L'Editoriale
KHVICHA - Kvaratskhelia: "I primi giorni sono stati difficili, ma i miei compagni mi hanno accolto bene, lo stadio ed il pubblico di Napoli sono stupendi, Mario Rui è il mio mentore, Starace? E' una leggenda ed una persona molto positiva, Spalletti mi ha detto di mettermi a disposizione della squadra e giocare di più per i miei compagni, sto imparando l'italiano"
23.09.2022 08:35 di Redazione

NAPOLI - Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Geo Team, Setanta Sports, per uno speciale nella città partenopea durante la settimana di Lazio-Napoli e Napoli-Liverpool:

 

Come è cambiata la tua vita con l'approdo qui in Italia?

 

"Sono cambiate molte cose. La Serie A è uno dei migliori campionati del mondo. Mi sto adattando molto bene. I giocatori mi hanno accolto benissimo. C'è un'atmosfera meravigliosa all'interno del gruppo. Qui le persone sono fantastiche. C'è però molto su cui lavorare".

 

Nei primi giorni in cosa hai avuto più difficoltà?

 

"Di solito il primo giorno è difficile per tutti i calciatori, perchè arrivi in un altro ambiente, incontri nuove persone che non conosci. Il primo giorno è stato un pò difficile, ma i ragazzi mi hanno accolto calorosamente così come lo staff tecnico e tutti coloro che lavorano nella squadra. Qui impari da tutti, sia dentro che fuori dal campo. Quello che mi incuriosiva di più era lo stadio e i tifosi. E' uno stadio stupendo, con i tifosi che lo rendono ancora più bello. Per 90 minuti cantano, cantano e non si fermano. Se vai in città e chiedi di calcio a donne o anziani di 70-80 anni sanno tutto".

 

Qual è la cosa più importante che mister Spalletti ti ha detto?

 

"Mi ha detto che ho un buon dribbling e che gioco bene in 1 vs 1, ma devo giocare di più per la squadra, perchè ci sono giocatori forte ed è giusto che mi metta al servizio della squadra. Mi ha spiegato che dovrei aiutare di più la squadra in difesa. Faccio tutto quello che mi dicono gli allenatori".

 

Chi è stato il primo giocatore della squadra con cui hai comunicato?

 

"Quando sono andato a Castel di Sangro non erano ancora arrivati tutti i giocatori, la prima comunicazione è stata con Mario Rui che mi ha accolto molto bene. Non tutti parlavano inglese e Mario mi ha spiegato tutto: come fare in allenamento e al di fuori dell'allenamento".

 

Parlaci della leggenda Tommaso Starace, il vostro magazziniere...

 

"Io lo conoscevo di fama prima di arrivare qui. Quando sono arrivato sono rimasto sorpreso, perchè è una persona molto bella e positiva. Quando entra nello spogliatoio ha sempre in mano il caffè e lo offre a tutti i giocatori. Non sono amante del caffè ma non puoi non accettarlo. Lo ripeto è una persona molto positiva e una leggenda di questa squadra".

 

Non conosci l'italiano, hai avuto inizialmente problemi di comunicazione?

 

"Ci sono sempre giocatori in squadra pronti a tradurmi quando mi parlano in italiano. Comunque sto già imparando la lingua. Ho un ottimo insegnante georgiano che mi insegna l'italiano. Anche se ho pochissimo tempo cerco sempre di trovare momenti liberi per impararlo".

 

Quante ore e quante volte al giorno ti alleni?

 

"Da quando sono qui mi alleno di più. Dedico molto tempo allo stretching dopo l'allenamento. Ho sempre pensato che dedicavo molto tempo agli allenamenti, ma quando sono arrivato qui ho visto le cose da una prospettiva diversa. Quando giochi in una squadra di questo livello analizzi che devi fare di più, ovviamente entro i limiti. La mattina mi sveglio alle 07.30, vado agli allenamenti un'ora e mezza prima, dove faccio colazione e successivamente mi inizio a preparare per l'allenamento".

 

Quando segni un gol e il giorno dopo vi ritrovate qui al Training Center, cosa succede?

 

"Niente di particolare. Continuiamo a prepararci per la prossima sfida e penso che questo sia molto professionale. Perchè quello che è passato deve rimanere nel passato e oggi devi concentrarti a fare meglio domani. All'orizzonte ci sono partite più difficili, il campionato diventa ogni giorno più interessante. Dopo la partita tutti ci prepariamo per la prossima sfida. La partita contro la Lazio era molto importante per noi, è una diretta rivale e siamo molto contenti per la vittoria, anche se pensiamo già alla prossima sfida col Liverpool".

 

Molte persone già ti amano a Napoli: perchè? Per il tuo stile di gioco?

 

"Probabilmente sì, forse anche perchè in campo do sempre il 100%".

