Tutti In Rete
IL FLASH - Rosa Petrazzuolo: "La gramigna da estirpare, la vena malinconica di un paventato addio e la chance di un'impresa storica"
03.08.2020 17:10 di Redazione

NAPOLI - Cala il sipario sul campionato di Serie A dopo una ripresa post lockdown fatta di gare a ritmo compulsivo e stadi vuoti in cui tutto ciò che viene detto in campo e a bordo campo rimbalza e si amplifica come un'eco, lasciando scie di amara constatazione del fatto che in Italia c'è ancora tanto su cui lavorare per estirpare la gramigna della discriminazione territoriale che arriva ad intaccare anche i campi da gioco. Come in Napoli-Lazio al San Paolo, dove dopo un acceso finale di gara, c'è stata la reazione istintiva e rabbiosa di Rino Gattuso che si è sentito apostrofare col termine dispregiativo "terrone" da un collaboratore di Simone Inzaghi. "Me lo devi dire in faccia" ha ringhiato l'allenatore azzurro prima che il d.s. biancoceleste Tare riuscisse a placare gli animi. Ieri, poi, sono arrivate le sentite scuse del membro dello staff laziale. Il Napoli chiude la stagione al settimo posto dopo una partita giocata con intensità, soprattutto nel secondo tempo, e vinta meritatamente. Da verificare le condizioni fisiche di Insigne che è stato sostituito per un risentimento alla coscia sinistra. La speranza è che possa recuperare in tempo per la tanto attesa sfida di Champions in programma l'8 agosto contro il Barcellona al Camp Nou, ma al momento restano dubbi. La gara al San Paolo sarà ricordata anche con una vena di malinconia, perchè salvo colpi di scena, è stata l'ultima giocata nel tempio di Fuorigrotta da Josè Maria Callejon il cui contratto è scaduto a giugno e che per amore della maglia, della città, della tifoseria partenopea, ha dato la sua disponibilità a terminare la stagione senza percepire le ultime due mensilità. Il Napoli ha bisogno di calciatori come lui, che è esemplare per professionalità e bontà d'animo. Chiuso il faticoso capitolo di un campionato travolto dall'emergenza coronavirus che sarà a lungo ricordato per la sua eccezionalità, gli azzurri ora dovranno concentrarsi nella preparazione di una sfida europea per tentare una impresa storica: battere il Barcellona e qualificarsi ai Quarti di finale. I riflettori stanno per accendersi al Camp Nou, l'inno Champions è pronto a risuonare, il futuro è tutto da scrivere, onorando la maglia e dando il massimo per non avere rimpianti. Vada come vada.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME TUTTI IN RETE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL FLASH - Rosa Petrazzuolo: "La gramigna da estirpare, la vena malinconica di un paventato addio e la chance di un'impresa storica"

di Napoli Magazine

03/08/2024 - 17:10

NAPOLI - Cala il sipario sul campionato di Serie A dopo una ripresa post lockdown fatta di gare a ritmo compulsivo e stadi vuoti in cui tutto ciò che viene detto in campo e a bordo campo rimbalza e si amplifica come un'eco, lasciando scie di amara constatazione del fatto che in Italia c'è ancora tanto su cui lavorare per estirpare la gramigna della discriminazione territoriale che arriva ad intaccare anche i campi da gioco. Come in Napoli-Lazio al San Paolo, dove dopo un acceso finale di gara, c'è stata la reazione istintiva e rabbiosa di Rino Gattuso che si è sentito apostrofare col termine dispregiativo "terrone" da un collaboratore di Simone Inzaghi. "Me lo devi dire in faccia" ha ringhiato l'allenatore azzurro prima che il d.s. biancoceleste Tare riuscisse a placare gli animi. Ieri, poi, sono arrivate le sentite scuse del membro dello staff laziale. Il Napoli chiude la stagione al settimo posto dopo una partita giocata con intensità, soprattutto nel secondo tempo, e vinta meritatamente. Da verificare le condizioni fisiche di Insigne che è stato sostituito per un risentimento alla coscia sinistra. La speranza è che possa recuperare in tempo per la tanto attesa sfida di Champions in programma l'8 agosto contro il Barcellona al Camp Nou, ma al momento restano dubbi. La gara al San Paolo sarà ricordata anche con una vena di malinconia, perchè salvo colpi di scena, è stata l'ultima giocata nel tempio di Fuorigrotta da Josè Maria Callejon il cui contratto è scaduto a giugno e che per amore della maglia, della città, della tifoseria partenopea, ha dato la sua disponibilità a terminare la stagione senza percepire le ultime due mensilità. Il Napoli ha bisogno di calciatori come lui, che è esemplare per professionalità e bontà d'animo. Chiuso il faticoso capitolo di un campionato travolto dall'emergenza coronavirus che sarà a lungo ricordato per la sua eccezionalità, gli azzurri ora dovranno concentrarsi nella preparazione di una sfida europea per tentare una impresa storica: battere il Barcellona e qualificarsi ai Quarti di finale. I riflettori stanno per accendersi al Camp Nou, l'inno Champions è pronto a risuonare, il futuro è tutto da scrivere, onorando la maglia e dando il massimo per non avere rimpianti. Vada come vada.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com