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VIDEO DIRETTA NM - Napoli, Spalletti in conferenza a Dimaro: "Florenzi? Se sono qui il merito e' anche un po' suo, giovani o esperti? Servono giocatori forti, con Osimhen possiamo fare bene, Demme come il mio Pizarro, Insigne è il capitano, Koulibaly? Per me deve restare"
16.07.2021 22:25 di Redazione

DIMARO FOLGARIDA - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro degli azzurri a Dimaro Folgarida- Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Bisogna infondere fiducia nei calciatori, portare un messaggio chiaro e riuscire a consegnarlo. Va creato qualcosa di stimolante per i calciatori. Bisogna essere motivati. Servono giocate di qualita'. Le qualita' piu' importanti fanno parte dei calciatori. Servono elementi bravi a giocare nella meta' campo avversaria. Con uno come Osimhen davanti si può fare bene. La qualita' dei calciatori fa la differenza. Questa panchina e' motivo di grande orgoglio e responsabilità. Aspettiamo un altro po' per avere tutto il gruppo a disposizione, poi si vedrà. L'applauso al pubblico e' stato spontaneo. Abbiamo bisogno dell'applauso dei nostri tifosi ma dobbiamo ricordarci che ce lo dobbiamo meritare. L'Italia? Sono fondamentali i calciatori, ma Mancini ci ha messo del suo. Napoli Osimheniano? Ci appoggeremo a lui, e' un calciatore completo sotto ogni punto di vista. Sa far gol, ci mette anche altre cose dentro la partita come altre volte. La partita e' un box che va riempito di cose. Il battersi per i compagni di squadra diventa un'evidenza importantissima. Poi e' chiaro che c'e' qualche punto dove dover migliorare. Lo stimoliamo per migliorare. Io allenatore aziendalista? Secondo me e' corretto nel senso che vado a confrontarmi sui temi che dobbiamo portare avanti insieme, per trovare le soluzioni giuste insieme col proprietario. Non devo creare debiti assurdi che vanno a rovinare tutta la situazione. Non bisogna disperdere le risorse, sarebbe uno schiaffo alla poverta' in generale. Bisogna tenere presenti certe situazioni. Il presidente lo sa che bisogna riuscire a fare una squadra forte, per poter arrivare in Champions League. La concorrenza e' tanta, ci sono sette squadre fortissime. Serve un gruppo di 23 giocatori, con partite da far disputare a quelli che hanno giocato meno durante la settimana. Sono uscito dalla Champions con l'Inter per la differenza di un gol. Sono entrato due volte in Champions anche all'ultima giornata. Piu' moduli? Deve essere cosi'. il Napoli deve creare sorprese agli avversari. Il 4-2-3-1 dà equilibri in tutte e due le fasi, il 4-3-3 e' simile perche' basta spostare il vertice. L'Italia ha fatto vedere di fare qualcosa di diverso. Serve lateralita' nel gioco offensivo, con giocolieri al centro. Non bisogna sostare troppo sulla linea di difesa. Ho trovato un Napoli come me lo immaginavo, anche se mancano gli infortunati e i Nazionali. Ho parlato con Insigne una volta a telefono, ed una volta gli ho mandato un messaggio di complimenti. Mi e' sembrato il capitano che io immaginavo da vedere di fuori. Molti vogliono trovare la magagna sul contratto. De Laurentiis e Insigne si guarderanno negli occhi e andranno al sodo. Il lavoro incide sempre. Bisogna far vedere quali sono le nostre intenzioni. L'obiettivo bisogna farlo vedere lo stesso. Ho da fare delle valutazioni, devo rendermi conto di alcune cose. Questa squadra ha bisogno di ruoli doppi. Ospina o Meret? Domani lo chiamo Ospina, mi e' gia' successo alla Roma di avere due portieri forti. In Trentino si sta bene, chissa' che non ci torniamo l'anno prossimo se saro' ancora qui. Ci sono tante bellezze, sarà difficile dire ai calciatori di mantenere alta la concentrazione dinanzi a tanta bellezza. E' la seconda volta che vengo in Trentino. Si puo' lavorare al meglio per farsi trovare pronti. Lobotka, Elmas e Gaetano? Ai centrocampisti chiedo tanti km e il giusto pressing per sostenere gli attaccanti. La qualita' della corsa sara' fondamentale. Di solito un calciatore fa 11-12 km durante la partita, e i centrocampisti sforano questo dato. Il centrocampista deve essere sempre online, sempre connesso. Lobotka e