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COVID - Speranza: "Meno rischi all'aperto, riaperture graduali a partire dal 26 aprile"
16.04.2021 16:42 di Redazione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa: "Ci sono stati due fattori fondamentali che nelle ultime settimane ci hanno consentito di vedere una piegatura della curva epidemiologica. Il primo fattore è legato alle misure adottate nelle ultime settimane, una parte significativa di Paese è stato in zona rossa, una parte consistente è rimasta in area arancione, abbiamo sospeso in via precauzionale per una fase molto lunga l'area gialla - ha detto Speranza come evidenziato da "Napoli Magazine" -. Queste misure hanno prodotto dei risultati. Abbiamo un Rt che in questo momento è a 0,85 a livello nazionale, abbiamo un'incidenza scesa a 182 e abbiamo una tendenza della stragrande maggioranza delle Regioni verso un miglioramento del quadro epidemiologico. A questo primo fattore se ne somma un secondo che è l'aumento significativo del numero di dosi somministrate nel nostro paese. Abbiamo superato 14 milioni di dosi, abbiamo quasi l'80% delle persone con più di 80 anni che hanno avuto la prima dose e l'accelerazione in corso ci porterà già nelle prossime settimane a rendere il numero di persone vaccinate nella fascia a maggior rischio, cioè che rischia un ricovero grave o addirittura la perdita della vita, a un livello molto molto alto. Sulla base di questi elementi siamo in grado di disegnare con cautela e giudizio un percorso positivo che dia un segnale di ripresa al Paese, un percorso di natura graduale che si avvierà dal 26 aprile che vedrà come elemento prioritario la tutela e la salvaguardia della scuola. Il primo luiogo in cui investire tesoretto accumulato è la scuola, l'idea che da qui alla fine delle lezioni si possa in tutte le aree gialle e arancioni tornare in ogni ordine e grado in presenza. Riteniamo che questo sia un fatto molto importante, perchè tutto il Governo ritiene la scuola un architrave fondamentale della nostra società. Poi in maniera graduale proveremo ad aprire anche ulteriori attività economiche e commerciali, ulteriori attività sociali. Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato di evidenza scientifica: nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio. Applicheremo questo principio nell'ambito della ristorazione e non solo. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare nelle prossime settimane ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all'aperto. Abbiamo un calendario e la prima data chiave è il 26 aprile, data in cui ripristiniamo le zone gialle con la necessità di investire sul fronte degli spazi aperti. Poi c'è una road map che ci accompagnerà. L'idea che abbiamo è che dal 15 maggio possano riaprire le piscine all'aperto, altre idee è che dal 1° giugno si possano riattivare alcune attività connesse alle palestre; dal 1° luglio possiamo immaginare attività di natura fieristica. Non sarebbe corretto indicare un giorno X in cui d'un tratto scompare qualsiasi misura nel nostro Paese, serietà invece impone un percorso di gradualità che ci consentirà di monitorare l'andamento. L'arma su cui contiamo è la campagna di vaccinazione. La stagione che si apre grazie al vaccino è profondamente diversa". 

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COVID - Speranza: "Meno rischi all'aperto, riaperture graduali a partire dal 26 aprile"

di Napoli Magazine

16/04/2024 - 16:42

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa: "Ci sono stati due fattori fondamentali che nelle ultime settimane ci hanno consentito di vedere una piegatura della curva epidemiologica. Il primo fattore è legato alle misure adottate nelle ultime settimane, una parte significativa di Paese è stato in zona rossa, una parte consistente è rimasta in area arancione, abbiamo sospeso in via precauzionale per una fase molto lunga l'area gialla - ha detto Speranza come evidenziato da "Napoli Magazine" -. Queste misure hanno prodotto dei risultati. Abbiamo un Rt che in questo momento è a 0,85 a livello nazionale, abbiamo un'incidenza scesa a 182 e abbiamo una tendenza della stragrande maggioranza delle Regioni verso un miglioramento del quadro epidemiologico. A questo primo fattore se ne somma un secondo che è l'aumento significativo del numero di dosi somministrate nel nostro paese. Abbiamo superato 14 milioni di dosi, abbiamo quasi l'80% delle persone con più di 80 anni che hanno avuto la prima dose e l'accelerazione in corso ci porterà già nelle prossime settimane a rendere il numero di persone vaccinate nella fascia a maggior rischio, cioè che rischia un ricovero grave o addirittura la perdita della vita, a un livello molto molto alto. Sulla base di questi elementi siamo in grado di disegnare con cautela e giudizio un percorso positivo che dia un segnale di ripresa al Paese, un percorso di natura graduale che si avvierà dal 26 aprile che vedrà come elemento prioritario la tutela e la salvaguardia della scuola. Il primo luiogo in cui investire tesoretto accumulato è la scuola, l'idea che da qui alla fine delle lezioni si possa in tutte le aree gialle e arancioni tornare in ogni ordine e grado in presenza. Riteniamo che questo sia un fatto molto importante, perchè tutto il Governo ritiene la scuola un architrave fondamentale della nostra società. Poi in maniera graduale proveremo ad aprire anche ulteriori attività economiche e commerciali, ulteriori attività sociali. Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato di evidenza scientifica: nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio. Applicheremo questo principio nell'ambito della ristorazione e non solo. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare nelle prossime settimane ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all'aperto. Abbiamo un calendario e la prima data chiave è il 26 aprile, data in cui ripristiniamo le zone gialle con la necessità di investire sul fronte degli spazi aperti. Poi c'è una road map che ci accompagnerà. L'idea che abbiamo è che dal 15 maggio possano riaprire le piscine all'aperto, altre idee è che dal 1° giugno si possano riattivare alcune attività connesse alle palestre; dal 1° luglio possiamo immaginare attività di natura fieristica. Non sarebbe corretto indicare un giorno X in cui d'un tratto scompare qualsiasi misura nel nostro Paese, serietà invece impone un percorso di gradualità che ci consentirà di monitorare l'andamento. L'arma su cui contiamo è la campagna di vaccinazione. La stagione che si apre grazie al vaccino è profondamente diversa".