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VIDEO CONFERENCE - Napoli, Spalletti: "Ai ragazzi chiedo di continuare così, l'errore da non commettere? Non dobbiamo sbagliare gol facili"
30.09.2022 15:49 di Redazione

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Torino. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Il tecnico ha fatto il suo ingresso in sala stampa con due rose, poggiate sul tavolo della conferenza...

 

"Queste due rose sono per ricordare Mahsa Amini e Hadis Najafi, le due donne uccise in Iran".

 

- Come stanno i rientranti dalle Nazionali?

 

"I Nazionali li seguiamo per telefono giorno dopo giorno. A qualcuno ha fatto bene giocare queste partite, perche' da noi aveva giocato meno. I ragazzi che hanno giocato il doppio impegno vanno valutati. Noi ci siamo allenati e siamo pronti per questa partita".

 

- E' il primo crocevia stagionale importante?

 

"Ogni partita va affrontata con impegno costante. Servono gli atteggiamenti corretti nel lungo periodo. Ogni partita ha un valore particolare perche' ci sono sempre i tre punti in palio, c'e' la conferma che stai facendo le cose giuste. Non e' una partita che cambia la storia del campionato. Il lavoro e' fatto nel lungo periodo. Non ho mai visto assegnare uno scudetto a settembre-ottobre, c'e' tanta strada da fare fino a giugno".

 

- Contro il Torino punta su Raspadori o Simeone?

 

"Giocheranno entrambi. Decidete voi chi fa il titolare da 60 minuti o da 30 minuti. Magari in 30 minuti si puo' essere decisivi e si sorpassa l'importanza di giocare 60 minuti. Questo discorso di giocare tante partite necessita di gente in forma e stimolata. E' difficile giocare una partita dopo mesi, per questo ci servono tutti in condizione. Si gioca martedi'. Cambia poco, li useremo tutti e due. Bisogna parlare di titolare dei 60 minuti e titolare dei 30-40 minuti. Quando hai dato strappi per 70 minuti occorre l'altro, come per Politano e Lozano. Poi bisogna fare risultato. Si puo' essere decisivi anche in 20 minuti".

 

- A Milano, Domenichini disse che si era arrabbiato un po' dopo la gara. Cosa bisogna fare per non farla arrabbiare?

 

"Se uno capace come Pioli dice che hanno giocato una bellissima partita, con tante occasioni da gol, sono abbastanza d'accordo con lui e da' valore alla vittoria ottenuta dal Napoli. Vado sempre dentro quello che bisogna fare in generale. Il talento da solo non basta mai, ne sono convinto. Bisogna essere esecutivi anche per il momento che non assomiglia alle nostre capacita' e caratteristiche. Pioli ha ragione che hanno avuto diverse palle gol, ma c'e' stata un po' di partecipazione da parte nostra che non abbiamo avvertito il pericolo del momento. Il Torino ha un centrale dei tre che e' un ex centrocampista, che sa inserirsi. Bisogna lavorare anche per gli attaccanti".
 

- L'alta classifica e' affollata, questo equilibrio durerà molto?

 

"Questo equilibrio in vetta durera' molto. C'è qualcuna piu' indietro, e' vero, anche se possono riprendersi. Le 7 squadre citate possono sempre fare un campionato di alta classifica, poi c'e' sempre qualcuna che disturba come successo alla Fiorentina l'anno scorso. Non vedo niente di particolare in questo inizio. E' troppo presto per fare valutazioni".

 

- Raspadori sa muoversi meglio vicino a una punta come Simeone, anche in Nazionale sembra averne giovato...

 

"Secondo me Raspadori non ha piu' vantaggio a giocare con una punta vicino, dipende sempre dal tipo di squadra che hai di fronte. Se non si riesce a costruire in maniera qualitativa puo' servire, perche' Raspadori non ha la fisicita' di Osimhen e Simeone. Raspadori l'abbiamo preso a posta perche' sa fare tutto. Se non dobbiamo scontrarci fisicamente con l'avversario non occorre la punta vicino. Jack e' forte, perche' ha watt nelle gambe, calcia di destro e di sinistro. Sente benissimo la casina, la porta. Ha personalità, vuole migliorare, non si fermera' certamente alle prime soddisfazioni. Abbiamo una squadra giovane ma ambiziosa, c'e' l'intenzione di far diventare dei campioncini i piu' giovani".

 

- La vittoria di Milano cambia un po' la visione della stagione del Napoli? I nuovi arrivati hanno fatto uno step di crescita?

 

"I nuovi arrivati hanno fatto vedere di adattarsi subito, noi vogliamo stare li', essere in lotta con le 7 fino alla fine del campionato. Sono squadre forti, che stanno producendo un buon calcio. Ci siamo adattati bene, stiamo portando avanti il nostro discorso. Dobbiamo sbattere sui nostri avversari, come abbiamo fatto".