Gaetano sono due calciatori diversi. Anche all'Inter l'avevamo osservato e valutato. Gaetano e' un talentino, vuole giocare trequartista ma puo' anche essere quello che torna dietro e costruisce dal basso, ha una tecnica deliziosa. Bisogna tenere il contatto tra le innovazioni e gli obiettivi da cercare. Non si tratta di tirare fuori qualcuno dal settore giovanile, ma qualcuno di importante che puo' far comodo al Napoli. Tutino e' forte, e' un campioncino, siamo dalla sua parte. Ci sono i campioni e i super campioni. Sono valutazioni che si fanno nel confronto diretto. Ricordo che vendemmo Alisson perche' c'era Szczesny. Petagna ha fatto vedere le sue qualita'. Nel reparto offensivo ne abbiamo diversi bravi. Poi e' chiaro che ci sara' un forte un super forte. Il quadrato a centrocampo? Avrei cambiato la conformazione delle righe del campo in passato. Quando lo proposi a Coverciano non mi volevano far partecipare al corso successivo. Il quadrato serve perche' quando si fa la partitella a meta' campo, le linee sono punti di riferimento, i difensori devono scappare, sono 17 metri di distanza e 4.5 metri di larghezza. La riga serve per dare un segnale ai difensori. Koulibaly è un difensore che mi piace moltissimo, se e' per me lui rimane a Napoli, è difficile trovare un sostituto, e' apprezzatissimo da tutti i compagni di squadra, parla di continuo in campo, gli faccio i complimenti per la serieta' dell'uomo e del calciatore. Anche quando entra nello spogliatoio senza dire niente si vede che tutti lo rispettano per quello che ha imposto senza dire niente ai compagni. Coppia Koulibaly-Manolas? Ci saranno da perfezionare le scappate, sono due calciatori che ti permettono di fare tutto. Bisogna migliorare sulla costruzione del gioco. L'allenamento alla linea difensiva è come quello per gli altri reparti. I calciatori vanno coinvolti. Il gioco dal basso? L'azione va cominciata dal basso, un po' dipende da noi e un po' dagli altri. Se ti vengono ad aggredire si aprono scenari diversi. La palla va trattata bene, bisogna fargli le carezze. Malcuit? Ha una corsa importante, ha una vampata nell'attaccare la bandierina, ma la fase difensiva e' importante. Aspettiamo un po', bisogna valutare bene Ghoulam per vedere quello che sarà, per ora sembra stia procedendo tutto bene altrimenti un terzino sinistro ci vuole. Quando hai a che fare con un motore come Di Lorenzo e' un altro discorso. Ci sono calciatori che hanno bisogno di recuperare. Mario Rui e' esperto, ha la tecnica di prendere la posizione piu' congeniale, se fa troppa fase difensiva va in difficoltà. Arrivare tra le prime 4 e' difficile per tutti. Non si possono fare paragoni col passato, perchè le cose cambiano e si evolvono. Ci sono allenatori con una personalita' spiccata nel nostro campionato. Voglio andare avanti, indietro non ci voglio tornare. Dialogo con Giuntoli in campo? Giuntoli e il presidente sono in un momento in cui mi facilitano il lavoro, li ho qui a disposizione per fare il punto della situazione. Ora si prendono le decisioni valide per tutto il campionato. Giuntoli e' un direttore sportivo fortissimo, per questo siamo sempre vicini. Io sono sotto gli 80 kg e Giuntoli dice che pesa di piu'. Ci sono momenti grigi tra quelli bianchi e neri, i momenti belli vanno individuati. E' il lavoro che abbiamo sempre sognato di fare da bambini. Se c'e' tensione diventa difficile vincere. E' la forza che distingue i campioni dai non campioni. Demme è già il Pizarro della Roma, e' uno che sa stare dentro il ruolo del regista. Gli ho detto che in Inghilterra danno un premio a chi gira di piu' la testa, e si guarda dietro: gli ho sottolineato che se lo fanno in Italia non vince, perche' deve guardare di piu'. Demme deve girare di piu' la testa, perche' sono i passaggi dietro le spalle che vanno a creare problemi alla difesa. Lo sbocco per mettere a posto i conti e' di arrivare in Champions League. Giovani o esperti? Cambia poco, e' il livello di qualita' che conta. Sei quello che fai, serve gente che fa le cose. Florenzi? Sono onorato di averlo allenato, al momento abbiamo due terzini destri, anche se Alessandro e' un grandissimo sotto tutti gli aspetti. Se sono venuto ad allenare il Napoli il merito e' anche un po' suo".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

