Se il buongiorno si vede dal mattino per il Milan sarà l’ennesima stagione complicata. Non è bastato l’arrivo di Allegri in panchina a fare uscire i rossoneri da un tunnel che sembra senza fine. In un San Siro silenzioso il copione è lo stesso dello scorso: squadra che si accende a sprazzi grazie agli episodi, soliti errori difensivi (come evidenziato da Allegri manca la percezione del pericolo) e il gioco offensivo tutto sulle spalle dei singoli. E senza i colpi di Leao, l’unico veramente capace di spaccare le difese avversarie, il bilancio è peggiore.
Aspettarsi da Allegri un Milan spumeggiante era impossibile: lo stile del tecnico livornese lo conosciamo bene. Era giusto invece pretendere una squadra organizzata, con poche idee ma chiare. E invece non si è visto nulla di tutto ciò. Zero tracce del lavoro svolto in estate, pochi automatismi e gioco sulle fasce pressoché inesistente. E la mancanza di un nove alternativo a Santiago Gimenez non può essere un alibi.
La speranza del tifo rossonero è che il pesante ko con una Cremonese neopromossa possa suonare da allarme negli uffici di Casa Milan. Inevitabilmente il pensiero va al mercato e agli ultimi nove giorni di trattative che possono svoltare una sessione estiva di trasferimenti con diversi acquisti ma nessuno capace di cambiare realmente la faccia della squadra (d’altronde anche Modric, in una squadra così disorganizzata cosa può fare?). Servono assolutamente due rinforzi di spessore, esattamente un centrale capace di guidare la difesa (Pavlovic e Gabbia non possono bastare) e una prima punta. Aspettando nuovi arrivi, Allegri è chiamato a valutare anche un possibile cambio di modulo per compensare le evidenti mancanze sulle fasce e trovare una solidità che sembra lontanissima.
di Napoli Magazine
24/08/2025 - 16:57
Se il buongiorno si vede dal mattino per il Milan sarà l’ennesima stagione complicata. Non è bastato l’arrivo di Allegri in panchina a fare uscire i rossoneri da un tunnel che sembra senza fine. In un San Siro silenzioso il copione è lo stesso dello scorso: squadra che si accende a sprazzi grazie agli episodi, soliti errori difensivi (come evidenziato da Allegri manca la percezione del pericolo) e il gioco offensivo tutto sulle spalle dei singoli. E senza i colpi di Leao, l’unico veramente capace di spaccare le difese avversarie, il bilancio è peggiore.
Aspettarsi da Allegri un Milan spumeggiante era impossibile: lo stile del tecnico livornese lo conosciamo bene. Era giusto invece pretendere una squadra organizzata, con poche idee ma chiare. E invece non si è visto nulla di tutto ciò. Zero tracce del lavoro svolto in estate, pochi automatismi e gioco sulle fasce pressoché inesistente. E la mancanza di un nove alternativo a Santiago Gimenez non può essere un alibi.
La speranza del tifo rossonero è che il pesante ko con una Cremonese neopromossa possa suonare da allarme negli uffici di Casa Milan. Inevitabilmente il pensiero va al mercato e agli ultimi nove giorni di trattative che possono svoltare una sessione estiva di trasferimenti con diversi acquisti ma nessuno capace di cambiare realmente la faccia della squadra (d’altronde anche Modric, in una squadra così disorganizzata cosa può fare?). Servono assolutamente due rinforzi di spessore, esattamente un centrale capace di guidare la difesa (Pavlovic e Gabbia non possono bastare) e una prima punta. Aspettando nuovi arrivi, Allegri è chiamato a valutare anche un possibile cambio di modulo per compensare le evidenti mancanze sulle fasce e trovare una solidità che sembra lontanissima.