NAPOLI - Colpo di scena: si è riaperto il mercato dei calciatori! Non nel senso che le società possono procedere ad acquisti e cessioni dei propri tesserati, ma nel senso che i media, in questi giorni di sosta del campionato, si sono scatenati e non parlano d'altro. Anche il Napoli è entrato nel mirino. E le indiscrezioni (o presunte tali) non riguardano chi, come ad esempio Zuniga e De Guzman, è molto probabile che a gennaio (mancano ancora due mesi e mezzo...) faccia la valigia e parta per altri lidi. No. Le indiscrezioni, le notizie vere o presunte, spaziano un po' in tutti i reparti e non risparmiano quasi nessuno. E così apprendiamo che il Napoli si priverà sicuramente di Henrique, veniamo a sapere che Gabbiadini viene richiesto da tantissime squadre italiane e straniere ed ancora, ci informano di Dembelè che potrebbe arrivare, di Vecino che è sempre ambito da Sarri. Mi domando: ma perché non ci godiamo questo bel momento del Napoli, ci concentriamo soltanto sui prossimi appuntamenti che attendono la squadra e lasciamo perdere per un po' il mercato? In estate abbiamo sperato e sofferto, avremmo voluto una rosa più completa, aspiravamo ad accogliere un difensore ed un centrocampista in più. Non fu possibile. Basta. Facciamocene una ragione e prendiamo quello che di bello e di buono la squadra ed il suo allenatore stanno dimostrando. Fra un paio di mesi, poi, indipendentemente da come sarà la posizione di classifica e da ciò che sarà accaduto in Europa League, cominceremo a riparlare di acquisti e cessioni. Un altro capitolo molto trattato dai media riguarda i rinnovi dei contratti. Anche in questo caso si spazia da Sarri a Jorghino, per finire ad Insigne. Uno degli argomenti più gettonati è il contratto di Sarri, sul quale è intervenuto anche De Laurentiis. Un mese fa tutti (o quasi) storcevano il naso, parlavano di lui come di un allenatore da serie B, sembrava che il tecnico fosse colpevole di tutti i problemi della squadra. Adesso (sono bastate due o tre vittorie) c'è una gara a chi deve santificarlo o proporlo alla giuria del Premio Nobel per assegnargli il riconoscimento. Resta da decidere solo in quale tra i diversi campi dello scibile (pace, letteratura, medicina, fisica, chimica ed economia) si sia particolarmente distinto e gli spetti, dunque, l'ambita onorificenza. Evviva la coerenza! Quanto ad Insigne, speriamo che lo lascino in pace. I suoi procuratori sanno bene come fare per concordare con la società il rinnovo del contratto, con eventuale adeguamento. Ne parleranno a tempo debito e si troverà una soluzione, anche perché la volontà di Insigne è chiara ed anche il Napoli ha tutto l'interesse a blindare il giocatore per farne una 'bandiera', più di quanto non lo sia già. Ora, poi, il giocatore ha anche i suoi problemi e non c'è bisogno che venga distratto da altre chiacchiere. Speriamo che le cose vadano per il verso giusto e che i problemi al ginocchio possano essere superati al più presto. A tal proposito non è risultato particolarmente felice il passaggio dell'intervista di sabato scorso alla Gazzetta di Giovanni Trapattoni che, parlando dell'infortunio di Insigne e del fatto che il giocatore abbia lasciato il ritiro della Nazionale, ha detto: "A volte cominciano le pressioni delle società. Non mi riferisco a questa situazione, ma al fatto che agli interessi 'patriottici' non sempre corrispondono quelli dei club che stipendiano i giocatori. Mi ci sono trovato anch'io, c'era chi cercava di condizionare le rose perché magari al rientro aveva una partita scudetto. Comunque io ho imposto le visite fiscali ai giocatori a Coverciano: era il nostro medico a decidere, non i club". Questa uscita, francamente, il Trap se la poteva anche risparmiare. Insigne non sarebbe neppure dovuto partire per il raduno. Stava chiaramente male, tanto è vero che il prof. Castellacci, il medico della Nazionale, gli ha dovuto aspirare dal liquido dal ginocchio. Più visita fiscale di questa...
