Calcio
TMW - Top 100 della Serie A: secondo Osimhen, Koulibaly al quarto posto
24.05.2022 18:05 di Redazione

La redazione di Tuttomercatoweb ha stilato la classifica dei 100 migliori giocatori di Serie A, in base alle medie voto assegnate ai calciatori prendendo in considerazione solamente i giocatori a voto in almeno 19 occasioni. Secondo posto per Osimhen, quarto Koulibaly, Mertens all’ottavo posto. Lobotka in tredicesima posizione. 34esimo Insigne. Zielinski 74esimo. Lozano 62esimo. 51esimo posto per Ospina. Di Lorenzo 30esimo. 23esimo posto per Fabian Ruiz. 17esimo posto per Rrahmani e 16esimo per Anguissa.

 

OSIMHEN - Per la Serie A è il miglior Under 23 della stagione e le medie di Tuttomercatoweb lo confermano. Una vera forza della natura, che nella partenza impressionante del Napoli è stato protagonista assoluto, raggiungendo picchi d'eccellenza come nessun altro. Per lui il tecnico Luciano Spalletti ha speso parole importantissimi, tirando fuori i mostri sacri come metro di paragone: "Mi ricorda Weah. È probabilmente meno tecnico, ma ugualmente forte dal punto di vista della qualità. Van Basten è più tecnico, ma Osimhen più giovane e può arrivare a quei livelli lì". Purtroppo la sfortuna si è messa nuovamente di traverso, riportando un grave infortunio contro l'Inter che ha fatto temere il peggio. Ha recuperato prima del previsto ed è tornato incredibilmente decisivo. Ma chissà come sarebbe andata se fosse stato a disposizione per tutto il campionato.

 

 

KOULIBALY - Il centrale classe ’91 ha giocato probabilmente la sua miglior stagione in carriera. La continuità che il giocatore riesce a dare sia all’interno della singola partita che del campionato è a dir poco esaltante. Chiusure pulite, eleganza, leadership, nel suo gioco c’è questo e tanto tanto altro. Il suo campionato è iniziato con un ottimo 6,5 contro il Venezia ed è stato un continuo migliorare. Nelle successive 6 giornate sono arrivati tre 7 e tre 7,5. C'è anche in passo falso, nel derby campano contro la Salernitana dove rimedia un 5 e un cartellino rosso, saltando così la sfida col Verona. Incidente di percorso per un vero e proprio muro che è diventato anche leader del Napoli. I problemi fisici e la Coppa d'Africa l'hanno tenuto fuori 9 partite, nelle quali sono arrivate 3 sconfitte. Che hanno pesato tantissimo.

 

 

MERTENS - La sua stagione è di fatto iniziata dopo la seconda metà di novembre. Lì ha fatto vedere di essere tutt'altro che finito e ancora un giocatore decisivo, a tratti incontenibile. Con la Lazio la partita perfetta, dove arriva a guadagnarsi nel 4-0 degli azzurri addirittura un 8.5. È tra gli ultimi ad arrendersi nella corsa scudetto e riesce ad andare in doppia cifra nonostante l'impiego da titolare in sole 16 occasioni. Continuerà la sua storia col Napoli?

 

 

LOBOTKA - Alla terza stagione stiamo finalmente ammirando il regista slovacco in tutto il suo splendore. È uno dei più grandi meriti di Luciano Spalletti ed è lo stesso giocatore ad ammetterlo. "Può diventare il nuovo Jorginho" è l'investimento fatto proprio dal tecnico, che pratica un calcio che esalta le sue caratteristiche. L'ex Celta Vigo ricambia facendo giostrare la squadra che è un piacere. Mai un'insufficienza, voti quasi sempre superiori al 6. La svolta con l'infortunio di Zambo Anguissa che ha portato l'allenatore a schierarlo davanti alla difesa, schermando e dettando i tempi.

 

 

INSIGNE - Nonostante tre rigori falliti il capitano del Napoli si è distinto, nella stagione dell'addio, per le grandi prestazioni. Su tutte quelle contro il Bologna, dove realizza una doppietta e contro la Sampdoria, dove serve 2 assist. La sua imprevedibilità e classe sono state l'arma in più dei partenopei anche se dal punto realizzativo i numeri sono di gran lunga inferiori a quelli di un anno fa.

 

ZIELISNKI - Salta di fatto il primo mese ma al suo ritorno fa immediatamente la differenza: cinque reti e altrettanti assist in questo campionato. Il polacco quando è in forma è una mezzala tra le più forti in circolazione. Peccato per il finale di stagione in calando.

 

 

LOZANO - Titolare aggiunto della corazzata di Spalletti, ma sempre schierato, il messicano dopo un inizio a rilento è esploso tra fine settembre e ottobre: in gol contro Udinese e Fiorentina e doppio assist contro la Sampdoria. In pochi possono permettersi di tenere in panchina un giocatore così. Un infortunio rimediato con la nazionale messicana lo ha tolto di scena per quattro partite.