16/07/2024 - 22:25

DIMARO FOLGARIDA - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro degli azzurri a Dimaro Folgarida- Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Bisogna infondere fiducia nei calciatori, portare un messaggio chiaro e riuscire a consegnarlo. Va creato qualcosa di stimolante per i calciatori. Bisogna essere motivati. Servono giocate di qualita'. Le qualita' piu' importanti fanno parte dei calciatori. Servono elementi bravi a giocare nella meta' campo avversaria. Con uno come Osimhen davanti si può fare bene. La qualita' dei calciatori fa la differenza. Questa panchina e' motivo di grande orgoglio e responsabilità. Aspettiamo un altro po' per avere tutto il gruppo a disposizione, poi si vedrà. L'applauso al pubblico e' stato spontaneo. Abbiamo bisogno dell'applauso dei nostri tifosi ma dobbiamo ricordarci che ce lo dobbiamo meritare. L'Italia? Sono fondamentali i calciatori, ma Mancini ci ha messo del suo. Napoli Osimheniano? Ci appoggeremo a lui, e' un calciatore completo sotto ogni punto di vista. Sa far gol, ci mette anche altre cose dentro la partita come altre volte. La partita e' un box che va riempito di cose. Il battersi per i compagni di squadra diventa un'evidenza importantissima. Poi e' chiaro che c'e' qualche punto dove dover migliorare. Lo stimoliamo per migliorare. Io allenatore aziendalista? Secondo me e' corretto nel senso che vado a confrontarmi sui temi che dobbiamo portare avanti insieme, per trovare le soluzioni giuste insieme col proprietario. Non devo creare debiti assurdi che vanno a rovinare tutta la situazione. Non bisogna disperdere le risorse, sarebbe uno schiaffo alla poverta' in generale. Bisogna tenere presenti certe situazioni. Il presidente lo sa che bisogna riuscire a fare una squadra forte, per poter arrivare in Champions League. La concorrenza e' tanta, ci sono sette squadre fortissime. Serve un gruppo di 23 giocatori, con partite da far disputare a quelli che hanno giocato meno durante la settimana. Sono uscito dalla Champions con l'Inter per la differenza di un gol. Sono entrato due volte in Champions anche all'ultima giornata. Piu' moduli? Deve essere cosi'. il Napoli deve creare sorprese agli avversari. Il 4-2-3-1 dà equilibri in tutte e due le fasi, il 4-3-3 e' simile perche' basta spostare il vertice. L'Italia ha fatto vedere di fare qualcosa di diverso. Serve lateralita' nel gioco offensivo, con giocolieri al centro. Non bisogna sostare troppo sulla linea di difesa. Ho trovato un Napoli come me lo immaginavo, anche se mancano gli infortunati e i Nazionali. Ho parlato con Insigne una volta a telefono, ed una volta gli ho mandato un messaggio di complimenti. Mi e' sembrato il capitano che io immaginavo da vedere di fuori. Molti vogliono trovare la magagna sul contratto. De Laurentiis e Insigne si guarderanno negli occhi e andranno al sodo. Il lavoro incide sempre. Bisogna far vedere quali sono le nostre intenzioni. L'obiettivo bisogna farlo vedere lo stesso. Ho da fare delle valutazioni, devo rendermi conto di alcune cose. Questa squadra ha bisogno di ruoli doppi. Ospina o Meret? Domani lo chiamo Ospina, mi e' gia' successo alla Roma di avere due portieri forti. In Trentino si sta bene, chissa' che non ci torniamo l'anno prossimo se saro' ancora qui. Ci sono tante bellezze, sarà difficile dire ai calciatori di mantenere alta la concentrazione dinanzi a tanta bellezza. E' la seconda volta che vengo in Trentino. Si puo' lavorare al meglio per farsi trovare pronti. Lobotka, Elmas e Gaetano? Ai centrocampisti chiedo tanti km e il giusto pressing per sostenere gli attaccanti. La qualita' della corsa sara' fondamentale. Di solito un calciatore fa 11-12 km durante la partita, e i centrocampisti sforano questo dato. Il centrocampista deve essere sempre online, sempre connesso. Lobotka e Gaetano sono due calciatori diversi. Anche all'Inter l'avevamo osservato e valutato. Gaetano e' un talentino, vuole giocare trequartista ma puo' anche essere quello che torna dietro e costruisce