L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, la strategia societaria prende forma, mentre Gattuso, Lorenzo Insigne, Osimhen e Zielinski delineano il futuro in Champions"
17.05.2021 23:40 di Redazione

NAPOLI - A Firenze non è stata una passeggiata. E, considerando la vittoria a dir poco "rocambolesca" della Juventus contro l'Inter, i tre punti conquistati dagli azzurri all'Artemio Franchi hanno avuto il sapore dell'impresa. Sì, perchè dinanzi il Napoli si è ritrovato una Fiorentina per nulla appagata, col coltello tra i denti, che ha dato l'anima per il proprio allenatore in uscita, nonostante una classifica del tutto serena. Sarebbe fantastico vedere un agonismo simile in tutte le gare, a prescindere dai punti in palio o dagli obiettivi da raggiungere, per rendere sempre onore al concetto di sport, proprio come ha fatto Djokovic con Sonego, durante la semifinale degli Internazionali di Tennis a Roma, concedendo un punto dubbio all'avversario quando la contesa era ancora incerta. Altri mondi, altri sport. Nulla a che vedere con decisioni astruse arbitrali, VAR che intervengono o non intervengono, con rigori dubbi o inesistenti, come nel caso di Cuadrado, siparietto che ha generato l'ilarità dei telecronisti inglesi e non solo. Tornando a noi, nonostante la mancanta contemporaneità delle gare nelle ultime tre giornate di campionato, per favorire i sempre remunerativi palinsesti tv, va detto che il Napoli continua a dimostrare di essere in un ottimo momento di forma. Se c'è una squadra che merita di disputare la prossima Champions League, di sicuro, ha la maglia azzurra ed ha sede a Castel Volturno. Nervi saldi, concentrazione altissima e gol, al momento opportuno. Cristallino il rigore concesso da Abisso, dopo la revisione alla VAR, per la maglia trattenuta da Milenkovic ai danni di Rrahmani (non ce ne voglia Iachini), e da applausi il raddoppio costruito da Zielinski con deviazione spiazzante di Venuti (senza dimenticare l'apertura straordinaria, oltre che tecnicamente validissima, di Osimhen). Se poi ricordiamo la traversa e il palo centrati da Insigne, ecco che i contorni del risultato avrebbero potuto assumere una consistenza ancor più maggiore del 2-0 raggiunto. Intanto Gattuso prosegue nel proprio silenzio mistico, chiuso a riccio con la squadra, ad una partita dall'obiettivo Champions, e consapevole di aver riconquistato punti, posizioni e credibilità: dopo i mesi che avevano visto uscire il Napoli dall'Europa League, perdere la finale di Supercoppa Italiana ed una classifica poco esaltante, tra infortuni e positivi al covid, i suoi orizzonti si sono rasserenati. La piazza urla a distanza il suo nome e vorrebbe (per la maggior parte) la sua riconferma, mentre Allegri, rumors alla mano, sembra aver superato Spalletti nel totoallenatore. ADL predica calma su Twitter e, pertanto, non si escludono colpi di teatro con la Champions in tasca. A noi non ci resta che attendere pochi giorni. Il futuro è lì che ci fissa, dietro l'angolo.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

17/05/2024 - 23:40

NAPOLI - A Firenze non è stata una passeggiata. E, considerando la vittoria a dir poco "rocambolesca" della Juventus contro l'Inter, i tre punti conquistati dagli azzurri all'Artemio Franchi hanno avuto il sapore dell'impresa. Sì, perchè dinanzi il Napoli si è ritrovato una Fiorentina per nulla appagata, col coltello tra i denti, che ha dato l'anima per il proprio allenatore in uscita, nonostante una classifica del tutto serena. Sarebbe fantastico vedere un agonismo simile in tutte le gare, a prescindere dai punti in palio o dagli obiettivi da raggiungere, per rendere sempre onore al concetto di sport, proprio come ha fatto Djokovic con Sonego, durante la semifinale degli Internazionali di Tennis a Roma, concedendo un punto dubbio all'avversario quando la contesa era ancora incerta. Altri mondi, altri sport. Nulla a che vedere con decisioni astruse arbitrali, VAR che intervengono o non intervengono, con rigori dubbi o inesistenti, come nel caso di Cuadrado, siparietto che ha generato l'ilarità dei telecronisti inglesi e non solo. Tornando a noi, nonostante la mancanta contemporaneità delle gare nelle ultime tre giornate di campionato, per favorire i sempre remunerativi palinsesti tv, va detto che il Napoli continua a dimostrare di essere in un ottimo momento di forma. Se c'è una squadra che merita di disputare la prossima Champions League, di sicuro, ha la maglia azzurra ed ha sede a Castel Volturno. Nervi saldi, concentrazione altissima e gol, al momento opportuno. Cristallino il rigore concesso da Abisso, dopo la revisione alla VAR, per la maglia trattenuta da Milenkovic ai danni di Rrahmani (non ce ne voglia Iachini), e da applausi il raddoppio costruito da Zielinski con deviazione spiazzante di Venuti (senza dimenticare l'apertura straordinaria, oltre che tecnicamente validissima, di Osimhen). Se poi ricordiamo la traversa e il palo centrati da Insigne, ecco che i contorni del risultato avrebbero potuto assumere una consistenza ancor più maggiore del 2-0 raggiunto. Intanto Gattuso prosegue nel proprio silenzio mistico, chiuso a riccio con la squadra, ad una partita dall'obiettivo Champions, e consapevole di aver riconquistato punti, posizioni e credibilità: dopo i mesi che avevano visto uscire il Napoli dall'Europa League, perdere la finale di Supercoppa Italiana ed una classifica poco esaltante, tra infortuni e positivi al covid, i suoi orizzonti si sono rasserenati. La piazza urla a distanza il suo nome e vorrebbe (per la maggior parte) la sua riconferma, mentre Allegri, rumors alla mano, sembra aver superato Spalletti nel totoallenatore. ADL predica calma su Twitter e, pertanto, non si escludono colpi di teatro con la Champions in tasca. A noi non ci resta che attendere pochi giorni. Il futuro è lì che ci fissa, dietro l'angolo.

 

 
 
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