 

OSPINA - Complice l'infortunio di Meret la porta dalla terza giornata in poi è sempre stata sua, col colombiano costretto agli straordinari anche al rientro dalla Colombia. Nonostante la fatica e il jet lag è riuscito a cavarsela, offrendo poi col passare delle giornate prestazioni sempre più convincenti. In scadenza di contratto, è destinato a salutare dopo quattro anni.

 

 

DI LORENZO - Titolare inamovibile per Spalletti e autore del gol che ha permesso ai partenopei di pareggiare contro il Verona. Il rendimento è ottimo, tanto da meritarsi per cinque volte il 7 in questa stagione. Un paio di insufficienze non gravi, nel complesso è fra i protagonisti della difesa meno perforata della Serie A.

 

 

FABIAN RUIZ - Quarta stagione al Napoli per il centrocampista spagnolo che dopo un esordio non brillantissimo contro il Venezia ha preso le chiavi del centrocampo. Le sue qualità ormai sono note, il suo rendimento in crescita con i picchi più alti toccati contro Sampdoria e Bologna, dove si è meritato il 7,5.

 

 

RRAHMANI - Il kosovaro dopo il primo anno di apprendistato in azzurro era partito dalle retrovie anche in questa stagione, per poi prendersi una maglia da titolare contro l'Udinese e non mollarla più. In Friuli gioca alla grande e segna. Manolas finisce così dietro di lui nelle gerarchie. Voti costantemente alti, il 7 è diventato una piacevole abitudine tanto da esserselo meritato in cinque occasioni. Va ancora in gol, a Firenze, ed è pesantissimo perché vale tre punti. E così dopo essersi messo in mostra nella difesa a 3 degli scaligeri anche i meccanismi della retroguardia a 4 sono assorbiti. Con Koulibaly compone una delle migliori cerniere centrali del campionato.

 

 

ANGUISSA - E dire che qualcuno lo vedeva come una soluzione di ripiego, poco più che un’alternativa rispetto a quelli che sembravano i principali obiettivi. Lanciato contro la Juventus con un solo allenamento agli ordini di Spalletti convince immediatamente: 7 in pagella e maglia da titolare conquistata. Dopo l’esordio sono arrivate altre gare ai limiti della perfezione, tanto da portarlo ad essere uno dei primi 3 giocatori della Serie A per rendimento nei primi 2 mesi. Dopo il ritorno dall'infortunio agli adduttori, il rendimento è nettamente calato facendogli perdere posizioni.

 

 

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
TMW - Top 100 della Serie A: secondo Osimhen, Koulibaly al quarto posto

di Napoli Magazine

24/05/2024 - 18:05

La redazione di Tuttomercatoweb ha stilato la classifica dei 100 migliori giocatori di Serie A, in base alle medie voto assegnate ai calciatori prendendo in considerazione solamente i giocatori a voto in almeno 19 occasioni. Secondo posto per Osimhen, quarto Koulibaly, Mertens all’ottavo posto. Lobotka in tredicesima posizione. 34esimo Insigne. Zielinski 74esimo. Lozano 62esimo. 51esimo posto per Ospina. Di Lorenzo 30esimo. 23esimo posto per Fabian Ruiz. 17esimo posto per Rrahmani e 16esimo per Anguissa.

 

OSIMHEN - Per la Serie A è il miglior Under 23 della stagione e le medie di Tuttomercatoweb lo confermano. Una vera forza della natura, che nella partenza impressionante del Napoli è stato protagonista assoluto, raggiungendo picchi d'eccellenza come nessun altro. Per lui il tecnico Luciano Spalletti ha speso parole importantissimi, tirando fuori i mostri sacri come metro di paragone: "Mi ricorda Weah. È probabilmente meno tecnico, ma ugualmente forte dal punto di vista della qualità. Van Basten è più tecnico, ma Osimhen più giovane e può arrivare a quei livelli lì". Purtroppo la sfortuna si è messa nuovamente di traverso, riportando un grave infortunio contro l'Inter che ha fatto temere il peggio. Ha recuperato prima del previsto ed è tornato incredibilmente decisivo. Ma chissà come sarebbe andata se fosse stato a disposizione per tutto il campionato.

 

 

KOULIBALY - Il centrale classe ’91 ha giocato probabilmente la sua miglior stagione in carriera. La continuità che il giocatore riesce a dare sia all’interno della singola partita che del campionato è a dir poco esaltante. Chiusure pulite, eleganza, leadership, nel suo gioco c’è questo e tanto tanto altro. Il suo campionato è iniziato con un ottimo 6,5 contro il Venezia ed è stato un continuo migliorare. Nelle successive 6 giornate sono arrivati tre 7 e tre 7,5. C'è anche in passo falso, nel derby campano contro la Salernitana dove rimedia un 5 e un cartellino rosso, saltando così la sfida col Verona. Incidente di percorso per un vero e proprio muro che è diventato anche leader del Napoli. I problemi fisici e la Coppa d'Africa l'hanno tenuto fuori 9 partite, nelle quali sono arrivate 3 sconfitte. Che hanno pesato tantissimo.

