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MERCATO - Venerato: "Per Osimhen serviranno 150 milioni, David e Beto eventuali sostituti, il Napoli ha declinato la proposta per Borrè"
21.03.2023 13:38 di Redazione

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai:

 

Per Osimhen la base d’asta è 150 milioni?

 

“La cifra per l’eventuale cessione dovrebbe proprio aggirarsi sui 150 milioni. Il Manchester United resta sicuramente una delle squadre che segue il calciatore, soprattutto in virtù dei problemi in attacco. In tal senso, anche il Chelsea potrebbe configurarsi come squadra interessata, così come il Tottenham. Molto dipenderà anche dal futuro di stelle come Neymar e Mbappe. Non escludo che essi possano lasciare Parigi, e determinare un avvicinamento anche del club francese alla punta nigeriana. Dunque, è un discorso destinato a rimanere aperto sino alla prossima sessione di mercato. Il sogno del calciatore, d’altronde, è quello di poter giocare in Premier League”.

 

Antonio Conte rischia davvero l’esonero entro la fine della settimana?

 

“Ci sono rumors a tal riguardo. Dopo la turbolenta conferenza stampa c’è sicuramente malcontento nei confronti del tecnico italiano, soprattutto da parte del club. Sono state parole poco gradite quelle pronunciate contro il club, e la sua scarsa tradizione di società vincente. È una situazione di tensione, anche se ad oggi il presidente non ha ancora deciso per l’esonero. È fondamentale, in tal senso, la mediazione di Paratici. Il dirigente ha chiesto alla società di poter continuare, fino al termina del campionato, con l’allenatore pugliese. C’è, difatti, ancora una Champions da raggiungere”.

 

L’allenatore si sta già guardato intorno?

 

“Quale club non vorrebbe avere Conte? Seppur tecnico dal carattere difficile, parliamo di un allenatore che si potrebbe definire garanzia di risultati. È ovvio, dunque, che se Inter, Juventus e Milan dovessero cambiare allenatore, Antonio Conte sarebbe un candidato preferibile. Ingaggiare l’ex Inter, d’altronde, significherebbe sposare un progetto. Non escluderei, però, anche un anno sabatico dell’ex Juve”.

 

Vantaggio di classifica degli azzurri merito della squadra o demerito delle inseguitrici?

 

“Ritengo che Luciano abbia ragione. I fatti dimostrano che il campionato italiano vanta una competitività importante. I risultati in Champions lo testimoniano. Sono i meriti del Napoli a fare la differenza. Gli azzurri giovano di una media incredibile, che ha sin qui decretato un dominio incontrastato dei partenopei. Il successo contro il Toro ne costituisce una esemplificazione. I granata erano squadra in forma, eppure il Napoli ha imposto gioco e risultato”.

 

Kvaratskhelia primo calciatore, dopo Diego (ex Juve), ad aver raggiunto dieci gol ed assist dopo la prima stagione in A: si possono temere cali di rendimento nella prossima stagione?

 

“Assolutamente no. Sono convinto che il prossimo anno il georgiano sarà ancora più devastante. Temo, infatti, che tra due anni bisognerà stare attenti alle sirene di mercato sul calciatore azzurro. A tal proposito, vorrei sottolineare quanto Kvaratskhelia si trovi bene in Italia, e soprattutto in città. Osimhen, invece, in quanto nigeriano, vede nella Premier il completamento di un sogno. Per Kvara, inoltre, ci sarà un adeguamento sui due milioni e mezzo”.

 

Ulteriori novità di mercato per gli azzurri?

 

“È uscita in questi giorni una notizia sull’interessamento del Napoli per Borrè dell’Eintracht. Un membro dell’entourage ha contattato la società azzurra, la quale, però, ha rifiutato l’accostamento. Il club non ritiene il calciatore tecnicamente adeguato a quelle che sono le caratteristiche della squadra. Per quanto riguarda Lauriente’, invece, la dirigenza azzurra non registra attività significative. In primis c’è una valutazione economica del Sassuolo che il Napoli ritiene fuori dai propri parametri. Inoltre, la società ritiene il giocatore prevalentemente impiegabile a sinistra, corsia ormai stabilmente occupata da Kvaratskhelia. Beto dell’Udinese e David del Lille sono nomi che girano in questi giorni in quanto eredi di Osimhen. Tuttavia, la decisione non verrà presa prima di giugno, quando sarà deciso il futuro del nigeriano”.

 

Ritiene che, l’eventuale scudetto, possa determinare appagamento per il club azzurro o costituire il primo step per una crescita progressiva?

 

“La Juventus ha vinto nove scudetti di fila, senza mai cedere all’appagamento. Non vedo, dunque, come una società come quella azzurra possa sentirsi appagata da questo scudetto. I grandi club, immediatamente dopo il successo, pensano già a come pianificare le vittorie successive. Il Napoli ritengo rientri tra questi tipi di club, e credo che i suoi dirigenti si impegnerebbero, all’indomani del successo, nella costruzione di una squadra che possa confermarsi”.

 

SI parla di esonero di Inzaghi, quali potrebbero essere gli eventuali sostituti?

