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VIDEO DIRETTA NM - Napoli, il d.s. Meluso: "Osimhen? Fa la differenza in A, Kim? Va sostituito, restiamo su livelli alti, per chi tifo? Per la squadra per la quale lavoro, non per la Juve", ADL: "Scelta mirata, sul mercato..."
16.07.2023 16:47 di Redazione

DIMARO - Mauro Meluso, neo d.s. del Napoli, ha parlato in Press Conference al teatro di Dimaro. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Il Napoli e' campione d'Italia, ha vinto lo scudetto. E' un onore per me essere qui. Ringrazio De Laurentiis e Chiavelli, insieme a Micheli, che hanno pensato a me. Sono stato chiamato all'improvviso. Ricordo quando vincemmo meritatamente con lo Spezia al San Paolo. Venne nello spogliatoio con nostra sorpresa. Da allora ci sono stati contatti formali. Il 13 luglio alle 7-7:30 del mattino il presidente mi ha chiamato, mi ha fatto un bel po' di domande. Mi ha invitato a pranzo, c'erano anche Micheli e Sinicropi. Con una bella tavola vista Golfo e Capri, ha tirato fuori il contratto. Osimhen? Sono appena arrivato. Se riusciamo a tenerlo e' una gran cosa, perche' fa la differenza in serie A. Qualsiasi decisione si prende e' collegiale. Kim? Sono appena arrivato, da lunedi' faremo delle riunioni. Prima di me, sia Micheli, che il presidente e Chiavelli sono andati avanti col lavoro. Poi ora c'e' una voce in piu'. Kim e' un giocatore che andra' sostituito e lavoreremo su questo. L'ambito in cui lavorerò? Ci sono varie figure. Il presidente e' un decisionista ed avra' un peso importante. De Laurentiis mi ha chiesto se mi piace lavorare a 360 gradi, curando i rapporti. Sono andati via Ndombele e Kim, per cui su quello si deve lavorare. Certe strategie restano nell'ambito della segretezza. Una squadra che vince con 20 punti di vantaggio e' una super squadra. Le componenti che hanno funzionato sono tante e tutte insieme. E' evidente che li terrei tutti. Il Napoli deve restare in un ambito competitivo. Negli anni c'e' stato un crescendo. Bisogna restare su livelli alti. La telefonata di ADL alle 7:30 del mattino? Forse non era quello il momento, sono rimasto sbalordito, non pensavo potesse accadere. Faccio questo mestiere dal 1997, mi sono infortunato presto, certo ho lavorato in categorie inferiori, ho sempre scalato la montagna per arrivare in A, ci sono arrivato con il Lecce e poi con lo Spezia. Ho smesso presto di giocare a calcio, che frequento da bambino. A 13 anni venni a fare un provino a Soccavo, venne Sormani a casa per provare a convincere mia mamma che era contraria al trasferimento. Interessi dall'Arabia per i giocatori del Napoli? Non mi sono stati riferiti, domani avremo una riunione col presidente, Chiavelli e gli altri scouting. Il mercato arabo ha una potenzialita' superiore alla nostra, che non dipende dai diritti tv. Quando si offrono 20 milioni all'anno non si puo' competere. Un vincente trova sempre una strada e un perdente trova sempre una scusa? L'ho scritto sul mio profilo whatsapp. E' una filosofia di vita mia, ma e' piu' una cosa scherzosa. Il calcio e' uguale a tutte le latitudini per un motivo. La coerenza e' fondamentale per essere credibili. Cambiano i numeri, poi c'e' quello che riguarda il campo con regole certe da far rispettare. Se ADL mi ha chiesto per chi tifo? Non ho mai tifato per la Juve. Ho giocato in A con Cremonese e Lazio, ma non tifo per una squadra in particolare. Tifo per la squadra per la quale lavoro, ho dato tutto per il Lecce, per lo Spezia ed ora per il Napoli. Sono venuto in gita a Napoli a dicembre, c'e' stata una societa' che ha lavorato benissimo in questi anni. L'entusiasmo e' contagioso per noi. Siamo sempre alla ricerca di nuovi giocatori. Sono stato in Argentina, in Brasile, in Turchia. Kim l'ho visto dal vivo nel Fenerbahce. Un conto e' se lavori nello Spezia e un conto e' se lavori nel Napoli. Se punti a salvarti non cerchi calciatori di massimo livello. Il sogno di tutti quelli che fanno il mio lavoro e' trovare un calciatore non ancora esploso. Non ho ancora l'idea su come puntellare la squadra, perche' dobbiamo fare delle riunioni. Sono arrivato da 2 giorni e non ho preso ancora pienezza del mio ruolo. Pochi sudamericani in Italia? Ci sono leggi che limitano l'acquisto di troppi extracomunitari, dato che ogni squadra al massimo puo' averne due".