 

 

MERTENS - La sua stagione è di fatto iniziata dopo la seconda metà di novembre. Lì ha fatto vedere di essere tutt'altro che finito e ancora un giocatore decisivo, a tratti incontenibile. Con la Lazio la partita perfetta, dove arriva a guadagnarsi nel 4-0 degli azzurri addirittura un 8.5. È tra gli ultimi ad arrendersi nella corsa scudetto e riesce ad andare in doppia cifra nonostante l'impiego da titolare in sole 16 occasioni. Continuerà la sua storia col Napoli?

 

 

LOBOTKA - Alla terza stagione stiamo finalmente ammirando il regista slovacco in tutto il suo splendore. È uno dei più grandi meriti di Luciano Spalletti ed è lo stesso giocatore ad ammetterlo. "Può diventare il nuovo Jorginho" è l'investimento fatto proprio dal tecnico, che pratica un calcio che esalta le sue caratteristiche. L'ex Celta Vigo ricambia facendo giostrare la squadra che è un piacere. Mai un'insufficienza, voti quasi sempre superiori al 6. La svolta con l'infortunio di Zambo Anguissa che ha portato l'allenatore a schierarlo davanti alla difesa, schermando e dettando i tempi.

 

 

INSIGNE - Nonostante tre rigori falliti il capitano del Napoli si è distinto, nella stagione dell'addio, per le grandi prestazioni. Su tutte quelle contro il Bologna, dove realizza una doppietta e contro la Sampdoria, dove serve 2 assist. La sua imprevedibilità e classe sono state l'arma in più dei partenopei anche se dal punto realizzativo i numeri sono di gran lunga inferiori a quelli di un anno fa.

 

ZIELISNKI - Salta di fatto il primo mese ma al suo ritorno fa immediatamente la differenza: cinque reti e altrettanti assist in questo campionato. Il polacco quando è in forma è una mezzala tra le più forti in circolazione. Peccato per il finale di stagione in calando.

 

 

LOZANO - Titolare aggiunto della corazzata di Spalletti, ma sempre schierato, il messicano dopo un inizio a rilento è esploso tra fine settembre e ottobre: in gol contro Udinese e Fiorentina e doppio assist contro la Sampdoria. In pochi possono permettersi di tenere in panchina un giocatore così. Un infortunio rimediato con la nazionale messicana lo ha tolto di scena per quattro partite.

 

OSPINA - Complice l'infortunio di Meret la porta dalla terza giornata in poi è sempre stata sua, col colombiano costretto agli straordinari anche al rientro dalla Colombia. Nonostante la fatica e il jet lag è riuscito a cavarsela, offrendo poi col passare delle giornate prestazioni sempre più convincenti. In scadenza di contratto, è destinato a salutare dopo quattro anni.

 

 

DI LORENZO - Titolare inamovibile per Spalletti e autore del gol che ha permesso ai partenopei di pareggiare contro il Verona. Il rendimento è ottimo, tanto da meritarsi per cinque volte il 7 in questa stagione. Un paio di insufficienze non gravi, nel complesso è fra i protagonisti della difesa meno perforata della Serie A.

 

 

FABIAN RUIZ - Quarta stagione al Napoli per il centrocampista spagnolo che dopo un esordio non brillantissimo contro il Venezia ha preso le chiavi del centrocampo. Le sue qualità ormai sono note, il suo rendimento in crescita con i picchi più alti toccati contro Sampdoria e Bologna, dove si è meritato il 7,5.

 

 

RRAHMANI - Il kosovaro dopo il primo anno di apprendistato in azzurro era partito dalle retrovie anche in questa stagione, per poi prendersi una maglia da titolare contro l'Udinese e non mollarla più. In Friuli gioca alla grande e segna. Manolas finisce così dietro di lui nelle gerarchie. Voti costantemente alti, il 7 è diventato una piacevole abitudine tanto da esserselo meritato in cinque occasioni. Va ancora in gol, a Firenze, ed è pesantissimo perché vale tre punti. E così dopo essersi messo in mostra nella difesa a 3 degli scaligeri anche i meccanismi della retroguardia a 4 sono assorbiti. Con Koulibaly compone una delle migliori cerniere centrali del campionato.

 

 

ANGUISSA - E dire che qualcuno lo vedeva come una soluzione di ripiego, poco più che un’alternativa rispetto a quelli che sembravano i principali obiettivi. Lanciato contro la Juventus con un solo allenamento agli ordini di Spalletti convince immediatamente: 7 in pagella e maglia da titolare conquistata. Dopo l’esordio sono arrivate altre gare ai limiti della perfezione, tanto da portarlo ad essere uno dei primi 3 giocatori della Serie A per rendimento nei primi 2 mesi. Dopo il ritorno dall'infortunio agli adduttori, il rendimento è nettamente calato facendogli perdere posizioni.