NAPOLI - Antonio Petrazzuolo, direttore di "Napoli Magazine", è intervenuto in diretta ai microfoni di Vikonos Radio Tv: "Mi auguro che la gara con il Bologna sia affrontata con la massima concentrazione. Calendario alla mano ogni sfida è una gara a sè, questo dovrebbe essere l'ultimo scoglio per il Napoli, mi aspetto una bella prestazione, il Napoli può preparare queste sfide nella massima serenità per far sì che venga messa la formazione migliore. Mi auguro che ci sia il 4-3-3 con Neres e Lukaku lì davanti, con McTominay, Anguissa e Lobotka a centrocampo, con il recupero dello scozzese. Difesa con Olivera, Rrahmani, Buongiorno e Di Lorenzo. Febbraio e marzo sono stati pieni di risultati altalenanti, 5 pareggi che potevano essere vittorie e la sconfitta con il Como. Inutile però guardare al passato, l'Inter ha permesso al Napoli di stare ancora lì e crederci a soli 3 punti. I nerazzurri dovranno giocare tante partite, bisogna crederci fin quando è possibile. La partita dell'Inter contro il Parma? Nella vigilia di Napoli-Milan ho seguito Inter-Udinese e Sommer ha fatto parate incredibile. Per le ultime gare io sono per la contemporaneità delle gare. Il Napoli giocherà anche prima dell'Inter alla trentatreesima giornata, non do alibi sul fatto di giocare prima o meno. Ad oggi dalla giornata 34 alla 38 non sappiamo ancora gli orari delle partite, ad ogni modo ci sono ancora tante gare impegnative per l'Inter, tra cui quelle con Lazio e Roma. Lunedì fondamentale per Napoli? Si, quantomeno per far rimanere inalterata la distanza dall'Inter. Che emozione ho provato incontrando il Pocho? Mi ha toccato le corde dell'anima, Lavezzi mi cercava con lo sguardo, durante la trasmissione ho ricordato che durante la festa scudetto, trovandomi vicino a Spalletti e squadra, mi ritrovai il Pocho nel sottopassaggio e gli dissi che lo scudetto era stato anche suo. Ho tanti ricordi del Pocho, da Castel Volturno, dove spesso ero con in compagnia del figlio Tomas mentre il Pocho stesso si allenava. Facevamo dei passaggi per passare il tempo. Ricordi fantastici. Ricordo che la trattativa per Lavezzi fu molto rapida, c'era la volontà da tutte le parti di portarlo al Napoli. All'inizio era molto timido, era il periodo della contestazione. Cyterszpiler lo portò in Italia, sia lui che il “Pampa” Sosa. Nei suoi anni azzurri, il Napoli è cresciuto molto, Lavezzi ha rapprestato quello che di bello c'è stato nella rivalsa sportiva del Napoli per arrivare anche a traguardi europei. Erano gli anni della scoperta del calcio europeo".