 

 

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha introdotto cosi' il nuovo direttore sportivo: "La scelta di Meluso e' nata dallo studio e dalla verifica fatta con Micheli e Chiavelli. Insieme abbiamo deciso che il profilo del signor Meluso coincideva con quello che stavamo cercando. Ho fatto un rewind, ricordando quando andai a fare i complimenti a Italiano quando ero allo Spezia, mi accompagno' proprio Meluso. Benvenuto e auguri. Siamo l'unico Paese che puo' prendere solo 2 extracomunitari, bisognerebbe dirlo alla Lega e a Gravina. Caro Malago', bisognerebbe farsi un attimo da parte, dato che il calcio finanzia tutto il calcio italiano, rispettando la legge Bossi-Fini. Fatta una legge, in Italia non si cambia mai. Le societa' non possono fare la propria strada perche' ci sono lacci che ti impediscono di fare vera impresa".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

16/07/2024 - 16:47

DIMARO - Mauro Meluso, neo d.s. del Napoli, ha parlato in Press Conference al teatro di Dimaro. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Il Napoli e' campione d'Italia, ha vinto lo scudetto. E' un onore per me essere qui. Ringrazio De Laurentiis e Chiavelli, insieme a Micheli, che hanno pensato a me. Sono stato chiamato all'improvviso. Ricordo quando vincemmo meritatamente con lo Spezia al San Paolo. Venne nello spogliatoio con nostra sorpresa. Da allora ci sono stati contatti formali. Il 13 luglio alle 7-7:30 del mattino il presidente mi ha chiamato, mi ha fatto un bel po' di domande. Mi ha invitato a pranzo, c'erano anche Micheli e Sinicropi. Con una bella tavola vista Golfo e Capri, ha tirato fuori il contratto. Osimhen? Sono appena arrivato. Se riusciamo a tenerlo e' una gran cosa, perche' fa la differenza in serie A. Qualsiasi decisione si prende e' collegiale. Kim? Sono appena arrivato, da lunedi' faremo delle riunioni. Prima di me, sia Micheli, che il presidente e Chiavelli sono andati avanti col lavoro. Poi ora c'e' una voce in piu'. Kim e' un giocatore che andra' sostituito e lavoreremo su questo. L'ambito in cui lavorerò? Ci sono varie figure. Il presidente e' un decisionista ed avra' un peso importante. De Laurentiis mi ha chiesto se mi piace lavorare a 360 gradi, curando i rapporti. Sono andati via Ndombele e Kim, per cui su quello si deve lavorare. Certe strategie restano nell'ambito della segretezza. Una squadra che vince con 20 punti di vantaggio e' una super squadra. Le componenti che hanno funzionato sono tante e tutte insieme. E' evidente che li terrei tutti. Il Napoli deve restare in un ambito competitivo. Negli anni c'e' stato un crescendo. Bisogna restare su livelli alti. La telefonata di ADL alle 7:30 del mattino? Forse non era quello il momento, sono rimasto sbalordito, non pensavo potesse accadere. Faccio questo mestiere dal 1997, mi sono infortunato presto, certo ho lavorato in categorie inferiori, ho sempre scalato la montagna per arrivare in A, ci sono arrivato con il Lecce e poi con lo Spezia. Ho smesso presto di giocare a calcio, che frequento da bambino. A 13 anni venni a fare un provino a Soccavo, venne Sormani a casa per provare a convincere mia mamma che era contraria al trasferimento. Interessi dall'Arabia per i giocatori del Napoli? Non mi sono stati riferiti, domani avremo una riunione col presidente, Chiavelli e gli altri scouting. Il mercato arabo ha una potenzialita' superiore alla nostra, che non dipende dai diritti tv. Quando si offrono 20 milioni all'anno non si puo' competere. Un vincente trova sempre una strada e un perdente trova sempre una scusa? L'ho scritto sul mio profilo whatsapp. E' una filosofia di vita mia, ma e' piu' una cosa scherzosa. Il calcio e' uguale a tutte le latitudini per un motivo. La coerenza e' fondamentale per essere credibili. Cambiano i numeri, poi c'e' quello che riguarda il campo con regole certe da far rispettare. Se ADL mi ha chiesto per chi tifo? Non ho mai tifato per la Juve. Ho giocato in A con Cremonese e Lazio, ma non tifo per una squadra in particolare. Tifo per la squadra per la quale lavoro, ho dato tutto per il Lecce, per lo Spezia ed ora per il Napoli. Sono venuto in gita a Napoli a dicembre, c'e' stata una societa' che ha lavorato benissimo in questi anni. L'entusiasmo e' contagioso per noi. Siamo sempre alla ricerca di nuovi giocatori. Sono stato in Argentina, in Brasile, in Turchia. Kim l'ho visto dal vivo nel Fenerbahce. Un conto e' se lavori nello Spezia e un conto e' se lavori nel Napoli. Se punti a salvarti non cerchi calciatori di massimo livello. Il sogno di tutti quelli che fanno il mio lavoro e' trovare un calciatore non ancora esploso. Non ho ancora l'idea su come puntellare la squadra, perche' dobbiamo fare delle riunioni. Sono arrivato da 2 giorni e non ho preso ancora pienezza del mio ruolo. Pochi sudamericani in Italia? Ci sono leggi che limitano l'acquisto di troppi extracomunitari, dato che ogni squadra al massimo puo' averne due".

 

 

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha introdotto cosi' il nuovo direttore sportivo: "La scelta di Meluso e' nata dallo studio e dalla verifica fatta con Micheli e Chiavelli. Insieme abbiamo deciso che il profilo del signor Meluso coincideva con quello che stavamo cercando. Ho fatto un rewind, ricordando quando andai a fare i complimenti a Italiano quando ero allo Spezia, mi accompagno' proprio Meluso. Benvenuto e auguri. Siamo l'unico Paese che puo' prendere solo 2 extracomunitari, bisognerebbe dirlo alla Lega e a Gravina. Caro Malago', bisognerebbe farsi un attimo da parte, dato che il calcio finanzia tutto il calcio italiano, rispettando la legge Bossi-Fini. Fatta una legge, in Italia non si cambia mai. Le societa' non possono fare la propria strada perche' ci sono lacci che ti impediscono di fare vera impresa".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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