NAPOLI - Inacio Pià, ex attaccante del Napoli, attualmente agente di calciatori, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".
- Dopo l’arrivo di Mazzarri, il Napoli può chiudere la stagione al quarto posto?
"Il quarto posto deve essere l'obiettivo del Napoli quest'anno. Ci sono tanti punti in palio, le partite vanno giocate, ma credo che il Napoli possa farcela considerando la situazione attuale del calcio italiano e il rendimento delle altre squadre. E' l'unico obiettivo a cui gli azzurri possono puntare, considerando la classifica".
- Pensi che la squadra possa vincere la Supercoppa italiana?
"Si, nelle partite secche, sia in semifinale che eventualmente poi in finale, può succedere di tutto. Il Napoli non sta attraversando un momento brillante dal punto di vista del gioco, ma in partite del genere conta come ci arrivi e come stai fisicamente, per cui sono sfide imprevidibili".
- Come giudichi il rendimento dei campioni d’Italia? Ti saresti aspettato di più da Kvara e Osimhen?
"Non è stato un rendimento entusiasmante finora, considerando che l'anno scorso il Napoli ha dettato legge su ogni campo, vincendo contro chiunque senza troppe difficoltà. Le prestazioni, della scorsa stagione, sono state veramente importanti, per cui il rendimento di quest'anno ci ha lasciato davvero con l'amaro in bocca. Nè con Garcia, e nemmeno finora con Mazzarri, si è visto un Napoli brillantissimo. Non era facile confermarsi come accaduto nella scorsa stagione, ma il Napoli può e deve fare di più. Mi aspettavo molto di piu' da Kvara e per certi versi pure da Osimhen, anche se quest'ultimo è impegnato in Coppa d'Africa. Entrambi nell'anno dello scudetto hanno fatto la differenza, sono due talenti fondamentali per il Napoli per ritrovare entusiasmo e fiducia. Bisogna ripartire da loro in questa seconda parte di campionato".
- Tante polemiche fuori dal campo: come ti spieghi un calo così vistoso della squadra?
"Tante volte quello che accade fuori dal campo va un pò a compromettere il lavoro che allenatore e giocatori svolgono sul terreno di gioco. Napoli vive di passione e momenti. E' un popolo, quello napoletano, che ti dà tanto e pretende altrettanto. Le chiacchiere non aiutano l'ambiente, le polemiche che fanno comunque parte di questo mondo devono restare fuori dal campo, solo così si ritrova forza e compattezza".
- La vittoria con la Salernitana, all’ultimo minuto, può essere stato un segnale di ripresa?
"La vittoria del Napoli contro la Salernitana è stata importante per la classifica, anche se anche in quella partita si è sofferto troppo. I tre punti sono arrivati all'ultimo minuto. Il Napoli campione d'Italia non può essere quello che abbiamo visto nell'ultimo periodo, anche se vittorie del genere aumentano fiducia ed autostima. Purtroppo non si può vincere sempre sfruttando situazioni di confusione, come accaduto nel finale con Rrahmani".
- Dal mercato sono arrivati Mazzocchi e Traorè, poi Ngonge e Barak, ma serve un difensore centrale… Si parla di Perez dell’Udinese o Theate: chi prenderesti?
"Finora dal mercato sono arrivati giocatori che possono alzare il tasso di qualità e di intensità del Napoli. Si parla tanto di un difensore centrale, io prenderei Perez dell'Udinese, può essere una pedina fondamentale per il reparto arretrato degli azzurri".
Antonio Petrazzuolo
di Napoli Magazine
17/01/2024 - 15:00
NAPOLI - Inacio Pià, ex attaccante del Napoli, attualmente agente di calciatori, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".
- Dopo l’arrivo di Mazzarri, il Napoli può chiudere la stagione al quarto posto?
"Il quarto posto deve essere l'obiettivo del Napoli quest'anno. Ci sono tanti punti in palio, le partite vanno giocate, ma credo che il Napoli possa farcela considerando la situazione attuale del calcio italiano e il rendimento delle altre squadre. E' l'unico obiettivo a cui gli azzurri possono puntare, considerando la classifica".
- Pensi che la squadra possa vincere la Supercoppa italiana?
"Si, nelle partite secche, sia in semifinale che eventualmente poi in finale, può succedere di tutto. Il Napoli non sta attraversando un momento brillante dal punto di vista del gioco, ma in partite del genere conta come ci arrivi e come stai fisicamente, per cui sono sfide imprevidibili".
- Come giudichi il rendimento dei campioni d’Italia? Ti saresti aspettato di più da Kvara e Osimhen?
"Non è stato un rendimento entusiasmante finora, considerando che l'anno scorso il Napoli ha dettato legge su ogni campo, vincendo contro chiunque senza troppe difficoltà. Le prestazioni, della scorsa stagione, sono state veramente importanti, per cui il rendimento di quest'anno ci ha lasciato davvero con l'amaro in bocca. Nè con Garcia, e nemmeno finora con Mazzarri, si è visto un Napoli brillantissimo. Non era facile confermarsi come accaduto nella scorsa stagione, ma il Napoli può e deve fare di più. Mi aspettavo molto di piu' da Kvara e per certi versi pure da Osimhen, anche se quest'ultimo è impegnato in Coppa d'Africa. Entrambi nell'anno dello scudetto hanno fatto la differenza, sono due talenti fondamentali per il Napoli per ritrovare entusiasmo e fiducia. Bisogna ripartire da loro in questa seconda parte di campionato".
- Tante polemiche fuori dal campo: come ti spieghi un calo così vistoso della squadra?
"Tante volte quello che accade fuori dal campo va un pò a compromettere il lavoro che allenatore e giocatori svolgono sul terreno di gioco. Napoli vive di passione e momenti. E' un popolo, quello napoletano, che ti dà tanto e pretende altrettanto. Le chiacchiere non aiutano l'ambiente, le polemiche che fanno comunque parte di questo mondo devono restare fuori dal campo, solo così si ritrova forza e compattezza".
- La vittoria con la Salernitana, all’ultimo minuto, può essere stato un segnale di ripresa?
"La vittoria del Napoli contro la Salernitana è stata importante per la classifica, anche se anche in quella partita si è sofferto troppo. I tre punti sono arrivati all'ultimo minuto. Il Napoli campione d'Italia non può essere quello che abbiamo visto nell'ultimo periodo, anche se vittorie del genere aumentano fiducia ed autostima. Purtroppo non si può vincere sempre sfruttando situazioni di confusione, come accaduto nel finale con Rrahmani".
- Dal mercato sono arrivati Mazzocchi e Traorè, poi Ngonge e Barak, ma serve un difensore centrale… Si parla di Perez dell’Udinese o Theate: chi prenderesti?
"Finora dal mercato sono arrivati giocatori che possono alzare il tasso di qualità e di intensità del Napoli. Si parla tanto di un difensore centrale, io prenderei Perez dell'Udinese, può essere una pedina fondamentale per il reparto arretrato degli azzurri".
Antonio Petrazzuolo