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L'EX - Daino: "Ghoulam resta un giocatore importante, Hysaj farà comodo a Gattuso"
20.10.2020 17:53 di Redazione

Daniele Daino, ex calciatore di Napoli e Milan, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre" sulle frequenze di Radio Amore Campania. Ecco quanto evidenziato: "Ghoulam, risorsa in più per Gattuso? E' un giocatore che prima dell'infortunio grave al ginocchio, ha dimostrato di essere tra i terzini più forti del nostro campionato. Purtroppo dopo quegli infortuni non si torna mai come prima, ma si può recuperare e tornare col tempo col giusto bilanciamento. Vi dico la verità, adesso lo sto vedendo rientrare e già contro l'Atalanta ha mostrato la sua propulsione. A lui piace sgambettare e dare una mano nella fase offensiva della squadra. Ritrovare un giocatore così sarà un'arma importante per il Napoli e per Gattuso. Spero possa tornare a ottimi livelli, è comunque un giocatore importante. Hysaj? In Italia di esterni difensivi di linee a quattro non ce ne sono abbastanza, l'ho sempre difeso, ha avuto una costanza di rendimento altissima sia con Sarri a Empoli e a Napoli. Non capisco chi lo critica. A livello qualitativo non è di primissimo livello, ma riesce a fare le due fasi molto bene. Contro l'Atalanta ha giocato un'ottima partita, come tutta la squadra. Ci sta alla grande in una rosa come quella del Napoli, farà comodo a Gattuso. Il mio Milan? Più che con quanti fenomeni, penso a che età avevo all'epoca. Avevo sedici anni e mezzo, prima che arrivasse Sacchi, avevo già esordito con quel Milan in Coppa Italia contro la Reggiana. Ho lavorato tanto, avevo voglia di arrivare, fame, quello che trasmetto oggi ai giovani. Per arrivare subito a quei livelli devi accompagnare tanto lavoro alle qualità naturali. Napoli? Di ritorno da Scafati mi sono fermato in Autogrill, dovevo fare il pieno, il benzinaio incredibilmente mi ha riconosciuto. Appena mi ha visto ha fatto: "Daino". Penso che solo a Napoli si riesce a trovare questa capacità, questo amore. Ho fatto amicizia, abbiamo bevuto una cosa insieme in Autogrill e sono ripartito per Bologna. A Napoli ho fatto molto bene, anche se non è stata un'annata positiva per la squadra. Feci un campionato importante, giocai trentacinque partite su trentasei, ne saltai solo una perché avevo 38 di febbre. Dissi a Ulivieri: "Vengo lo stesso a giocare, prendo due tachipirina", e il mister mi disse di stare a casa. Era una squadra di qualità, ma vennero meno i veterani che volle Ulivieri. Al mister gli dissi: "Il San Paolo è spettacolare con settantamila persone, ma io ero già abituato a giocare in grandi stadi". Era una sorpresa per lui, non per me. Roberto Baggio? Per me è il calcio. Quando mi chiedono qual è stato il giocatore più forte contro e insieme abbia giocato, dico Baggio, poi ci sono tutti gli altri. A livello di numeri complessivi, sono inferiori a quelli di Totti e gli altri, ma lui ha subito infortuni gravissimi, eppure quello che è riuscito a fare con un ginocchio solo, lo poteva fare soltanto lui".

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L'EX - Daino: "Ghoulam resta un giocatore importante, Hysaj farà comodo a Gattuso"

di Napoli Magazine

20/10/2024 - 17:53

Daniele Daino, ex calciatore di Napoli e Milan, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre" sulle frequenze di Radio Amore Campania. Ecco quanto evidenziato: "Ghoulam, risorsa in più per Gattuso? E' un giocatore che prima dell'infortunio grave al ginocchio, ha dimostrato di essere tra i terzini più forti del nostro campionato. Purtroppo dopo quegli infortuni non si torna mai come prima, ma si può recuperare e tornare col tempo col giusto bilanciamento. Vi dico la verità, adesso lo sto vedendo rientrare e già contro l'Atalanta ha mostrato la sua propulsione. A lui piace sgambettare e dare una mano nella fase offensiva della squadra. Ritrovare un giocatore così sarà un'arma importante per il Napoli e per Gattuso. Spero possa tornare a ottimi livelli, è comunque un giocatore importante. Hysaj? In Italia di esterni difensivi di linee a quattro non ce ne sono abbastanza, l'ho sempre difeso, ha avuto una costanza di rendimento altissima sia con Sarri a Empoli e a Napoli. Non capisco chi lo critica. A livello qualitativo non è di primissimo livello, ma riesce a fare le due fasi molto bene. Contro l'Atalanta ha giocato un'ottima partita, come tutta la squadra. Ci sta alla grande in una rosa come quella del Napoli, farà comodo a Gattuso. Il mio Milan? Più che con quanti fenomeni, penso a che età avevo all'epoca. Avevo sedici anni e mezzo, prima che arrivasse Sacchi, avevo già esordito con quel Milan in Coppa Italia contro la Reggiana. Ho lavorato tanto, avevo voglia di arrivare, fame, quello che trasmetto oggi ai giovani. Per arrivare subito a quei livelli devi accompagnare tanto lavoro alle qualità naturali. Napoli? Di ritorno da Scafati mi sono fermato in Autogrill, dovevo fare il pieno, il benzinaio incredibilmente mi ha riconosciuto. Appena mi ha visto ha fatto: "Daino". Penso che solo a Napoli si riesce a trovare questa capacità, questo amore. Ho fatto amicizia, abbiamo bevuto una cosa insieme in Autogrill e sono ripartito per Bologna. A Napoli ho fatto molto bene, anche se non è stata un'annata positiva per la squadra. Feci un campionato importante, giocai trentacinque partite su trentasei, ne saltai solo una perché avevo 38 di febbre. Dissi a Ulivieri: "Vengo lo stesso a giocare, prendo due tachipirina", e il mister mi disse di stare a casa. Era una squadra di qualità, ma vennero meno i veterani che volle Ulivieri. Al mister gli dissi: "Il San Paolo è spettacolare con settantamila persone, ma io ero già abituato a giocare in grandi stadi". Era una sorpresa per lui, non per me. Roberto Baggio? Per me è il calcio. Quando mi chiedono qual è stato il giocatore più forte contro e insieme abbia giocato, dico Baggio, poi ci sono tutti gli altri. A livello di numeri complessivi, sono inferiori a quelli di Totti e gli altri, ma lui ha subito infortuni gravissimi, eppure quello che è riuscito a fare con un ginocchio solo, lo poteva fare soltanto lui".