 

- Quant'e' cresciuto il Napoli? Politano, Lozano e Rrahmani sono arruolabili?

 

"Dobbiamo comportarci bene anche nelle fasi di gioco in cui non ci riconosciamo. L'ha detto Domenichini che mi sono arrabbiato dopo la gara col Milan, perche' dobbiamo migliorare. Le azioni riusciamo a svilupparle. Il Torino e' un brutto cliente, sappiamo il valore della squadra, della societa'. Juric e' un allenatore che lavora. Quando la gente lavora porta sempre a casa qualcosa. Milinkovic sa mettere il pallone direttamente al limite dell'area. Sanno giocare e difendere in piu' modi. Il Torino ama fare battaglia, ma hanno modi diversi di difendere. Noi vogliamo vincere partite difficili, non facili. Siamo pronti a misurarci. Politano, Lozano e Rrahmani stanno tutti bene e possono giocare tutti e tre".

 

- Intanto esordisce in A un arbitro donna...

 

"Si parla molto di questo sui giornali e in tv. Io vedo semplicemente il debutto di un nuovo arbitro in A".

 

- Dal primo minuto ci sara' turnover? Dentro Juan Jesus e Ndombele?

 

"Si fanno torti agli altri, parlando solo di Juan Jesus e Ndombele. Ndombele sta crescendo e ci tornera' comodo. Non penso di cambiare molto dalla formazione che ha giocato piu' spesso".

 

- E' un tour de force notevole fino a meta' novembre, quale sara' il pregio da confermare e l'errore da non ripetere?

 

"I veri potenziali campioncini sono quelli che sanno bene la professione he svolgono. Bisogna reagire nei momenti di difficolta'. Bisogna dare seguito al discorso fatto finora, con un modo di giocare corretto. Con la squadra parliamo tanto. Sanno benissimo che serve il comportamento giusto. Non ho niente da chiedere in maniera differente. Quello che mi piacerebbe rivedere e' qualche gol facile sbagliato davanti al portiere. E' quello scatto che serve. Nella maturazione serve sapere qual e' l'ocasione giusta. Questa e' la palla mia e non te lascio. Quello scatto che serve da pagare per l'esperienza".

 

- Bisogna girare velocemente il pallone...

 

"Serve continuità di movimento, oltre che una sintesi di qualità di gioco".

 

- Cosa manca per vincere i trofei?

 

"Siamo ambiziosi, vogliamo dare continuita' a questa serie di risultati. Non ricordo cosa ho fatto di recente. Faccio questo lavoro da tanti anni. Guardo avanti e al futuro".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Torino. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Il tecnico ha fatto il suo ingresso in sala stampa con due rose, poggiate sul tavolo della conferenza...

 

"Queste due rose sono per ricordare Mahsa Amini e Hadis Najafi, le due donne uccise in Iran".

 

- Come stanno i rientranti dalle Nazionali?

 

"I Nazionali li seguiamo per telefono giorno dopo giorno. A qualcuno ha fatto bene giocare queste partite, perche' da noi aveva giocato meno. I ragazzi che hanno giocato il doppio impegno vanno valutati. Noi ci siamo allenati e siamo pronti per questa partita".

 

- E' il primo crocevia stagionale importante?

 

"Ogni partita va affrontata con impegno costante. Servono gli atteggiamenti corretti nel lungo periodo. Ogni partita ha un valore particolare perche' ci sono sempre i tre punti in palio, c'e' la conferma che stai facendo le cose giuste. Non e' una partita che cambia la storia del campionato. Il lavoro e' fatto nel lungo periodo. Non ho mai visto assegnare uno scudetto a settembre-ottobre, c'e' tanta strada da fare fino a giugno".

 

- Contro il Torino punta su Raspadori o Simeone?

 

"Giocheranno entrambi. Decidete voi chi fa il titolare da 60 minuti o da 30 minuti. Magari in 30 minuti si puo' essere decisivi e si sorpassa l'importanza di giocare 60 minuti. Questo discorso di giocare tante partite necessita di gente in forma e stimolata. E' difficile giocare una partita dopo mesi, per questo ci servono tutti in condizione. Si gioca martedi'. Cambia poco, li useremo tutti e due. Bisogna parlare di titolare dei 60 minuti e titolare dei 30-40 minuti. Quando hai dato strappi per 70 minuti occorre l'altro, come per Politano e Lozano. Poi bisogna fare risultato. Si puo' essere decisivi anche in 20 minuti".

 

- A Milano, Domenichini disse che si era arrabbiato un po' dopo la gara. Cosa bisogna fare per non farla arrabbiare?

