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VIDEO SSCN - Napoli, Tommaso Starace a Betsson Sport: "Solo chi l’ha conosciuto può capire chi fosse davvero Maradona, terzo scudetto? Un'annata stupenda e storica! Mertens? E' un campione di vita"
04.06.2024 13:24 di Redazione

NAPOLI - Il nuovo episodio della serie di video interviste che Betsson Sport ha dedicato ai protagonisti del SSC Napoli presenta una figura storica per gli azzurri: Tommaso Starace, capo magazziniere del Napoli e socio onorario del club. 

Starace è un punto di riferimento per generazioni di calciatori che hanno indossato e indossano oggi la maglia azzurra, avendo iniziato a lavorare per la società nelle foresterie della sede di via Crispi e del centro Paradiso a Soccavo, per poi spostarsi presso il Konami Training Center di Castel Volturno. 

Ed è proprio qui che Betsson Sport ha avuto l'onore di intervistarlo, facendosi raccontare aneddoti e curiosità che Tommaso ha accumulato durante gli anni passati insieme alla squadra del cuore. Il capo magazziniere inizia rispondendo alle domande riguardo il suo inizio al Training Center e le sue mansioni giornaliere, per poi passare a illustrare uno dei punti salienti dell'intervista: il racconto del suo rapporto con Diego Armando Maradona. "Solo chi l’ha conosciuto può capire chi fosse davvero Maradona, una persona affabile e amabile",  ha descritto Tommaso. "Per me, da napoletano e tifoso del Napoli, era una persona eccezionale".

Riflettendo sullo scudetto vinto l'anno scorso, il capo magazziniere ha poi raccontato con emozione che per lui è stata "Un'annata stupenda e indimenticabile! Il Presidente ci ha fatto vivere un’annata storica".

Famoso per i suoi caffè, Tommaso passa poi a descrivere una delle sue attività preferite: preparare e bere la calda bevanda in compagnia dei giocatori della squadra, tra i quali il capitano Di Lorenzo. 

Oltre ai riferimenti ai coffee break, il socio onorario del Club ha condiviso con Betsson Sport tre aneddoti speciali che riguardano tre calciatori altrettanto speciali. Prima descrive il suo rapporto con Maradona, al quale portava la borsa dalla camera al bus, e la grande fiducia che si era instaurata tra i due. Poi, parlando di Giuseppe Taglialatela racconta: "Si faceva aggiustare la maglietta da me”, spiega con orgoglio. “E, se la squadra vinceva, non cambiava i guanti". dice mentre sorride, parlando del comportamento scaramantico del giocatore, che sostituiva i propri guanti solo a seguito di una sconfitta. 

Il terzo aneddoto? Protagonista Dries Mertens, che una volta “Ci ha invitato a vedere la partita Belgio - Portogallo in Belgio; alla fine della partita e della serata insieme a lui, alla moglie e ad altri due calciatori del Belgio siamo rimasti a giocare a pallone” spiega Tommaso, “Amo i campioni, e lui è un campione di vita”.

Volete saperne di più? L’intervista è disponibile al seguente link.

Ecco l'intervista rilasciata da Tommaso Starace a Betsson Sport, come evidenziato da "Napoli Magazine":

- La prima volta al Konami Training Center di Castel Volturno.

"Spesso venivamo con la squadra a mangiare qui in questo albergo e poi venne fuori la notizia che il Napoli stesse preparando gli spogliatoi e il magazzino in questo posto e pensammo 'finalmente!', perchè noi in Serie C andavamo col furgone che serviva sia da magazzino che per il trasporto di materiali, quindi vi lascio immaginare che confusione ci potesse essere su quel furgone".

- Il tuo rapporto con Maradona

"Solo chi l'ha conosciuto può capire cosa era Maradona, era veramente una persona affabile e amabile, non ci sono aggettivi per poterlo quantificare per la persona che è stata. Per me m da napoletano, tifoso del Napoli lavorandoci attorno, vicino a lui, era una persona eccezionale".

