Calcio
MERCATO - Pedullà: "Milik ha deciso lui di restare dov'è, ha avuto due grandi occasioni, Llorente preferisce il Maschio Angioino come panorama ancora per qualche mese"
14.10.2020 12:52 di Redazione

Nel suo articolo per williamhillnews.it, il giornalista Alfredo Pedullà scrive a proposito degli azzurri Milik e Llorente: "Milik ha deciso lui di restare dov’è, una specie di ripicca per non essere andato alla Juve, come se il Napoli avesse dovuto fargli indossare obbligatoriamente il bianconero quando i diretti interessati lo hanno presto scaricato strada facendo. Milik ha avuto due grandi occasioni. Prima la Roma, era a un passo, ma purtroppo è finita male per altri motivi, lui aveva detto praticamente sì. Poi la Fiorentina, quando mancavano una dozzina di ore allo stop della sessione estiva, che aveva messo a disposizione del Napoli poco meno di 25 milioni per il cartellino e un rispettabilissimo ingaggio da quattro milioni a stagione per Arek. Un’offerta sontuosa e non soltanto rispettabile, ma alla fine Milik ha respinto la semplice ipotesi. E se deciderà anche a gennaio di restare in tribuna, nella stagione che conduce agli Europei, i problemi saranno del club che lo prenderà a zero ma anche e soprattutto i suoi che guarderà gli altri dal salotto di casa. E poi dovrà avere uno straccio di condizione, fisica e psicologica, per esser riconoscibile da una Polonia che lo ritiene indispensabile. Insomma, la ripicca rischia di avere un effetto boomerang così grande che Milik non immagina. (...)

 

Fernando Llorente, uno che i gol li ha sempre fatti prima di scoprire una visibilità con il contagocce. Aveva scelto il Napoli perché ammaliato da Ancelotti, molto presto ha scoperto invece un insopportabile parcheggio in panchina. Insopportabile e allo stesso tempo inevitabile perché Gattuso ha frequentato altre strade per trovare la quadratura del cerchio e per consentire al Napoli di risollevarsi lasciando alle spalle un tremendo periodo di crisi sia in campo che fuori. Llorente avrebbe potuto tornare in Spagna, ma non lo aveva certo chiamato il Real oppure l’Atletico, e ha detto no. E avrebbe potuto accettare una Serie A di secondo piano, ma comunque onorevole: ha scartato lo Spezia, ha flirtato con il Bologna, ha parlato per qualche ora al telefono con Ranieri – non l’ultimo della compagnia – decidendo di rifiutare. Llorente preferisce il Maschio Angioino come panorama ancora per qualche mese piuttosto che rimettersi in gioco. Deluso lui per non avere avuto offerte all’altezza (avrebbe fatto la quarta punta con Inter o Juve), ma anche chi immaginava che ci avrebbe messo un minimo di orgoglio pur di tornare in quota. Nulla".

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MERCATO - Pedullà: "Milik ha deciso lui di restare dov'è, ha avuto due grandi occasioni, Llorente preferisce il Maschio Angioino come panorama ancora per qualche mese"

di Napoli Magazine

14/10/2024 - 12:52

Nel suo articolo per williamhillnews.it, il giornalista Alfredo Pedullà scrive a proposito degli azzurri Milik e Llorente: "Milik ha deciso lui di restare dov’è, una specie di ripicca per non essere andato alla Juve, come se il Napoli avesse dovuto fargli indossare obbligatoriamente il bianconero quando i diretti interessati lo hanno presto scaricato strada facendo. Milik ha avuto due grandi occasioni. Prima la Roma, era a un passo, ma purtroppo è finita male per altri motivi, lui aveva detto praticamente sì. Poi la Fiorentina, quando mancavano una dozzina di ore allo stop della sessione estiva, che aveva messo a disposizione del Napoli poco meno di 25 milioni per il cartellino e un rispettabilissimo ingaggio da quattro milioni a stagione per Arek. Un’offerta sontuosa e non soltanto rispettabile, ma alla fine Milik ha respinto la semplice ipotesi. E se deciderà anche a gennaio di restare in tribuna, nella stagione che conduce agli Europei, i problemi saranno del club che lo prenderà a zero ma anche e soprattutto i suoi che guarderà gli altri dal salotto di casa. E poi dovrà avere uno straccio di condizione, fisica e psicologica, per esser riconoscibile da una Polonia che lo ritiene indispensabile. Insomma, la ripicca rischia di avere un effetto boomerang così grande che Milik non immagina. (...)

 

Fernando Llorente, uno che i gol li ha sempre fatti prima di scoprire una visibilità con il contagocce. Aveva scelto il Napoli perché ammaliato da Ancelotti, molto presto ha scoperto invece un insopportabile parcheggio in panchina. Insopportabile e allo stesso tempo inevitabile perché Gattuso ha frequentato altre strade per trovare la quadratura del cerchio e per consentire al Napoli di risollevarsi lasciando alle spalle un tremendo periodo di crisi sia in campo che fuori. Llorente avrebbe potuto tornare in Spagna, ma non lo aveva certo chiamato il Real oppure l’Atletico, e ha detto no. E avrebbe potuto accettare una Serie A di secondo piano, ma comunque onorevole: ha scartato lo Spezia, ha flirtato con il Bologna, ha parlato per qualche ora al telefono con Ranieri – non l’ultimo della compagnia – decidendo di rifiutare. Llorente preferisce il Maschio Angioino come panorama ancora per qualche mese piuttosto che rimettersi in gioco. Deluso lui per non avere avuto offerte all’altezza (avrebbe fatto la quarta punta con Inter o Juve), ma anche chi immaginava che ci avrebbe messo un minimo di orgoglio pur di tornare in quota. Nulla".