di una grande scuola, come è quella italiana, che però ha bisogno del contatto. Noi siamo un popolo che ha bisogno del contatto, ovviamente in sicurezza, e dobbiamo tornare a fare scuola come lo abbiamo sempre fatto perché è un’ottima scuola".