NAPOLI - Alle porte della supersfida con il Barcellona in casa Napoli non si fermano le grandi manovre di mercato in vista di giugno. Il ritorno ad alti livelli di Fabian Ruiz è una notizia importante perchè consente alla squadra di ritrovare un elemento importante per il finale di stagione ma soprattutto rilancia la quotazione di un calciatore che in estate lascerà in ogni caso Napoli per un top club europeo, con la società di De Laurentiis che ora può scatenare l'asta tra Real Madrid e Barcellona. Se Bruno Fernandes è andato al Manchester per 80 milioni, è chiaro che ADL non può e non deve scendere sotto quella cifra per Ruiz, che ora potrebbe portare nelle casse dei partenopei una cifra stellare. ADL non muore dalla voglia di cederlo a Perez, e si registra un importante rilancio del Barcellona, ora in pole position. Se ne parlerà già nel pranzo ufficiale pre-match quando i catalani chiederanno informazioni anche sulla posizione di Koulibaly.
Attenzione perché il Napoli non avrà il piazzamento Champions e ricostruirà, venderà calciatori importanti ma ricaverà cifre pesantissime che poi verranno reinvestite per buona parte sul mercato: quindi chi pensa ad un Napoli che smobilita non ha capito nulla, l'intenzione è quella di rifare una squadra forte e più quadrata di quella allestita la scorsa estate. Ruiz partirà senza dubbi, per Koulibaly si attende che il giocatore comunichi la sua decisione definitiva. Se ha stimoli e dà la disponibilità a rimanere, il Napoli farà la squadra attorno a lui, cercando di recuperare mentalmente il difensore più forte del mondo, che non può essere lo svagato di Parma e Lecce.
Molti ci chiedono della suggestione Messi: a 32 anni e dopo 19 anni vissuti nello stesso posto la logica delle cosa vorrebbe che a Barcellona abbia fatto la muffa e che possa (anzi dovrebbe) anche fare un'ultima esperienza altrove. Personalmente credo che poi finirà, come sempre, che il Barcellona staccherà un nuovo assegno con tanti zeri e lo blinderà a vita al Camp Nou perchè il ragazzo sin qui non è mai stato un decisionista e si è adagiato sugli allori catalani. L'unico club che ci ha provato sul serio e avrebbe potuto prenderlo a qualsiasi cifra era il Manchester City, ora bastonato ed escluso dall'Europa. Chissà che l'aria del San Paolo non possa fargli passare per un istante in mente che Maradona ha avuto gli attributi di fare la storia a Napoli, cosa ha rappresentato qui e dove ha dimostrato di essere il più grande di sempre. Al 99% Messi a Napoli lo vedremo solo per questa sfida di Champions, l'1% lo lascio perchè conosco Germano Bellavia, amico, professionista stimato e persona seria, non è un pazzo da manicomio e se ha detto alcune cose è perchè so per certo che lui è uno di quelli che in modo intelligente hanno provato a stimolare nella mente del calciatore un lampo di coraggio. Ha già vinto tutto e guadagnato l'impossibile. Messi altrove non è fantascienza per i costi, come la banalità dell'ovvio fa dire a molti, perché uno come lui sposta una multinazionale capace di pagargli da sola 50 milioni di ingaggio: Messi altrove è quasi impossibile soltanto perché è Messi stesso che non ha mai avuto voglia di cambiare e rimettersi in gioco. E la Pulce non ha nemmeno i problemi fiscali che hanno spinto Ronaldo a parcheggiarsi per due anni in Italia (dove il portoghese può anche continuare a maramaldeggiare sulle ceneri dell'attuale Serie A ma rimarrà tre gradini sotto Messi e non arriverà mai nemmeno ai livelli dei vari Van Basten e Ronaldo il fenomeno).
Mertens verso l'addio, chiede troppo e a 33 anni non si può garantire un triennale a certe cifre: ha fatto cose importanti, è ad un passo dal record di reti, però se ama davvero Napoli dovrebbe abbassare le pretese ed è difficile che lo faccia. Milik e il Napoli, infine, sono sempre più lontani. Il polacco è praticamente sul mercato e il Napoli vuole ricavare 50 milioni, non meno di 45 in ogni caso, dalla sua cessione da reinvestire per un sostituto di alto livello. Belotti è un'idea concreta se rimane Gattuso ma non esiste nessuna ipotesi di scambio con Petagna e chi dice che la punta della Spal sia merce di scambio sul mercato lancia una grossa sciocchezza. Il progetto per l'anno che verrà è avere due punte centrali di cui una sarà Petagna. Se parte Milik arriverà una punta importante e si va in questa direzione. Su Belotti ci sarebbe il solito ostacolo Cairo ma stavolta è il giocatore che ha capito di aver fatto il suo tempo a Torino.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
25/02/2020 - 12:34
NAPOLI - Alle porte della supersfida con il Barcellona in casa Napoli non si fermano le grandi manovre di mercato in vista di giugno. Il ritorno ad alti livelli di Fabian Ruiz è una notizia importante perchè consente alla squadra di ritrovare un elemento importante per il finale di stagione ma soprattutto rilancia la quotazione di un calciatore che in estate lascerà in ogni caso Napoli per un top club europeo, con la società di De Laurentiis che ora può scatenare l'asta tra Real Madrid e Barcellona. Se Bruno Fernandes è andato al Manchester per 80 milioni, è chiaro che ADL non può e non deve scendere sotto quella cifra per Ruiz, che ora potrebbe portare nelle casse dei partenopei una cifra stellare. ADL non muore dalla voglia di cederlo a Perez, e si registra un importante rilancio del Barcellona, ora in pole position. Se ne parlerà già nel pranzo ufficiale pre-match quando i catalani chiederanno informazioni anche sulla posizione di Koulibaly.