 

“Prima della fine della stagione non ci sarà alcun esonero. Inoltre, il contratto dell’ex Lazio è importante, ed esige riflessioni profonde in tal senso. Ciononostante, c’è una suggestione Conte alimentata, più che altra, dalla stampa nazionale. Antonio si è lasciato male con alcuni dirigenti nerazzurri, e le difficoltà economiche del club non consentono troppi auspici sul leccese. Thiago Motta, invece, è un profilo stimato dalla società, e potrebbe costituire un’idea per il futuro, anche se non ci sono ancora contatti tra le parti”.

 

Che differenze vede tra le sfidanti europee Napoli e Milan?

 

“Nutro grande rispetto per la storia e tradizione dei rossoneri. Tuttavia, il Napoli gode di un solco tecnico importante nei confronti del Milan, come testimoniato dai punti di vantaggio in classifica. La squadra di Spalletti può avvalersi di giocatori di qualità che potrebbero fare la differenza nel doppio confronto. Sicuramente molti di più di quanti il Milan possa vantarne. Tra le due squadre, dunque, credo ci sia un abisso”.

 

In caso di eliminazione ai quarti, e mancata qualificazione alla prossima Champions, Pioli potrebbe rischiare l’esonero?

 

“Un Milan eliminato dai quarti non creerebbe problemi. Il risultato raggiunto è già importante di per sè. Una mancata qualificazione nella prossima stagione, invece, potrebbe causarne alcuni. Parliamo di società che devono fare i conti con debiti importanti. Andrebbe, però, considerato anche il recente rinnovo di Pioli, a cifre ragguardevoli. Non ritengo, a meno di eventuali rivoluzioni, che si registrerebbero cambi determinanti, tanto in panchina quanto in dirigenza”.

 

Novità sul rinnovo di Leao?

 

“Siamo in alto mare, nonostante le recenti dichiarazioni. Non mi giungono conferme su di un summit recente tra le parti. Sono più elevate, infatti, le possibilità di un addio. Anche se le percentuali si aggirano attorno il 51 e 49”.

 

Ibrahimovic il calciatore più anziano a segnare in Serie A, cosa ne pensa?

 

“Ho avuto il piacere di conoscere Ibrahimovic appena giunto in Italia, nonostante i dubbi di Moggi sul carattere del calciatore. Parliamo di un giocatore dalla spinta mentale incredibile, e che vanta la personalità più importante tra quelli che ho avuto il piacere di intervistare. Il peso specifico nello spogliatoio rossonero credo sia un fattore importante per la squadra”.

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MERCATO - Venerato: "Per Osimhen serviranno 150 milioni, David e Beto eventuali sostituti, il Napoli ha declinato la proposta per Borrè"

di Napoli Magazine

21/03/2024 - 13:38

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai:

 

Per Osimhen la base d’asta è 150 milioni?

 

“La cifra per l’eventuale cessione dovrebbe proprio aggirarsi sui 150 milioni. Il Manchester United resta sicuramente una delle squadre che segue il calciatore, soprattutto in virtù dei problemi in attacco. In tal senso, anche il Chelsea potrebbe configurarsi come squadra interessata, così come il Tottenham. Molto dipenderà anche dal futuro di stelle come Neymar e Mbappe. Non escludo che essi possano lasciare Parigi, e determinare un avvicinamento anche del club francese alla punta nigeriana. Dunque, è un discorso destinato a rimanere aperto sino alla prossima sessione di mercato. Il sogno del calciatore, d’altronde, è quello di poter giocare in Premier League”.

 

Antonio Conte rischia davvero l’esonero entro la fine della settimana?

 

“Ci sono rumors a tal riguardo. Dopo la turbolenta conferenza stampa c’è sicuramente malcontento nei confronti del tecnico italiano, soprattutto da parte del club. Sono state parole poco gradite quelle pronunciate contro il club, e la sua scarsa tradizione di società vincente. È una situazione di tensione, anche se ad oggi il presidente non ha ancora deciso per l’esonero. È fondamentale, in tal senso, la mediazione di Paratici. Il dirigente ha chiesto alla società di poter continuare, fino al termina del campionato, con l’allenatore pugliese. C’è, difatti, ancora una Champions da raggiungere”.

 

L’allenatore si sta già guardato intorno?

 

“Quale club non vorrebbe avere Conte? Seppur tecnico dal carattere difficile, parliamo di un allenatore che si potrebbe definire garanzia di risultati. È ovvio, dunque, che se Inter, Juventus e Milan dovessero cambiare allenatore, Antonio Conte sarebbe un candidato preferibile. Ingaggiare l’ex Inter, d’altronde, significherebbe sposare un progetto. Non escluderei, però, anche un anno sabatico dell’ex Juve”.

 

Vantaggio di classifica degli azzurri merito della squadra o demerito delle inseguitrici?

 

“Ritengo che Luciano abbia ragione. I fatti dimostrano che il campionato italiano vanta una competitività importante. I risultati in Champions lo testimoniano. Sono i meriti del Napoli a fare la differenza. Gli azzurri giovano di una media incredibile, che ha sin qui decretato un dominio incontrastato dei partenopei. Il successo contro il Toro ne costituisce una esemplificazione. I granata erano squadra in forma, eppure il Napoli ha imposto gioco e risultato”.

