NAPOLI - Finalmente si è chiuso il calciomercato. Troppo lungo, a dir la verità. Per certi versi snervante ed in molti casi inconcludente, non sempre per colpe da addurre ai complessi contratti da vidimare. Tante chiacchiere, forse troppe. Tanti nomi, e per questo probabilmente dovremmo fare anche mea culpa. Magari in futuro si riuscirà a trovare un’intesa per chiudere le danze prima dell’inizio del campionato. Ne gioverebbero sia i diretti interessati, che i fruitori delle notizie correlate spesso in confusione nello scrutare le lunghe liste della spesa.
“Sarà un agosto incandescente”, aveva annunciato ADL durante il mese di luglio. “Saremo tutti contenti a fine agosto”, gli aveva fatto da eco Carlo Ancelotti in conferenza stampa. E proprio al tecnico di Reggiolo, alla vigilia della sfida contro la Juventus, in quel di Castel Volturno, avevo chiesto il suo “grado di felicità”. Per chi se lo fosse perso, il tecnico si è detto soddisfatto del lavoro della società, in quanto il mercato non è mai facile, sia in entrata che in uscita. Sicuramente non è facile spostare giocatori, e famiglie, da un luogo all’altro.
Proprio per questo, quando ad un certo punto i vari Pèpè, James Rodriguez e Mauro Icardi si sono tramutati in estenuanti tormentoni da leggere sui tablet e smartphone dei tifosi sotto gli ombrelloni delle spiagge assolate, il Napoli ha pensato di virare con forza su Lozano e Llorente. Il tempo ci dirà se avrà fatto bene. Dopo le prime due partite di campionato, con 7 reti subìte, come la Sampdoria prossimo avversario degli azzurri nell’esordio al San Paolo dopo la sosta, bisognerà fare il possibile per far quadrare le idee.
Reggere il 4-2-3-1 con Allan unico a fare legna, e Fabian che sarà arretrato per ovvi motivi, con i rientri di Milik e gli inserimenti di Lozano e Llorente, sarà un bell’impegno. Zielinski, spesso bersagliato, si sta calando nella nuova mentalità. Con Hysaj e Tonelli che sono rimasti in scuderia, dopo gli arrivi di Di Lorenzo, Elmas e Manolas, oltre ai già citati Lozano e Llorente, le uscite di Albiol, Vinicius, Sepe, Grassi, Roberto Insigne, Inglese, Diawara, Rog, Ounas, Chiriches, Machach e Verdi, il Napoli conosce già pregi e difetti degli elementi a disposizione.
Si poteva fare di più? Nella vita tutto è possibile, si può sempre migliorare. Sta di fatto che si riparte dalla soddisfazione di Ancelotti, con Juve ed Inter che però sono già a punteggio pieno e invitano gli azzurri ad alzare l’asticella. Sarà una bella cavalcata. Niente voti, niente griglie, solo fiducia al tecnico e al suo staff.
di Napoli Magazine
03/09/2019 - 18:53
NAPOLI - Finalmente si è chiuso il calciomercato. Troppo lungo, a dir la verità. Per certi versi snervante ed in molti casi inconcludente, non sempre per colpe da addurre ai complessi contratti da vidimare. Tante chiacchiere, forse troppe. Tanti nomi, e per questo probabilmente dovremmo fare anche mea culpa. Magari in futuro si riuscirà a trovare un’intesa per chiudere le danze prima dell’inizio del campionato. Ne gioverebbero sia i diretti interessati, che i fruitori delle notizie correlate spesso in confusione nello scrutare le lunghe liste della spesa.
“Sarà un agosto incandescente”, aveva annunciato ADL durante il mese di luglio. “Saremo tutti contenti a fine agosto”, gli aveva fatto da eco Carlo Ancelotti in conferenza stampa. E proprio al tecnico di Reggiolo, alla vigilia della sfida contro la Juventus, in quel di Castel Volturno, avevo chiesto il suo “grado di felicità”. Per chi se lo fosse perso, il tecnico si è detto soddisfatto del lavoro della società, in quanto il mercato non è mai facile, sia in entrata che in uscita. Sicuramente non è facile spostare giocatori, e famiglie, da un luogo all’altro.
Proprio per questo, quando ad un certo punto i vari Pèpè, James Rodriguez e Mauro Icardi si sono tramutati in estenuanti tormentoni da leggere sui tablet e smartphone dei tifosi sotto gli ombrelloni delle spiagge assolate, il Napoli ha pensato di virare con forza su Lozano e Llorente. Il tempo ci dirà se avrà fatto bene. Dopo le prime due partite di campionato, con 7 reti subìte, come la Sampdoria prossimo avversario degli azzurri nell’esordio al San Paolo dopo la sosta, bisognerà fare il possibile per far quadrare le idee.
Reggere il 4-2-3-1 con Allan unico a fare legna, e Fabian che sarà arretrato per ovvi motivi, con i rientri di Milik e gli inserimenti di Lozano e Llorente, sarà un bell’impegno. Zielinski, spesso bersagliato, si sta calando nella nuova mentalità. Con Hysaj e Tonelli che sono rimasti in scuderia, dopo gli arrivi di Di Lorenzo, Elmas e Manolas, oltre ai già citati Lozano e Llorente, le uscite di Albiol, Vinicius, Sepe, Grassi, Roberto Insigne, Inglese, Diawara, Rog, Ounas, Chiriches, Machach e Verdi, il Napoli conosce già pregi e difetti degli elementi a disposizione.
Si poteva fare di più? Nella vita tutto è possibile, si può sempre migliorare. Sta di fatto che si riparte dalla soddisfazione di Ancelotti, con Juve ed Inter che però sono già a punteggio pieno e invitano gli azzurri ad alzare l’asticella. Sarà una bella cavalcata. Niente voti, niente griglie, solo fiducia al tecnico e al suo staff.