- Lo scudetto dello scorso anno

"L'anno scorso è stato l'apice di questo percorso, è stata un'annata stupenda, indimenticabile e amorevole, perchè .veramente il presidente ci ha fatto vivere un'annata storica".

- Quale giocatore beve oggi con te il caffè

"C'è Anguissa che pure lo beve volentieri il caffè, il capitano Giovanni Di Lorenzo

"Qual è la tua giornata tipo a Castel Volturno

"Al mattino bisogna preparare per l'allenamento perchè arrivano i ragazzi, deve essere tutto pronto e poi si prepara per il giorno dopo e poi se c'è tempo si prepara per la partita, perchè bisogna sempre portarsi avanti col lavoro, bisogna essere sempre pronti a qualsiasi emergenza. Poi arriva la squadra, i ragazzi comincio a fare un po' di caffè ad uno ed ad un altro e poi continuo a lavorare in magazzino. Quando c'era Sarri, gli portavo il caffè anche in campo".

- Tre aneddoti sui calciatori del passato

"Con Maradona, andavo in camera sua e mi dava la sua borsa da portare sul bus, perchè lui scendeva giù all'ascensore ma lì c'era sempre gente per autografi e doveva stare con le mani libere. In tutte le trasferte che ha fatto, anche il Mondiale del '90 che lui ha giocato qua in Italia a Roma sono stato con lui, andavo in camera a prendere la borsa e la portavo sul bus. Lui si fidava solo di me. Poi c'è stato Taglialatela che prima di andare in campo si faceva aggiustare la maglietta da me. Poi se la squadra vinceva lui non cambiava mai i guanti, se la squadra non vinceva la mattina dopo li cambiava. Poi c'è il nostro mitico Dries Mertens che ci ha invitato a vedere la partita Belgio-Portogallo e alla fine della partita e della serata, con lui, la moglie e altri 2-3 ragazzi del Belgio siamo stati là fuori a giocare a pallone assieme. Dries è un ragazzo eccezionale, io amo i campioni, sono tutti campioni ma lui è un campione di vita".

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VIDEO SSCN - Napoli, Tommaso Starace a Betsson Sport: "Solo chi l’ha conosciuto può capire chi fosse davvero Maradona, terzo scudetto? Un'annata stupenda e storica! Mertens? E' un campione di vita"

di Napoli Magazine

04/06/2024 - 13:24

NAPOLI - Il nuovo episodio della serie di video interviste che Betsson Sport ha dedicato ai protagonisti del SSC Napoli presenta una figura storica per gli azzurri: Tommaso Starace, capo magazziniere del Napoli e socio onorario del club. 

Starace è un punto di riferimento per generazioni di calciatori che hanno indossato e indossano oggi la maglia azzurra, avendo iniziato a lavorare per la società nelle foresterie della sede di via Crispi e del centro Paradiso a Soccavo, per poi spostarsi presso il Konami Training Center di Castel Volturno. 

Ed è proprio qui che Betsson Sport ha avuto l'onore di intervistarlo, facendosi raccontare aneddoti e curiosità che Tommaso ha accumulato durante gli anni passati insieme alla squadra del cuore. Il capo magazziniere inizia rispondendo alle domande riguardo il suo inizio al Training Center e le sue mansioni giornaliere, per poi passare a illustrare uno dei punti salienti dell'intervista: il racconto del suo rapporto con Diego Armando Maradona. "Solo chi l’ha conosciuto può capire chi fosse davvero Maradona, una persona affabile e amabile",  ha descritto Tommaso. "Per me, da napoletano e tifoso del Napoli, era una persona eccezionale".

Riflettendo sullo scudetto vinto l'anno scorso, il capo magazziniere ha poi raccontato con emozione che per lui è stata "Un'annata stupenda e indimenticabile! Il Presidente ci ha fatto vivere un’annata storica".

Famoso per i suoi caffè, Tommaso passa poi a descrivere una delle sue attività preferite: preparare e bere la calda bevanda in compagnia dei giocatori della squadra, tra i quali il capitano Di Lorenzo. 