 

Kvaratskhelia primo calciatore, dopo Diego (ex Juve), ad aver raggiunto dieci gol ed assist dopo la prima stagione in A: si possono temere cali di rendimento nella prossima stagione?

 

“Assolutamente no. Sono convinto che il prossimo anno il georgiano sarà ancora più devastante. Temo, infatti, che tra due anni bisognerà stare attenti alle sirene di mercato sul calciatore azzurro. A tal proposito, vorrei sottolineare quanto Kvaratskhelia si trovi bene in Italia, e soprattutto in città. Osimhen, invece, in quanto nigeriano, vede nella Premier il completamento di un sogno. Per Kvara, inoltre, ci sarà un adeguamento sui due milioni e mezzo”.

 

Ulteriori novità di mercato per gli azzurri?

 

“È uscita in questi giorni una notizia sull’interessamento del Napoli per Borrè dell’Eintracht. Un membro dell’entourage ha contattato la società azzurra, la quale, però, ha rifiutato l’accostamento. Il club non ritiene il calciatore tecnicamente adeguato a quelle che sono le caratteristiche della squadra. Per quanto riguarda Lauriente’, invece, la dirigenza azzurra non registra attività significative. In primis c’è una valutazione economica del Sassuolo che il Napoli ritiene fuori dai propri parametri. Inoltre, la società ritiene il giocatore prevalentemente impiegabile a sinistra, corsia ormai stabilmente occupata da Kvaratskhelia. Beto dell’Udinese e David del Lille sono nomi che girano in questi giorni in quanto eredi di Osimhen. Tuttavia, la decisione non verrà presa prima di giugno, quando sarà deciso il futuro del nigeriano”.

 

Ritiene che, l’eventuale scudetto, possa determinare appagamento per il club azzurro o costituire il primo step per una crescita progressiva?

 

“La Juventus ha vinto nove scudetti di fila, senza mai cedere all’appagamento. Non vedo, dunque, come una società come quella azzurra possa sentirsi appagata da questo scudetto. I grandi club, immediatamente dopo il successo, pensano già a come pianificare le vittorie successive. Il Napoli ritengo rientri tra questi tipi di club, e credo che i suoi dirigenti si impegnerebbero, all’indomani del successo, nella costruzione di una squadra che possa confermarsi”.

 

SI parla di esonero di Inzaghi, quali potrebbero essere gli eventuali sostituti?

 

“Prima della fine della stagione non ci sarà alcun esonero. Inoltre, il contratto dell’ex Lazio è importante, ed esige riflessioni profonde in tal senso. Ciononostante, c’è una suggestione Conte alimentata, più che altra, dalla stampa nazionale. Antonio si è lasciato male con alcuni dirigenti nerazzurri, e le difficoltà economiche del club non consentono troppi auspici sul leccese. Thiago Motta, invece, è un profilo stimato dalla società, e potrebbe costituire un’idea per il futuro, anche se non ci sono ancora contatti tra le parti”.

 

Che differenze vede tra le sfidanti europee Napoli e Milan?

 

“Nutro grande rispetto per la storia e tradizione dei rossoneri. Tuttavia, il Napoli gode di un solco tecnico importante nei confronti del Milan, come testimoniato dai punti di vantaggio in classifica. La squadra di Spalletti può avvalersi di giocatori di qualità che potrebbero fare la differenza nel doppio confronto. Sicuramente molti di più di quanti il Milan possa vantarne. Tra le due squadre, dunque, credo ci sia un abisso”.

 

In caso di eliminazione ai quarti, e mancata qualificazione alla prossima Champions, Pioli potrebbe rischiare l’esonero?

 

“Un Milan eliminato dai quarti non creerebbe problemi. Il risultato raggiunto è già importante di per sè. Una mancata qualificazione nella prossima stagione, invece, potrebbe causarne alcuni. Parliamo di società che devono fare i conti con debiti importanti. Andrebbe, però, considerato anche il recente rinnovo di Pioli, a cifre ragguardevoli. Non ritengo, a meno di eventuali rivoluzioni, che si registrerebbero cambi determinanti, tanto in panchina quanto in dirigenza”.

 

Novità sul rinnovo di Leao?

 

“Siamo in alto mare, nonostante le recenti dichiarazioni. Non mi giungono conferme su di un summit recente tra le parti. Sono più elevate, infatti, le possibilità di un addio. Anche se le percentuali si aggirano attorno il 51 e 49”.

 

Ibrahimovic il calciatore più anziano a segnare in Serie A, cosa ne pensa?

 

“Ho avuto il piacere di conoscere Ibrahimovic appena giunto in Italia, nonostante i dubbi di Moggi sul carattere del calciatore. Parliamo di un giocatore dalla spinta mentale incredibile, e che vanta la personalità più importante tra quelli che ho avuto il piacere di intervistare. Il peso specifico nello spogliatoio rossonero credo sia un fattore importante per la squadra”.