Il vice-direttore del Corriere dello Sport Alessandro Barbano è intervenuto in diretta a ‘ Calcio Napoli 24 Live ’ su CalcioNapoli24 TV: “Sciopero in Serie A? C’è un atteggiamento nei confronti del calcio che non è sano: le affermazioni della Vezzali mi hanno turbato, ricalcano un disco rotto dei Cinque Stelle. Lo sport di base? Se possiamo finanziarlo, è grazie alle vittorie dei professionisti: è una logica pauperista, come si può dire così? Il calcio è una economia quanto l’automobile, ed il governo si preoccupa di proteggere quest’ultimo. Senza pubblico c’è un danno incalcolabile, economico e di immagine. C’è un pregiudizio enorme, che un esponente di governo si lasci andare a frasi demagogiche mi turba. Superlega? Un rimedio peggiore, si chiude il cerchio alle squadre di élite che si definiscono così su base finanziaria: è una logica che non condivido, è giusto valorizzare il merito sportivo, il modo in cui la Juventus ha pensato di risolvere il problema è sbagliato. Agnelli ha gestito in modo fallimentare la vicenda, ha indebitato la Juventus per vincere la Champions ma la soluzione non è la Superlega. Pensare che Spal-Crotone possa essere di appeal per le tv non è l’idea giusta: immaginare la riduzione della A a 18 squadre, magari con playoff-playout, e valorizzare i risultati sportivi può essere una idea, non l’élite che non premia il merito del campo. Napoli? L’idea di puntare su Lobotka è perfetta, se dimostrerà di essere all’altezza: col Bayern Monaco mi ha impressionato, nè Fabian nè Zielinski possono fare quel ruolo. Elmas nemmeno, è immaturo e deve crescere e non so se gli faccia bene rimanere a Napoli: subisce la personalità di chi gli è affianco, lo darei un anno in prestito in una squadra dove può sviluppare leadership. Se va in avanti e vede Insigne, gliela passa anche se non è nella migliore posizione”
di Napoli Magazine
02/08/2024 - 21:00
Il vice-direttore del Corriere dello Sport Alessandro Barbano è intervenuto in diretta a ‘ Calcio Napoli 24 Live ’ su CalcioNapoli24 TV: “Sciopero in Serie A? C’è un atteggiamento nei confronti del calcio che non è sano: le affermazioni della Vezzali mi hanno turbato, ricalcano un disco rotto dei Cinque Stelle. Lo sport di base? Se possiamo finanziarlo, è grazie alle vittorie dei professionisti: è una logica pauperista, come si può dire così? Il calcio è una economia quanto l’automobile, ed il governo si preoccupa di proteggere quest’ultimo. Senza pubblico c’è un danno incalcolabile, economico e di immagine. C’è un pregiudizio enorme, che un esponente di governo si lasci andare a frasi demagogiche mi turba. Superlega? Un rimedio peggiore, si chiude il cerchio alle squadre di élite che si definiscono così su base finanziaria: è una logica che non condivido, è giusto valorizzare il merito sportivo, il modo in cui la Juventus ha pensato di risolvere il problema è sbagliato. Agnelli ha gestito in modo fallimentare la vicenda, ha indebitato la Juventus per vincere la Champions ma la soluzione non è la Superlega. Pensare che Spal-Crotone possa essere di appeal per le tv non è l’idea giusta: immaginare la riduzione della A a 18 squadre, magari con playoff-playout, e valorizzare i risultati sportivi può essere una idea, non l’élite che non premia il merito del campo. Napoli? L’idea di puntare su Lobotka è perfetta, se dimostrerà di essere all’altezza: col Bayern Monaco mi ha impressionato, nè Fabian nè Zielinski possono fare quel ruolo. Elmas nemmeno, è immaturo e deve crescere e non so se gli faccia bene rimanere a Napoli: subisce la personalità di chi gli è affianco, lo darei un anno in prestito in una squadra dove può sviluppare leadership. Se va in avanti e vede Insigne, gliela passa anche se non è nella migliore posizione”