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KHVICHA - Kvaratskhelia: "I primi giorni sono stati difficili, ma i miei compagni mi hanno accolto bene, lo stadio ed il pubblico di Napoli sono stupendi, Mario Rui è il mio mentore, Starace? E' una leggenda ed una persona molto positiva, Spalletti mi ha detto di mettermi a disposizione della squadra e giocare di più per i miei compagni, sto imparando l'italiano"

di Napoli Magazine

23/09/2024 - 08:35

NAPOLI - Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Geo Team, Setanta Sports, per uno speciale nella città partenopea durante la settimana di Lazio-Napoli e Napoli-Liverpool:

 

Come è cambiata la tua vita con l'approdo qui in Italia?

 

"Sono cambiate molte cose. La Serie A è uno dei migliori campionati del mondo. Mi sto adattando molto bene. I giocatori mi hanno accolto benissimo. C'è un'atmosfera meravigliosa all'interno del gruppo. Qui le persone sono fantastiche. C'è però molto su cui lavorare".

 

Nei primi giorni in cosa hai avuto più difficoltà?

 

"Di solito il primo giorno è difficile per tutti i calciatori, perchè arrivi in un altro ambiente, incontri nuove persone che non conosci. Il primo giorno è stato un pò difficile, ma i ragazzi mi hanno accolto calorosamente così come lo staff tecnico e tutti coloro che lavorano nella squadra. Qui impari da tutti, sia dentro che fuori dal campo. Quello che mi incuriosiva di più era lo stadio e i tifosi. E' uno stadio stupendo, con i tifosi che lo rendono ancora più bello. Per 90 minuti cantano, cantano e non si fermano. Se vai in città e chiedi di calcio a donne o anziani di 70-80 anni sanno tutto".

 

Qual è la cosa più importante che mister Spalletti ti ha detto?

 

"Mi ha detto che ho un buon dribbling e che gioco bene in 1 vs 1, ma devo giocare di più per la squadra, perchè ci sono giocatori forte ed è giusto che mi metta al servizio della squadra. Mi ha spiegato che dovrei aiutare di più la squadra in difesa. Faccio tutto quello che mi dicono gli allenatori".

 

Chi è stato il primo giocatore della squadra con cui hai comunicato?

 

"Quando sono andato a Castel di Sangro non erano ancora arrivati tutti i giocatori, la prima comunicazione è stata con Mario Rui che mi ha accolto molto bene. Non tutti parlavano inglese e Mario mi ha spiegato tutto: come fare in allenamento e al di fuori dell'allenamento".

 

Parlaci della leggenda Tommaso Starace, il vostro magazziniere...

 

"Io lo conoscevo di fama prima di arrivare qui. Quando sono arrivato sono rimasto sorpreso, perchè è una persona molto bella e positiva. Quando entra nello spogliatoio ha sempre in mano il caffè e lo offre a tutti i giocatori. Non sono amante del caffè ma non puoi non accettarlo. Lo ripeto è una persona molto positiva e una leggenda di questa squadra".

 

Non conosci l'italiano, hai avuto inizialmente problemi di comunicazione?

 

"Ci sono sempre giocatori in squadra pronti a tradurmi quando mi parlano in italiano. Comunque sto già imparando la lingua. Ho un ottimo insegnante georgiano che mi insegna l'italiano. Anche se ho pochissimo tempo cerco sempre di trovare momenti liberi per impararlo".

 

Quante ore e quante volte al giorno ti alleni?

 

"Da quando sono qui mi alleno di più. Dedico molto tempo allo stretching dopo l'allenamento. Ho sempre pensato che dedicavo molto tempo agli allenamenti, ma quando sono arrivato qui ho visto le cose da una prospettiva diversa. Quando giochi in una squadra di questo livello analizzi che devi fare di più, ovviamente entro i limiti. La mattina mi sveglio alle 07.30, vado agli allenamenti un'ora e mezza prima, dove faccio colazione e successivamente mi inizio a preparare per l'allenamento".

 

Quando segni un gol e il giorno dopo vi ritrovate qui al Training Center, cosa succede?

 

"Niente di particolare. Continuiamo a prepararci per la prossima sfida e penso che questo sia molto professionale. Perchè quello che è passato deve rimanere nel passato e oggi devi concentrarti a fare meglio domani. All'orizzonte ci sono partite più difficili, il campionato diventa ogni giorno più interessante. Dopo la partita tutti ci prepariamo per la prossima sfida. La partita contro la Lazio era molto importante per noi, è una diretta rivale e siamo molto contenti per la vittoria, anche se pensiamo già alla prossima sfida col Liverpool".

 

Molte persone già ti amano a Napoli: perchè? Per il tuo stile di gioco?

 

"Probabilmente sì, forse anche perchè in campo do sempre il 100%".