NAPOLI - Antonio Petrazzuolo, direttore di Napoli Magazine, è intervenuto a "L'Igorà-Tutti in piazza" di Igor Righetti su Rai Radio 1: "Il Napoli è primo in classifica di serie A con grande merito, il campionato è ancora lungo, ma va fatto un plauso a Conte, che è stato capace di ricreare un gruppo unito, solido e concreto, capace di posizionarsi in testa alla classifica, è stato fatto un grandissimo lavoro in tal senso, se si considera il decimo posto degli azzurri nella scorsa stagione. Lukaku ha deciso la sfida del Napoli contro la Roma con un guizzo importante, è stato un gol pesantissimo sia per la fiducia personale che per il segnale lanciato alle inseguitrici. Il belga può ancora migliorare, ma se si considera anche il gol realizzato al Milan ha messo segno due reti davvero imponenti. Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio attualmente hanno un punto di ritardo sul Napoli. Il campionato è molto aperto. Certo è che a marzo ne sapremo di più, perchè le inseguitrici potrebbero perdere ulteriore terreno considerando i rispettivi impegni nelle varie coppe europee. Il calcio italiano, da tempo, ha subìto una flessione. C'è sempre una costante ricerca dello straniero, che può arrivare in Italia a condizioni economiche più vantaggiose. La Nazionale, con Spalletti, sta provando a rialzare la testa, dopo le recenti delusioni con la mancata qualificazione al Mondiale e l'uscita all'Europeo. Spalletti sta facendo un lavoro importante e i primi risultati si iniziano a intravedere, con lui la Nazionale può avere un futuro. Il discorso è anche culturale e meriterebbe un approfondimento. Mentre un tempo, anche in strada, si trovavano bambini che trascorrevano le loro giornate con un pallone, il classico super santos, oggi si è rivolti più alle tecnologie, ai social e ai giochi virtuali. Puntare sulle scuole calcio può essere una soluzione, ma deve essere un input inculcato dai genitori ai figli sin da piccoli. Solo così, dal mio punto di vista, si può fare qualcosa di concreto per garantire un futuro al calcio nelle generazioni che verranno".