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
13/10/2015 - 13:56
NAPOLI - Colpo di scena: si è riaperto il mercato dei calciatori! Non nel senso che le società possono procedere ad acquisti e cessioni dei propri tesserati, ma nel senso che i media, in questi giorni di sosta del campionato, si sono scatenati e non parlano d'altro. Anche il Napoli è entrato nel mirino. E le indiscrezioni (o presunte tali) non riguardano chi, come ad esempio Zuniga e De Guzman, è molto probabile che a gennaio (mancano ancora due mesi e mezzo...) faccia la valigia e parta per altri lidi. No. Le indiscrezioni, le notizie vere o presunte, spaziano un po' in tutti i reparti e non risparmiano quasi nessuno. E così apprendiamo che il Napoli si priverà sicuramente di Henrique, veniamo a sapere che Gabbiadini viene richiesto da tantissime squadre italiane e straniere ed ancora, ci informano di Dembelè che potrebbe arrivare, di Vecino che è sempre ambito da Sarri. Mi domando: ma perché non ci godiamo questo bel momento del Napoli, ci concentriamo soltanto sui prossimi appuntamenti che attendono la squadra e lasciamo perdere per un po' il mercato? In estate abbiamo sperato e sofferto, avremmo voluto una rosa più completa, aspiravamo ad accogliere un difensore ed un centrocampista in più. Non fu possibile. Basta. Facciamocene una ragione e prendiamo quello che di bello e di buono la squadra ed il suo allenatore stanno dimostrando. Fra un paio di mesi, poi, indipendentemente da come sarà la posizione di classifica e da ciò che sarà accaduto in Europa League, cominceremo a riparlare di acquisti e cessioni. Un altro capitolo molto trattato dai media riguarda i rinnovi dei contratti. Anche in questo caso si spazia da Sarri a Jorghino, per finire ad Insigne. Uno degli argomenti più gettonati è il contratto di Sarri, sul quale è intervenuto anche De Laurentiis. Un mese fa tutti (o quasi) storcevano il naso, parlavano di lui come di un allenatore da serie B, sembrava che il tecnico fosse colpevole di tutti i problemi della squadra. Adesso (sono bastate due o tre vittorie) c'è una gara a chi deve santificarlo o proporlo alla giuria del Premio Nobel per assegnargli il riconoscimento. Resta da decidere solo in quale tra i diversi campi dello scibile (pace, letteratura, medicina, fisica, chimica ed economia) si sia particolarmente distinto e gli spetti, dunque, l'ambita onorificenza. Evviva la coerenza! Quanto ad Insigne, speriamo che lo lascino in pace. I suoi procuratori sanno bene come fare per concordare con la società il rinnovo del contratto, con eventuale adeguamento. Ne parleranno a tempo debito e si troverà una soluzione, anche perché la volontà di Insigne è chiara ed anche il Napoli ha tutto l'interesse a blindare il giocatore per farne una 'bandiera', più di quanto non lo sia già. Ora, poi, il giocatore ha anche i suoi problemi e non c'è bisogno che venga distratto da altre chiacchiere. Speriamo che le cose vadano per il verso giusto e che i problemi al ginocchio possano essere superati al più presto. A tal proposito non è risultato particolarmente felice il passaggio dell'intervista di sabato scorso alla Gazzetta di Giovanni Trapattoni che, parlando dell'infortunio di Insigne e del fatto che il giocatore abbia lasciato il ritiro della Nazionale, ha detto: "A volte cominciano le pressioni delle società. Non mi riferisco a questa situazione, ma al fatto che agli interessi 'patriottici' non sempre corrispondono quelli dei club che stipendiano i giocatori. Mi ci sono trovato anch'io, c'era chi cercava di condizionare le rose perché magari al rientro aveva una partita scudetto. Comunque io ho imposto le visite fiscali ai giocatori a Coverciano: era il nostro medico a decidere, non i club". Questa uscita, francamente, il Trap se la poteva anche risparmiare. Insigne non sarebbe neppure dovuto partire per il raduno. Stava chiaramente male, tanto è vero che il prof. Castellacci, il medico della Nazionale, gli ha dovuto aspirare dal liquido dal ginocchio. Più visita fiscale di questa...
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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