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SANREMO 2024 - Geolier: "La mia presenza è un fattore di cultura, porto Napoli sul palco"
09.02.2024 11:41 di Redazione

Geolier, rapper, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera parlando della sua avventura al Festival di Sanremo 2024: "Il primo posto? Mai dato peso a queste cose: le classifiche sono anti-arte. Quello che conta è essere primi nella vita, fare le cose per la famiglia. Se fai bene quello poi i numeri sono uno specchio che riflette. Cerco di portare con me chi non ha un lavoro o di darne uno meno pesante a chi ad esempio sta in fabbrica. E anche agli amici che devono badare alla loro famiglia. Provo anche a cambiare la vita a quei ragazzi che facevano cose per strada. Quando avevo 13 anni pagavo 30 euro l’ora per fare la mia musica: la mia struttura sarà gratuita per regalare l’opportunità di fare arte. Sentivo il palco bruciare sotto i piedi, anzi me la facevo proprio sotto. Ho ricevuto gli auguri di Insigne, Siani, Donnarumma e degli Psicologi. La mia presenza qui è una fattore di cultura: portiamo Napoli e il rap. Per me conta questo. Restano le canzoni, non i nomi degli artisti".

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SANREMO 2024 - Geolier: "La mia presenza è un fattore di cultura, porto Napoli sul palco"

di Napoli Magazine

09/02/2024 - 11:41

Geolier, rapper, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera parlando della sua avventura al Festival di Sanremo 2024: "Il primo posto? Mai dato peso a queste cose: le classifiche sono anti-arte. Quello che conta è essere primi nella vita, fare le cose per la famiglia. Se fai bene quello poi i numeri sono uno specchio che riflette. Cerco di portare con me chi non ha un lavoro o di darne uno meno pesante a chi ad esempio sta in fabbrica. E anche agli amici che devono badare alla loro famiglia. Provo anche a cambiare la vita a quei ragazzi che facevano cose per strada. Quando avevo 13 anni pagavo 30 euro l’ora per fare la mia musica: la mia struttura sarà gratuita per regalare l’opportunità di fare arte. Sentivo il palco bruciare sotto i piedi, anzi me la facevo proprio sotto. Ho ricevuto gli auguri di Insigne, Siani, Donnarumma e degli Psicologi. La mia presenza qui è una fattore di cultura: portiamo Napoli e il rap. Per me conta questo. Restano le canzoni, non i nomi degli artisti".