 

"Se uno capace come Pioli dice che hanno giocato una bellissima partita, con tante occasioni da gol, sono abbastanza d'accordo con lui e da' valore alla vittoria ottenuta dal Napoli. Vado sempre dentro quello che bisogna fare in generale. Il talento da solo non basta mai, ne sono convinto. Bisogna essere esecutivi anche per il momento che non assomiglia alle nostre capacita' e caratteristiche. Pioli ha ragione che hanno avuto diverse palle gol, ma c'e' stata un po' di partecipazione da parte nostra che non abbiamo avvertito il pericolo del momento. Il Torino ha un centrale dei tre che e' un ex centrocampista, che sa inserirsi. Bisogna lavorare anche per gli attaccanti".
 

- L'alta classifica e' affollata, questo equilibrio durerà molto?

 

"Questo equilibrio in vetta durera' molto. C'è qualcuna piu' indietro, e' vero, anche se possono riprendersi. Le 7 squadre citate possono sempre fare un campionato di alta classifica, poi c'e' sempre qualcuna che disturba come successo alla Fiorentina l'anno scorso. Non vedo niente di particolare in questo inizio. E' troppo presto per fare valutazioni".

 

- Raspadori sa muoversi meglio vicino a una punta come Simeone, anche in Nazionale sembra averne giovato...

 

"Secondo me Raspadori non ha piu' vantaggio a giocare con una punta vicino, dipende sempre dal tipo di squadra che hai di fronte. Se non si riesce a costruire in maniera qualitativa puo' servire, perche' Raspadori non ha la fisicita' di Osimhen e Simeone. Raspadori l'abbiamo preso a posta perche' sa fare tutto. Se non dobbiamo scontrarci fisicamente con l'avversario non occorre la punta vicino. Jack e' forte, perche' ha watt nelle gambe, calcia di destro e di sinistro. Sente benissimo la casina, la porta. Ha personalità, vuole migliorare, non si fermera' certamente alle prime soddisfazioni. Abbiamo una squadra giovane ma ambiziosa, c'e' l'intenzione di far diventare dei campioncini i piu' giovani".

 

- La vittoria di Milano cambia un po' la visione della stagione del Napoli? I nuovi arrivati hanno fatto uno step di crescita?

 

"I nuovi arrivati hanno fatto vedere di adattarsi subito, noi vogliamo stare li', essere in lotta con le 7 fino alla fine del campionato. Sono squadre forti, che stanno producendo un buon calcio. Ci siamo adattati bene, stiamo portando avanti il nostro discorso. Dobbiamo sbattere sui nostri avversari, come abbiamo fatto".

 

- Quant'e' cresciuto il Napoli? Politano, Lozano e Rrahmani sono arruolabili?

 

"Dobbiamo comportarci bene anche nelle fasi di gioco in cui non ci riconosciamo. L'ha detto Domenichini che mi sono arrabbiato dopo la gara col Milan, perche' dobbiamo migliorare. Le azioni riusciamo a svilupparle. Il Torino e' un brutto cliente, sappiamo il valore della squadra, della societa'. Juric e' un allenatore che lavora. Quando la gente lavora porta sempre a casa qualcosa. Milinkovic sa mettere il pallone direttamente al limite dell'area. Sanno giocare e difendere in piu' modi. Il Torino ama fare battaglia, ma hanno modi diversi di difendere. Noi vogliamo vincere partite difficili, non facili. Siamo pronti a misurarci. Politano, Lozano e Rrahmani stanno tutti bene e possono giocare tutti e tre".

 

- Intanto esordisce in A un arbitro donna...

 

"Si parla molto di questo sui giornali e in tv. Io vedo semplicemente il debutto di un nuovo arbitro in A".

 

- Dal primo minuto ci sara' turnover? Dentro Juan Jesus e Ndombele?

 

"Si fanno torti agli altri, parlando solo di Juan Jesus e Ndombele. Ndombele sta crescendo e ci tornera' comodo. Non penso di cambiare molto dalla formazione che ha giocato piu' spesso".

 

- E' un tour de force notevole fino a meta' novembre, quale sara' il pregio da confermare e l'errore da non ripetere?

 

"I veri potenziali campioncini sono quelli che sanno bene la professione he svolgono. Bisogna reagire nei momenti di difficolta'. Bisogna dare seguito al discorso fatto finora, con un modo di giocare corretto. Con la squadra parliamo tanto. Sanno benissimo che serve il comportamento giusto. Non ho niente da chiedere in maniera differente. Quello che mi piacerebbe rivedere e' qualche gol facile sbagliato davanti al portiere. E' quello scatto che serve. Nella maturazione serve sapere qual e' l'ocasione giusta. Questa e' la palla mia e non te lascio. Quello scatto che serve da pagare per l'esperienza".

 

- Bisogna girare velocemente il pallone...

 

"Serve continuità di movimento, oltre che una sintesi di qualità di gioco".

 

- Cosa manca per vincere i trofei?

 

"Siamo ambiziosi, vogliamo dare continuita' a questa serie di risultati. Non ricordo cosa ho fatto di recente. Faccio questo lavoro da tanti anni. Guardo avanti e al futuro".

 

Antonio Petrazzuolo

 

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