Attenzione perché il Napoli non avrà il piazzamento Champions e ricostruirà, venderà calciatori importanti ma ricaverà cifre pesantissime che poi verranno reinvestite per buona parte sul mercato: quindi chi pensa ad un Napoli che smobilita non ha capito nulla, l'intenzione è quella di rifare una squadra forte e più quadrata di quella allestita la scorsa estate. Ruiz partirà senza dubbi, per Koulibaly si attende che il giocatore comunichi la sua decisione definitiva. Se ha stimoli e dà la disponibilità a rimanere, il Napoli farà la squadra attorno a lui, cercando di recuperare mentalmente il difensore più forte del mondo, che non può essere lo svagato di Parma e Lecce.
Molti ci chiedono della suggestione Messi: a 32 anni e dopo 19 anni vissuti nello stesso posto la logica delle cosa vorrebbe che a Barcellona abbia fatto la muffa e che possa (anzi dovrebbe) anche fare un'ultima esperienza altrove. Personalmente credo che poi finirà, come sempre, che il Barcellona staccherà un nuovo assegno con tanti zeri e lo blinderà a vita al Camp Nou perchè il ragazzo sin qui non è mai stato un decisionista e si è adagiato sugli allori catalani. L'unico club che ci ha provato sul serio e avrebbe potuto prenderlo a qualsiasi cifra era il Manchester City, ora bastonato ed escluso dall'Europa. Chissà che l'aria del San Paolo non possa fargli passare per un istante in mente che Maradona ha avuto gli attributi di fare la storia a Napoli, cosa ha rappresentato qui e dove ha dimostrato di essere il più grande di sempre. Al 99% Messi a Napoli lo vedremo solo per questa sfida di Champions, l'1% lo lascio perchè conosco Germano Bellavia, amico, professionista stimato e persona seria, non è un pazzo da manicomio e se ha detto alcune cose è perchè so per certo che lui è uno di quelli che in modo intelligente hanno provato a stimolare nella mente del calciatore un lampo di coraggio. Ha già vinto tutto e guadagnato l'impossibile. Messi altrove non è fantascienza per i costi, come la banalità dell'ovvio fa dire a molti, perché uno come lui sposta una multinazionale capace di pagargli da sola 50 milioni di ingaggio: Messi altrove è quasi impossibile soltanto perché è Messi stesso che non ha mai avuto voglia di cambiare e rimettersi in gioco. E la Pulce non ha nemmeno i problemi fiscali che hanno spinto Ronaldo a parcheggiarsi per due anni in Italia (dove il portoghese può anche continuare a maramaldeggiare sulle ceneri dell'attuale Serie A ma rimarrà tre gradini sotto Messi e non arriverà mai nemmeno ai livelli dei vari Van Basten e Ronaldo il fenomeno).
Mertens verso l'addio, chiede troppo e a 33 anni non si può garantire un triennale a certe cifre: ha fatto cose importanti, è ad un passo dal record di reti, però se ama davvero Napoli dovrebbe abbassare le pretese ed è difficile che lo faccia. Milik e il Napoli, infine, sono sempre più lontani. Il polacco è praticamente sul mercato e il Napoli vuole ricavare 50 milioni, non meno di 45 in ogni caso, dalla sua cessione da reinvestire per un sostituto di alto livello. Belotti è un'idea concreta se rimane Gattuso ma non esiste nessuna ipotesi di scambio con Petagna e chi dice che la punta della Spal sia merce di scambio sul mercato lancia una grossa sciocchezza. Il progetto per l'anno che verrà è avere due punte centrali di cui una sarà Petagna. Se parte Milik arriverà una punta importante e si va in questa direzione. Su Belotti ci sarebbe il solito ostacolo Cairo ma stavolta è il giocatore che ha capito di aver fatto il suo tempo a Torino.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
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