dal basso, ha una tecnica deliziosa. Bisogna tenere il contatto tra le innovazioni e gli obiettivi da cercare. Non si tratta di tirare fuori qualcuno dal settore giovanile, ma qualcuno di importante che puo' far comodo al Napoli. Tutino e' forte, e' un campioncino, siamo dalla sua parte. Ci sono i campioni e i super campioni. Sono valutazioni che si fanno nel confronto diretto. Ricordo che vendemmo Alisson perche' c'era Szczesny. Petagna ha fatto vedere le sue qualita'. Nel reparto offensivo ne abbiamo diversi bravi. Poi e' chiaro che ci sara' un forte un super forte. Il quadrato a centrocampo? Avrei cambiato la conformazione delle righe del campo in passato. Quando lo proposi a Coverciano non mi volevano far partecipare al corso successivo. Il quadrato serve perche' quando si fa la partitella a meta' campo, le linee sono punti di riferimento, i difensori devono scappare, sono 17 metri di distanza e 4.5 metri di larghezza. La riga serve per dare un segnale ai difensori. Koulibaly è un difensore che mi piace moltissimo, se e' per me lui rimane a Napoli, è difficile trovare un sostituto, e' apprezzatissimo da tutti i compagni di squadra, parla di continuo in campo, gli faccio i complimenti per la serieta' dell'uomo e del calciatore. Anche quando entra nello spogliatoio senza dire niente si vede che tutti lo rispettano per quello che ha imposto senza dire niente ai compagni. Coppia Koulibaly-Manolas? Ci saranno da perfezionare le scappate, sono due calciatori che ti permettono di fare tutto. Bisogna migliorare sulla costruzione del gioco. L'allenamento alla linea difensiva è come quello per gli altri reparti. I calciatori vanno coinvolti. Il gioco dal basso? L'azione va cominciata dal basso, un po' dipende da noi e un po' dagli altri. Se ti vengono ad aggredire si aprono scenari diversi. La palla va trattata bene, bisogna fargli le carezze. Malcuit? Ha una corsa importante, ha una vampata nell'attaccare la bandierina, ma la fase difensiva e' importante. Aspettiamo un po', bisogna valutare bene Ghoulam per vedere quello che sarà, per ora sembra stia procedendo tutto bene altrimenti un terzino sinistro ci vuole. Quando hai a che fare con un motore come Di Lorenzo e' un altro discorso. Ci sono calciatori che hanno bisogno di recuperare. Mario Rui e' esperto, ha la tecnica di prendere la posizione piu' congeniale, se fa troppa fase difensiva va in difficoltà. Arrivare tra le prime 4 e' difficile per tutti. Non si possono fare paragoni col passato, perchè le cose cambiano e si evolvono. Ci sono allenatori con una personalita' spiccata nel nostro campionato. Voglio andare avanti, indietro non ci voglio tornare. Dialogo con Giuntoli in campo? Giuntoli e il presidente sono in un momento in cui mi facilitano il lavoro, li ho qui a disposizione per fare il punto della situazione. Ora si prendono le decisioni valide per tutto il campionato. Giuntoli e' un direttore sportivo fortissimo, per questo siamo sempre vicini. Io sono sotto gli 80 kg e Giuntoli dice che pesa di piu'. Ci sono momenti grigi tra quelli bianchi e neri, i momenti belli vanno individuati. E' il lavoro che abbiamo sempre sognato di fare da bambini. Se c'e' tensione diventa difficile vincere. E' la forza che distingue i campioni dai non campioni. Demme è già il Pizarro della Roma, e' uno che sa stare dentro il ruolo del regista. Gli ho detto che in Inghilterra danno un premio a chi gira di piu' la testa, e si guarda dietro: gli ho sottolineato che se lo fanno in Italia non vince, perche' deve guardare di piu'. Demme deve girare di piu' la testa, perche' sono i passaggi dietro le spalle che vanno a creare problemi alla difesa. Lo sbocco per mettere a posto i conti e' di arrivare in Champions League. Giovani o esperti? Cambia poco, e' il livello di qualita' che conta. Sei quello che fai, serve gente che fa le cose. Florenzi? Sono onorato di averlo allenato, al momento abbiamo due terzini destri, anche se Alessandro e' un grandissimo sotto tutti gli aspetti. Se sono venuto ad allenare il Napoli il merito e' anche un po' suo".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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