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NM LIVE - Bucchi: "Conte calamita per i calciatori, sul mercato mi aspetto colpi funzionali, Kvara e Di Lorenzo? Dispiace vedere questa situazione"
25.06.2024 14:10 di Redazione

NAPOLI – CRISTIAN BUCCHI, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “De Zerbi? Roberto è una persona fuori dagli schemi, è la classica persona che divide. E’ uno che fa la differenza o fa la partita sottotono. Ha delle idee e un modo di vivere il calcio uniche. Non mi meraviglia il suo percorso da allenatore. E’ una persona che ha mantenuto l’umiltà. Novità? Ci sono state delle trattative, ma prima di concludere queste, bisogna risolvere tutte le questioni. Al momento non si è concretizzato nulla, vediamo in questa settimana se può concretizzarsi qualcosa. Conte? Al posto di Osimhen resterei? Secondo me sono cambiati un po' gli scenari. Per la prima volta si parte per competere per il primo posto. Lo scudetto con Spalletti non era preventivabile, anche la grande stagione con Sarri non lo era. Con Conte dichiari di voler puntare allo scudetto, quindi gli scenari possono cambiare anche per i calciatori. C’è sempre da capire le offerte parallele, fai fatica se arrivano delle grandi offerte. Conte è una grande calamita per i calciatori. Kvara e Di Lorenzo? Sono situazioni che dispiacciono. Sono stati trainanti nell’anno dello scudetto: Di Lorenzo capitano vero. Erano due pupilli del popolo e vedere questa situazione dispiace. Il calcio è un mondo che va a velocità supersonica, ma non può finire così la storia di questi due calciatori con il Napoli. Di Lorenzo credo possa rimanere, ma se va via deve trovare un modo per ricucire il rapporto con la tifoseria. Deve essere una fine più dolce. Noi siamo all’avanguardia, cambia il calcio e, purtroppo, esistono regole non scritte, visto che sono subentrati altri interessi. Ormai tutto è cambiato, anche i contratti erano minimi, ora se guadagni 1milione nel Napoli, il PSG te ne offre 8 milioni. Ci sono i procuratori, gli agenti, gli intermediari, prima esistevano solo i calciatori, gli allenatori e i presidenti. Ora sono cambiati anche i rapporti. Mercato? Mi aspetto dei colpi funzionali. Conte ci ha abituato non ai nomi, ma calciatori mentalizzati a quello che lui vuole. Un progetto vero funzionale alle idee del mister e con calciatori motivati, con giovani che possono crescere con Conte. Mi aspetto colpi mirati. I soldi che si possono spendere per Buongiorno ne valgono la pena. Spinazzola può essere funzionale a Conte visto che è duttile. Hermoso e Marin sono calciatori che possono portare entusiasmo e mentalità giusta. Nazionale? Io non sono uno che critica, Spalletti ha avuto poco tempo, per plasmare un’identità forte in questa squadra. Il cambio di sistema di gioco è in linea con quello che vede l’allenatore. Non avendo una forte identità devi essere bravo e fortunato. Noi siamo quelli che faticano sempre e poi con le partite secche ci scatta l’orgoglio. Ora non c’è nulla da temere”.

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25/06/2024 - 14:10

NAPOLI – CRISTIAN BUCCHI, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “De Zerbi? Roberto è una persona fuori dagli schemi, è la classica persona che divide. E’ uno che fa la differenza o fa la partita sottotono. Ha delle idee e un modo di vivere il calcio uniche. Non mi meraviglia il suo percorso da allenatore. E’ una persona che ha mantenuto l’umiltà. Novità? Ci sono state delle trattative, ma prima di concludere queste, bisogna risolvere tutte le questioni. Al momento non si è concretizzato nulla, vediamo in questa settimana se può concretizzarsi qualcosa. Conte? Al posto di Osimhen resterei? Secondo me sono cambiati un po' gli scenari. Per la prima volta si parte per competere per il primo posto. Lo scudetto con Spalletti non era preventivabile, anche la grande stagione con Sarri non lo era. Con Conte dichiari di voler puntare allo scudetto, quindi gli scenari possono cambiare anche per i calciatori. C’è sempre da capire le offerte parallele, fai fatica se arrivano delle grandi offerte. Conte è una grande calamita per i calciatori. Kvara e Di Lorenzo? Sono situazioni che dispiacciono. Sono stati trainanti nell’anno dello scudetto: Di Lorenzo capitano vero. Erano due pupilli del popolo e vedere questa situazione dispiace. Il calcio è un mondo che va a velocità supersonica, ma non può finire così la storia di questi due calciatori con il Napoli. Di Lorenzo credo possa rimanere, ma se va via deve trovare un modo per ricucire il rapporto con la tifoseria. Deve essere una fine più dolce. Noi siamo all’avanguardia, cambia il calcio e, purtroppo, esistono regole non scritte, visto che sono subentrati altri interessi. Ormai tutto è cambiato, anche i contratti erano minimi, ora se guadagni 1milione nel Napoli, il PSG te ne offre 8 milioni. Ci sono i procuratori, gli agenti, gli intermediari, prima esistevano solo i calciatori, gli allenatori e i presidenti. Ora sono cambiati anche i rapporti. Mercato? Mi aspetto dei colpi funzionali. Conte ci ha abituato non ai nomi, ma calciatori mentalizzati a quello che lui vuole. Un progetto vero funzionale alle idee del mister e con calciatori motivati, con giovani che possono crescere con Conte. Mi aspetto colpi mirati. I soldi che si possono spendere per Buongiorno ne valgono la pena. Spinazzola può essere funzionale a Conte visto che è duttile. Hermoso e Marin sono calciatori che possono portare entusiasmo e mentalità giusta. Nazionale? Io non sono uno che critica, Spalletti ha avuto poco tempo, per plasmare un’identità forte in questa squadra. Il cambio di sistema di gioco è in linea con quello che vede l’allenatore. Non avendo una forte identità devi essere bravo e fortunato. Noi siamo quelli che faticano sempre e poi con le partite secche ci scatta l’orgoglio. Ora non c’è nulla da temere”.