Oltre ai riferimenti ai coffee break, il socio onorario del Club ha condiviso con Betsson Sport tre aneddoti speciali che riguardano tre calciatori altrettanto speciali. Prima descrive il suo rapporto con Maradona, al quale portava la borsa dalla camera al bus, e la grande fiducia che si era instaurata tra i due. Poi, parlando di Giuseppe Taglialatela racconta: "Si faceva aggiustare la maglietta da me”, spiega con orgoglio. “E, se la squadra vinceva, non cambiava i guanti". dice mentre sorride, parlando del comportamento scaramantico del giocatore, che sostituiva i propri guanti solo a seguito di una sconfitta. 

Il terzo aneddoto? Protagonista Dries Mertens, che una volta “Ci ha invitato a vedere la partita Belgio - Portogallo in Belgio; alla fine della partita e della serata insieme a lui, alla moglie e ad altri due calciatori del Belgio siamo rimasti a giocare a pallone” spiega Tommaso, “Amo i campioni, e lui è un campione di vita”.

Volete saperne di più? L’intervista è disponibile al seguente link.

Ecco l'intervista rilasciata da Tommaso Starace a Betsson Sport, come evidenziato da "Napoli Magazine":

- La prima volta al Konami Training Center di Castel Volturno.

"Spesso venivamo con la squadra a mangiare qui in questo albergo e poi venne fuori la notizia che il Napoli stesse preparando gli spogliatoi e il magazzino in questo posto e pensammo 'finalmente!', perchè noi in Serie C andavamo col furgone che serviva sia da magazzino che per il trasporto di materiali, quindi vi lascio immaginare che confusione ci potesse essere su quel furgone".

- Il tuo rapporto con Maradona

"Solo chi l'ha conosciuto può capire cosa era Maradona, era veramente una persona affabile e amabile, non ci sono aggettivi per poterlo quantificare per la persona che è stata. Per me m da napoletano, tifoso del Napoli lavorandoci attorno, vicino a lui, era una persona eccezionale".

- Lo scudetto dello scorso anno

"L'anno scorso è stato l'apice di questo percorso, è stata un'annata stupenda, indimenticabile e amorevole, perchè .veramente il presidente ci ha fatto vivere un'annata storica".

- Quale giocatore beve oggi con te il caffè

"C'è Anguissa che pure lo beve volentieri il caffè, il capitano Giovanni Di Lorenzo

"Qual è la tua giornata tipo a Castel Volturno

"Al mattino bisogna preparare per l'allenamento perchè arrivano i ragazzi, deve essere tutto pronto e poi si prepara per il giorno dopo e poi se c'è tempo si prepara per la partita, perchè bisogna sempre portarsi avanti col lavoro, bisogna essere sempre pronti a qualsiasi emergenza. Poi arriva la squadra, i ragazzi comincio a fare un po' di caffè ad uno ed ad un altro e poi continuo a lavorare in magazzino. Quando c'era Sarri, gli portavo il caffè anche in campo".

- Tre aneddoti sui calciatori del passato

"Con Maradona, andavo in camera sua e mi dava la sua borsa da portare sul bus, perchè lui scendeva giù all'ascensore ma lì c'era sempre gente per autografi e doveva stare con le mani libere. In tutte le trasferte che ha fatto, anche il Mondiale del '90 che lui ha giocato qua in Italia a Roma sono stato con lui, andavo in camera a prendere la borsa e la portavo sul bus. Lui si fidava solo di me. Poi c'è stato Taglialatela che prima di andare in campo si faceva aggiustare la maglietta da me. Poi se la squadra vinceva lui non cambiava mai i guanti, se la squadra non vinceva la mattina dopo li cambiava. Poi c'è il nostro mitico Dries Mertens che ci ha invitato a vedere la partita Belgio-Portogallo e alla fine della partita e della serata, con lui, la moglie e altri 2-3 ragazzi del Belgio siamo stati là fuori a giocare a pallone assieme. Dries è un ragazzo eccezionale, io amo i campioni, sono tutti campioni ma lui è un campione di vita".